Papa Leone XIV: «Il mondo ha bisogno della luce di Cristo»

Di Redazione
08 Maggio 2025
Lo statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto papa. «La pace sia con tutti voi, questo è il primo saluto del Cristo risorto», le sue prime parole. È il primo pontefice statunitense. Il vescovo Paccosi: «È un grande uomo di fede»
Papa Leone XIV (foto Ansa)
Papa Leone XIV (foto Ansa)

Lo statunitense Robert Francis Prevost, 70 anni il prossimo 14 settembre, è papa Leone XIV. In soli due giorni e al quarto scrutinio, come già prima di lui Giovanni Paolo I nel 1978 e Benedetto XVI nel 2005, i 133 cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il 267esimo successore di Pietro.

Il saluto di papa Leone XIV ai fedeli accorsi in piazza San Pietro per la sua elezione, 8 maggio 2025 (foto Ansa)
Il saluto di papa Leone XIV ai fedeli accorsi in piazza San Pietro per la sua elezione, 8 maggio 2025 (foto Ansa)

Le sue prime parole

Il primo papa statunitense della storia, affacciandosi dalla Loggia delle Benedizioni, ha pronunciato queste parole:

«La pace sia con tutti voi! Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore e raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la terra: la pace sia con voi! Questa è la pace del Cristo risorto, una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante che proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente.

Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di papa Francesco, che benediva Roma. Il Papa benediva Roma, dava la sua benedizione al mondo intero quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani Dio.

Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della Sua luce, l’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi e aiutiamoci gli uni gli altri a costruire ponti con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a papa Francesco!

Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo ed essere missionari.

Sono un figlio di sant’Agostino, sono agostiniano, il quale ha detto: con voi sono cristiano e per voi vescovo. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato. Alla Chiesa di Roma un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce ponti e dialoga, sempre aperta a ricevere – come questa piazza con le braccia aperte – tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, presenza, dialogo, amore».

Il Papa ha poi parlato in spagnolo rivolgendo un saluto alle persone provenienti dal Perù. Quindi ha proseguito:

«A tutti voi fratelli e sorelle di Roma, d’Italia, di tutto il mondo: vogliamo essere una Chiesa sinodale, che cammina, che cerca sempre la pace, la carità, di essere vicina specialmente a coloro che soffrono.

Oggi è il giorno della supplica alla Madonna di Pompei: nostra madre Maria vuole sempre camminare con noi, starci vicina, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore. Allora vorrei pregare insieme a voi. Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo. Chiediamo questa grazia speciale a Maria, nostra madre.

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen».

Paccosi: «È un grande uomo di fede»

Giovanni Paccosi, vescovo di San Miniato, per tanti anni missionario in Perù, ha rilasciato un’intervista video a Toscana Oggi per raccontare la sua amicizia col cardinale Robert Francis Prevost: «È una persona con una coscienza universale della Chiesa, conosce quattro lingue e questo è importante per avere un rapporto diretto con le realtà della Chiesa in tutto il mondo. È un uomo di popolo che sta in mezzo alla gente. È un grande uomo di fede».

Leggi anche
Leone XIV, 8 maggio 2025 (foto Ansa)
Leone XIV, 8 maggio 2025 (foto Ansa)

Chi è Robert Francis Prevost

Robert Francis Prevost, O.S.A., è stato prefetto del Dicastero per i vescovi, arcivescovo-vescovo emerito di Chiclayo, ed è nato il 14 settembre 1955 a Chicago (Illinois, Stati Uniti). Poliglotta, parla correntemente spagnolo, portoghese, italiano e francese.

Nel 1977 è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino a Saint Louis. Ha studiato presso la Catholic Theological Union di Chicago, diplomandosi in Teologia.

All’età di 27 anni è stato inviato dall’Ordine a Roma per studiare Diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (l’Angelicum). Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 19 giugno 1982 ed è stato inviato a lavorare nella missione di Chulucanas, a Piura, in Perù. È stato missionario in Perù dal 1985 al 1999, dove ha conseguito il dottorato con la tesi su “Il ruolo del priore locale dell’Ordine di Sant’Agostino” ed è stato docente di teologia e diritto nel seminario maggiore dell’arcidiocesi.

Nell’ottobre 2013 è tornato nella sua provincia (Chicago) per essere insegnante dei professi e vicario provinciale; incarichi che ha ricoperto fino a quando papa Francesco lo ha nominato, il 3 novembre 2014, amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo (Perù), elevandolo alla dignità episcopale di vescovo titolare della diocesi di Sufar. È vescovo di Chiclayo dal 26 settembre 2015. Dal marzo del 2018 è stato secondo vicepresidente del Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco lo aveva nominato membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e membro della Congregazione per i vescovi nel 2020.

È stato creato cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023 della Diaconia di Santa Monica.

Leggi anche

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.