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Pace trumpiana e riarmo europeo. Note di realismo per indignati vari

Di Rodolfo Casadei
06 Marzo 2025
Perché è anacronistico accusare il presidente americano di tradire l’Ucraina e l’Occidente cercando un accordo con Putin. E lo è anche insorgere se in Europa si ragiona di piani per la difesa comune
Protesta a Londra contro il «voltagabbana Trump» per le trattative tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina, 5 marzo 2025 (foto Ansa)
Protesta a Londra contro il «voltagabbana Trump» per le trattative tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina, 5 marzo 2025 (foto Ansa)

In Europa, fra l’Atlantico e gli Urali, le cose stanno andando esattamente come Donald Trump aveva in programma, a tutto vantaggio del suo “America First”. Come ha detto in un’intervista Olivier Zajec, uno dei più grandi specialisti francesi di strategia militare e di relazioni internazionali, si stanno producendo «delle esternalità positive enormi per la Casa Bianca. Il calcio contro il formicaio dei tributari funziona: vedi le promesse, un po’ dappertutto in Europa, di aumentare le spese militari. Gli europei acquisteranno armi americane, faranno la guardia sul Dniepr e pagheranno la ricostruzione dell’Ucraina mentre gli Stati Uniti si concentreranno altrove», cioè nell’area dove si confrontano con la Cina.
Come tutti avevano previsto e come sarebbe accaduto anche senza lo psicodramma in diretta mondiale dello scontro Vance-Zelensky-Trump a Washington, l’Ucraina accetta i termini della mediazione con cui gli Usa negozieranno direttamente con Mosca il cessate il fuoco dopo tre anni di...

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