Naufragio Prestige, assolti il comandante e il responsabile della Marina spagnola

Di Chiara Rizzo
13 Novembre 2013
La petroliera partita da San Pietroburgo si è rovesciata al largo della Galizia nel 2002, versando in mare 63mila tonnellate di petrolio. Oggi però il disastro ambientale resta senza responsabili

Il 13 novembre 2002 la petroliera Prestige, salpata da Pietroburgo e diretta a Gibilterra, affondò al largo delle coste della Galizia (Spagna): dopo essere rimasta in balia delle onde, fu rovesciata e versò in mare 63mila tonnellate di petrolio, che inondarono le coste dal nord ovest della Spagna sino al sud della Francia. Si è trattato della più grande catastrofe ambientale dei mari europei. Per quei fatti si è chiuso oggi in Spagna un processo che di fatto conclude la vicenda lasciandola senza responsabili. Oggi sono stati assolti il comandante della petroliera, capitano Apostolos Mangouras, 78 anni, il capo macchine Argyropoulos Nikolaos, e l’allora direttore generale della marina mercantile José Luis Lopez-Sors.

RESPONSABILITA’ CIVILE. Per i giudici, Mangouras è stato però riconosciuto colpevole del reato di disobbedienza, ma non andrà in carcere per motivi di età. La sentenza spagnola ha invece riconosciuto come responsabile civile dei danni la compagnia assicuratrice del Prestige. Il processo è durato nove mesi. 

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