«Newman potrebbe essere proclamato santo già il prossimo anno»
È stato riconosciuto un secondo miracolo: il cardinale John Henry Newman potrebbe essere canonizzato già il prossimo anno. Lo ha annunciato il vescovo Philip Egan di Portsmouth nella newsletter della sua diocesi la scorsa settimana («sembra ora che Newman potrebbe essere canonizzato, se tutto andrà bene, alla fine dell’anno prossimo»), lo conferma al Catholic Herald P. Ignatius Harrison, postulatore della causa, spiegando che ora mancano solo due passaggi: l’approvazione di una commissione di vescovi e una dichiarazione di papa Francesco. «Prego che accada il prossimo anno, ma non c’è modo di saperlo».
UNA MAMMA CHIEDE L’INTERCESSIONE
Tutto è accaduto negli Stati Uniti, è lì che secondo una fonte informata dell’Herald l’arcidiocesi di Chicago ha riconosciuto l’inesplicabile guarigione di una donna che stava portando avanti una gravidanza che avrebbe messo a repentaglio la sua vita. La donna ha chiesto l’intercessione di Newman per salvare lei e il bambino e nessun medico è riuscito a spiegare il suo improvviso recupero. Secondo la fonte, sia l’Arcidiocesi che la Congregazione per le Cause dei Santi avrebbero giudicato la guarigione miracolosa. E sarebbe la seconda, dopo quella approvata dal Vaticano nel 2010 del diacono Jack Sullivan, ripresosi da una gravissima menomazione alla spina dorsale dopo aver pregato il cardinale mentre si trovava in ospedale: un miracolo che aveva portato papa Benedetto XVI a proclamare la beatificazione di Newman.
IL BIGLIETTO SPEECH
Il beato John Henry Newman fu uno dei più importanti convertiti al cattolicesimo dall’anglicanesimo del XIX secolo. Era già uno stimato teologo anglicano quando fondò il movimento di Oxford per restituire la Chiesa d’Inghilterra alle sue radici cattoliche. Brillante pensatore (i suoi scritti hanno spinto molti a chiedere che fosse dichiarato Dottore della Chiesa), la mattina del 12 maggio 1879 Newman ricevette la comunicazione ufficiale che il Papa Leone XIII lo aveva creato cardinale, accogliendo la proposta di molti laici inglesi, in primis del Duca di Norfolk. Newman espresse la sua gratitudine al Santo Padre con un breve discorso, passato alla storia come il “Biglietto-speech”: «Per trenta, quaranta, cinquanta anni ho cercato di contrastare con tutte le mie forze lo spirito del liberalismo nella religione… Il liberalismo in campo religioso è la dottrina secondo la quale non c’è alcuna verità positiva nella religione, ma un credo vale quanto un altro. È contro qualunque riconoscimento di una religione come vera. Insegna che tutte le devozioni devono essere tollerate, perché per tutte si tratta di una questione di opinioni… Si possono frequentare le chiese protestanti e la Chiesa cattolica, sedere alla mensa di entrambe e non appartenere a nessuna».
L’EREDITÀ PER LA CHIESA
È nel principio liberale che Newman – come sottolineò il grande cardinale Carlo Caffarra in un testo straordinario inviato al John Henry Newman Cultural Centre, pubblicato da Tempi un anno fa – individua il fattore principale della riduzione della coscienza a semplice opinione personale, che nessuno ha l’autorità di giudicare. Di fronte a questa contraffazione della coscienza che cosa dobbiamo fare? La risposta di Newman è la seguente. «Troppe volte ormai il cristianesimo si è trovato in quello che sembrava un pericolo mortale; perché ora dobbiamo spaventarci di fronte a questa nuova prova? Questo è assolutamente certo. Ciò che invece è incerto, ed in queste grandi sfide solitamente lo è, e rappresenta solitamente una grande sorpresa per tutti, è il modo in cui di volta in volta la Provvidenza protegge e salva i suoi Eletti. Normalmente la Chiesa non deve fare altro che continuare a fare ciò che deve fare: “Mansueti hereditabunt terram et delectabuntur in multitudine pacis”». Newman morì nel 1890, all’età di 89 anni, dopo aver fondato l’Oratorio di Birmingham. Secondo il Catholic Herald potrebbe essere canonizzato dopo la Pasqua del 2019.
Foto Ansa
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