«L’Oregon diventerà il paradiso degli spacciatori»
Eroina, cocaina, metanfetamina, ecstasy, Lsd, funghi allucinogeni, metadone e ossicodone: il possesso e il consumo di tutte le peggiori droghe in Oregon, che causano ogni anno tra i 500 e i 700 morti, non è più un reato. L’Oregon era stato il primo Stato americano a depenalizzare il possesso di marijuana nel 1973 e ora è il primo a depenalizzare il possesso di droghe “pesanti”.
100 DOLLARI DI MULTA O UNA TELEFONATA
Lo hanno deciso gli abitanti dello Stato nord-occidentale approvando via referendum con il 59% dei consensi la Misura 110 che stabilisce nuove regole che entreranno in vigore a febbraio. Fino ad oggi, chi veniva trovato con una delle sostanze sopra riportate doveva affrontare l’arresto e in alcuni casi il carcere. Nel 2019, 8.903 persone sono state arrestate.
Da febbraio, invece, chi verrà trovato in possesso di «piccole quantità» di ciascuna di queste droghe potrà decidere se pagare entro 45 giorni una multa di 100 dollari, simile a quella per eccesso di velocità, oppure sottoporsi a uno “screening” telefonico, durante il quale pubblici ufficiali informeranno il tossicodipendente dei centri di trattamento disponibili a curare la tossicodipendenza. Entrare in un percorso di riabilitazione però resta puramente facoltativo.
LE NUOVE DOSI “LEGALI” PER ADULTI E MINORENNI
Andando più nel dettaglio, qualunque cittadino dell’Oregon, compresi i minori di 18 anni, che verranno trovati a possedere 0,99 grammi di eroina, 1,99 grammi di metanfetamina, 1,99 grammi di cocaina, 11 grammi di funghi allucinogeni, 39 grammi di ossicodone, 39 dosi di metadone, 39 dosi di Lsd e 5 dosi di ecstasy, potranno cavarsela con 100 dollari di multa o una telefonata informativa e senza impegno su come smettere di drogarsi. Il possesso di dosi superiori a queste, fino a una soglia media, sarà declassificato da reato a contravvenzione.
Secondo i promotori della legge, circa 400 mila abitanti in Oregon (su 4,2 milioni di persone) sono tossicodipendenti. Ogni arresto per il possesso di droghe costa alla comunità 30.000 dollari, mentre un ciclo di cure ne costa appena 10.000. Ecco perché, sempre secondo i promotori, «un approccio più umano ed efficiente alla droga permette di salvare vite e di risparmiare». In particolare, la creazione di nuovi centri per lo screening verrà finanziato con le tasse derivanti dalla vendita di marijuana, legale dal 2015. Tutti i proventi sopra i 45 milioni di dollari verranno devoluti allo sviluppo dei centri di trattamento. Nel 2019, lo Stato ha incassato oltre 100 milioni di dollari in tasse provenienti dalla vendita della Cannabis «e ci si aspetta che i proventi aumentino di 20 milioni di dollari all’anno».
«L’OREGON DIVENTERÀ IL CENTRO DELLO SPACCIO»
Su 36 procuratori distrettuali in Oregon, 27 hanno definito «sconsiderata» la proposta ora diventata legge sostenendo che, come scrive l’Associated Press, «renderà socialmente sempre più accettabile il consumo di droghe pericolose». Patty Perlow, procuratore della contea di Lane, ha criticato il fatto che «non c’è nessun meccanismo che obbliga un tossicodipendente a farsi curare. Penso che l’Oregon diventerà di conseguenza l’ambiente perfetto per gli spacciatori».
È curioso inoltre che, come riporta l’Observer, la Misura 110 è stata approvata dieci giorni dopo la pubblicazione di un rapporto ufficiale da parte delle autorità sanitarie dell’Oregon, secondo il quale tra aprile e maggio 2020 il numero dei decessi per overdose rispetto allo stesso periodo del 2019 è aumentato del 70%. Nel primo trimestre del 2020, invece, l’aumento è stato dell’8%. Le droghe che hanno causato i decessi, nella stragrande maggioranza, sono state eroina e fentanyl. L’eroina è tra le droghe il cui possesso è stato depenalizzato, il fentanyl (la droga più letale negli Stati Uniti) no, anche se tutti i reparti antidroga d’America (e non solo) sanno benissimo che spesso viene tagliata sia con l’eroina sia con l’ossicodone venduti dagli spacciatori e ora depenalizzati.
«MIO FIGLIO È MORTO PER OVERDOSE»
Mentre tutti i giornali americani ed europei accolgono con entusiasmo il voto popolare dell’Oregon, in pochi hanno dato spazio alla drammatica lettera che Jerome Grant, consigliere comunale della città di Depoe Bay (Oregon) e proprietario di un ristorante, ha pubblicato su un giornale locale:
«Sono il padre di un figlio morto per overdose di fentanyl e sono fortemente contrario alla Misura 110, che depenalizza per bambini e adulti il possesso di dosi letali di droghe che creano una forte dipendenza. Sono terrorizzato. Le droghe che la misura 110 depenalizza possono essere una sentenza di morte. Dire che possedere queste droghe è ok, significa, soprattutto per un bambino, fargli capire che provarle è ok. E per quanto riguarda queste droghe, provarle significa facilmente diventarne dipendenti e come troppi genitori dell’Oregon purtroppo sanno, la dipendenza può portare a una tragica perdita. Ad oggi, ogni giorno tra gli uno e i tre abitanti dell’Oregon muoiono per overdose. E nonostante le false promesse, la Misura 110 non garantirà la creazione di nuovi centri di cura. La Misura richiede la creazione di 16 centri che effettuano screening e rimandano a specialisti, non richiede la creazione di centri di trattamento, di cui abbiamo così tanto bisogno. La Misura 110 non aggiungerà un singolo letto in questi centri e rinviare un paziente a uno specialista non significa garantirgli l’accesso alle cure, che hanno costi esorbitanti. E nei centri già esistenti le liste di attese sono lunghe settimane, se non mesi. Se la Misura 110 riguardasse davvero la cura delle dipendenze, avrebbe previsto la costruzione di nuovi centri. Ben 27 procuratori distrettuali su 36 si sono opposti alla Misura 110, anche il Consiglio dell’Oregon per la salute comportamentale l’ha criticata, per non parlare dell’associazione dei centri che forniscono cure ai tossicodipendenti. Loro infatti sanno benissimo che la Misura 110 non risolve il problema della tossicodipendenza. I nostri cari che soffrono per la droga meritano di meglio».
Foto Jonathan Gonzalez on Unsplash
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