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Aveva tanti più soldi a disposizione di Donald Trump e li ha sprecati; ha puntato tutto sulle star dello spettacolo e sul diritto all’aborto, e si è fatta battere da uno spot contro i “diritti transgender”. A una settimana dal voto che ha punito la vice presidente uscente Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca su questi punti i media sembrano essere d’accordo, dal ruspante New York Post ai compassati New York Times e Wall Street Journal.
La più costosa campagna elettorale americana di tutti i tempi (calcolando anche le elezioni per il Congresso) ha visto vincere quasi su tutti i tavoli chi aveva meno soldi da spendere: «Kamala Harris ha raccolto più di 1 miliardo di dollari e ha speso 900 milioni», ha scritto il Wall Street Journal, «mentre la campagna di Trump ha raccolto circa 380 milioni di dollari e ne ha spesi più di 350. In tutti gli stati in bilico i democratici erano in vantaggio per quanto riguarda i fondi da spendere nella campagna elettorale. Il margine di vantaggio...
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