Morte dov’è la tua vittoria? Perché i cristiani, anche se si sentono sconfitti, non lo sono

Di Giovanna Jacob
01 Giugno 2015
Contemplando la nostra sconfitta, noi cristiani siamo messi a dura prova. Davanti a noi si parano ben tre diverse tentazioni.
Papa Paolo VI inaugura la 'Resurrezione' l'opera dell'artista Pericle Fazzini il 28 settembre 1977, nell'aula delle udienze in Vaticano, a Roma ANSA/UFFICIO STAMPA +++NO SALES +++ EDITORIAL USE ONLY +++

Caro direttore, mai come oggi ci sentiamo sconfitti. Gli increduli ci accerchiano e ci deridono: “Entro un secolo non ci sarà più traccia della vostra antica superstizione”. In effetti, statistiche impietose mostrano che in Occidente i cristiani, sebbene ancora in maggioranza, continuano a diminuire mentre agnostici e atei ossia materialisti, sebbene ancora in minoranza, continuano ad aumentare (vedi ultimi rilievi statistici relativi agli Usa). Da sempre, materialismo fa rima con edonismo e relativismo, che insieme formano una vera e propria religione immanentista. Al posto della beatitudine eterna questa religione mette il piacere immediato e al posto della risurrezione della carne mette il prolungamento artificiale della giovinezza per mezzo del bisturi e del botulino (e in effetti nella cultura pop Madonna la cantante, con la sua faccia plastificata, prende il posto della Madre di Dio). I sacramenti dell’edonismo sono il divorzio, l’aborto, le nozze e l’adozione gay, la maternità surrogata, la fecondazione assistita, l’eutanasia e qualcos’altro.

Se un individuo è convinto che il fine supremo della sua vita sia il piacere immediato, non si fermerà davanti a nulla pure di conseguirlo: neppure davanti al bene altrui. E in effetti, divorziare significa infliggere ai figli e probabilmente anche al coniuge (perché molti divorzi sono solo apparentemente “consensuali”) sofferenze e ferite interiori che nemmeno anni di psicanalisi possono sanare. Abortire significa puramente e semplicemente uccidere un essere umano unico e irripetibile. Sposare una persona dello stesso sesso ed adottare insieme ad essa un bambino significa privare quel bambino, a seconda dei casi, della madre o del padre. Pagare una donna povera per “produrre” e venderci un figlio significa sfruttare quella donna e privare quel bambino di sua madre. Produrre un bambino in laboratorio col seme di un donatore sconosciuto significa privare quel bambino del suo vero padre (chi si ostina a credere che i figli dell’eterologa non sentano il bisogno di sapere chi è il loro padre biologico, dia un’occhiata a qualche sito specializzato, come questo: Searching for my sperm donor father). Dare l’eutanasia ad un malato terminale significa, per i parenti, liberarsi di un peso e intascare una eredità. Dunque il divorzio, l’aborto, le nozze e l’adozione gay, la maternità surrogata, la fecondazione assistita, l’eutanasia e qualcos’altro sono strumenti con cui si fa esplicitamente male al prossimo (e implicitamente anche a sé stessi, perché fare il male fa stare male, anche se sembra di stare bene) per conseguire il proprio immediato piacere egoistico. Dunque, per l’adepto della religione edonista calpestare i diritti altrui diventerà una specie di “diritto”. Per giustificarlo ricorrerà a raffinati sofismi relativisti: “Il bene e il male non sono concetti assoluti e immutabili: variano in continuazione al variare delle circostanze e delle opinioni. Dunque, secondo la mia opinione, nelle attuali circostanze storico-socio-culturali il divorzio, l’aborto e tutto il resto sono gesti d’amore”. E così nella orwelliana neo-lingua degli adepti della religione edonista il perseguimento del proprio piacere egoistico si chiamerà “amore”.

Contemplando la nostra sconfitta, noi cristiani siamo messi a dura prova. Davanti a noi si parano ben tre diverse tentazioni. La prima è di “saltare sul carro del vincitore” ossia di perdere la fede. “Siccome la maggior parte della gente nel mondo non crede, allora la fede non è vera”. E secondo tutti i recenti sondaggi, la percentuale su base annua dei cattolici che abbandonano la fede è in costante crescita in tutti i paesi occidentali.

La seconda tentazione è di conformarci alla mentalità di “questo mondo”. Ieri la maggior parte dei cattolici si conformavano al marxismo, oggi si conformano alla religione del piacere immediato, che appunto chiama abusivamente “amore” ciò che è solo un egoismo. Essi vanno ripetendo: “L’importante è l’amore perché Dio è amore”. “Ma che male c’è nel divorzio? Se un uomo e una donna stanno male insieme, allontanarsi l’uno dall’altra è un gesto d’amore”. “Ma che male c’è nelle nozze gay? L’importante non è con chi ci si sposa ma sposarsi con amore”. “Ma che male c’è nell’eutanasia? Se un malato soffre troppo, dargli la morte è un gesto di amore”. Fra poco troveranno che anche l’aborto, la maternità surrogata e la fecondazione eterologa sono “amore”. Per fare un solo esempio, alcuni giorni fa Vito Mancuso, santo patrono dei cattolici conformisti ossia conformati alla mentalità di questo mondo, ha affermato su Repubblica che Gesù Cristo in persona oggi benedirebbe le nozze gay e che di conseguenza la Chiesa, ostinandosi a non volerle benedire, tradirebbe il pensiero autentico di Gesù. Secondo il nostro conformato, i gay avrebbero il diritto allo “amore integrale” e simmetricamente i cattolici avrebbero il dovere di adattarsi all’egheliano “Spirito del mondo” ossia di conformarsi “mentalità di questo mondo”, che appunto comanda che al cuor dei gay non si comanda (“Lo spirito del mondo”, Repubblica, 25 maggio 2015).

D’altra parte la fede ha cominciato ad indebolirsi (fino a diventare l’anticamera dell’agnosticismo) e l’amore cristiano ha cominciato a svilirsi (fino a confondersi con il falso amore della religione edonista) nel momento in cui si sono separati dalla ragione. All’ultimo salone internazionale del libro di Torino, l’ateo Umberto Galimberti ha insegnato ai cristiani che cosa è il vero cristianesimo: «Amare il prossimo significa approssimarsi all’altro, per approssimarsi all’altro bisogna allontanarsi dalla ragione, perché la ragione non si potrà mai accordare con la fede. Quando si abbandona alle immaginazioni teologiche, che cercano invano di accordare fede e ragione, il cristianesimo si svuota di amore e diventa una religione intollerante che mira ad esercitare il potere temporale». E il cristiano Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, gli ha dato ragione: «Non bisogna parlare di Dio perché Dio è un concetto astratto cui ognuno dà un significato diverso. Quando ha voluto mettere al centro Dio e ragionarci sopra, il cristianesimo si è messo in competizione con l’islam e l’ebraismo. In realtà tutto quello che Gesù ci ha detto di Dio è che Dio è amore e si manifesta nell’amore che portiamo gli uni agli altri». Insomma, i cattolici come Enzo Bianchi sono convinti che amare gli atei significhi non soltanto rinunciare a comunicare loro la fede ma anche farsi insegnare la fede da loro. Gli atei insegnano che per essere cristiani bisogna amare senza pensare e molti cattolici obbediscono. E si capisce perché gli atei vogliono che i cattolici non pensino: se cominciassero a pensare, smetterebbero di dare ragione a Marx, capirebbero che c’è una bella differenza fra il Dio Uno e Trino e il Dio unico e magari si accorgerebbero pure che il divorzio, il sesso prematrimoniale, le nozze gay, la fecondazione assistita, l’eutanasia eccetera non c’entrano niente con l’amore, quello vero. Francamente, “l’amore integrale” invocato da Vito Mancuso sembra avere meno a che fare con l’amore evangelico che con “l’amore libero” predicato dai teorici della “rivoluzione sessuale” (questo amore “amore integrale”, con quell’aggettivo che richiama “spogliarello”, fa venire in mente i “figli dell’amore eterno”, che in Un sacco bello di Carlo Verdone si buttavano in piscina in maniera poco appropriata).

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Dunque i cristiani sono tentati o di perdere la fede o conformarsi alla mentalità di questo mondo. La terza tentazione è abbandonare il mondo ossia l’Occidente a sé stesso, sperando che qualcosa o qualcuno lo distrugga. “Così finalmente potremo ripartire da zero, fondando una vera civiltà cristiana”. Non pochi cattolici ritengono che Dio userebbe addirittura il terrorismo islamico come uno strumento per infliggere all’Occidente “sodomita” una punizione biblica. Ad essi sfugge che il terrorismo è satanico e che niente di ciò che è satanico può servire a Dio. Soprattutto, essi dimenticano da chi è nato l’Occidente. Nessuno smette di essere figlio di suo padre: neppure se impreca contro di lui, se ne allontana e ne dilapida l’eredità. L’Occidente non smette di essere figlio del cristianesimo nemmeno quando il suo popolo sceglie, nell’ordine, il comunismo, il nazismo, e infine l’edonismo.

In Fede, verità e tolleranza (Cantagalli, 2003), Benedetto XVI sottolinea che il destino del cristianesimo sarà legato fino alla fine dei tempi al destino dell’Europa (ma anche degli Usa, figli dell’Europa). Perché Pietro ha posto la sede della Chiesa proprio a Roma, avamposto dell’Europa, invece che in qualche importante centro dell’Asia, dove forse avrebbe trovato meno ostilità? Ratzinger non ha dubbi: per generare una cultura di fede, il seme della fede in un Dio di ragione (Logos) doveva cadere sul terreno di una cultura che esaltava la ragione umana. Ebbene, fra tutte le culture del mondo antico, solo quella greco-romana era sufficientemente, sebbene ancora imperfettamente, razionale. E come la fede aveva bisogno della ragione, così la ragione aveva bisogno della fede: il cristianesimo ha perfezionato il razionalismo antico, generando la teologia razionale e la scienza. Per essere precisi, la seconda è nata da una costola della prima ossia per arrivare a mandare gli uomini sulla Luna è stato prima necessario ragionare su Dio uno e Trino, con buona pace di Galimberti e di Bianchi. Certo, negli ultimi secoli gli occidentali hanno usato male la ragione, inventando l’ateismo, lo scientismo e il totalitarismo nazi-comunista. Ma poiché, nonostante tutto, è ancora figlio del cristianesimo, l’Occidente riesce sempre a liberarsi dei suoi stessi errori. Del nazismo e del comunismo sovietico se ne è già liberato, dell’edonismo relativista se ne deve ancora liberare ma se ne libererà, fosse pure fra cent’anni. Bisogna solo tenere duro, continuare a lottare, continuare a stare in piedi come sentinelle, guai a sedersi, guai a perdersi d’animo.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra contro l’Occidente. I cristiani che sognano la distruzione dell’Occidente “sodomita” e la nascita sulle sue rovine di una repubblica platonica di puri cristiani senza peccato, peccano di farisaismo. Gesù, che era senza peccato, non puniva né scansava i pubblicani e i peccatori ma mangiava con loro. Analogamente, noi oggi dobbiamo “mangiare” con gli edonisti occidentali. Non dobbiamo elargire l’eutanasia a questo Occidente malato ma curare le sue ferite. Come il “figliol prodigo” tornava da suo padre, così l’Occidente intero forse tornerà al cristianesimo. Se anche non dovesse tornarvi, comunque al suo interno la presenza cristiana non potrà mai venire meno del tutto. Per quanto pochi, i cristiani occidentali saranno sempre il sale del mondo. Ma non dobbiamo avere paura se restiamo in pochi, se siamo sconfitti. Lungo la storia il popolo cristiano ha subito tantissime sconfitte ma tutte queste sconfitte messe insieme non sono riuscite ad estinguerlo, anzi lo hanno reso sempre più forte. Il cristianesimo stesso nasce da una grande sconfitta: Cristo messo in croce. Quella sconfitta è diventata vittoria infinita contro la morte.

Foto Ansa

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70 commenti

  1. To.ni

    Ok, ti capisco, è una reazione normale dopo che hai preso con argomentazioni forti (non mi riferisco alle mie, io ho solo appreso) degli schiaffi non con mano umana , ma con una pala meccanica, avere dei risentimenti. Ed il vomito riversato frutto del conseguente malessere è comprensibile per un caso umano come il tuo. Sarebbe interessante farti delle interviste, a viso oscurato (in moda da tutelarti da un giusto ostracismo sociale) , per capire in quale mondo vivi dato che trovi agevole coniugare nella tua esistenza “il giusto” con “forni crematoi”.
    Ovvio che non puoi ferire nessuno dopo la miserabile performance che hai fatto…. argomenti penosi e insulti reattivi di un bambino abbandonato a se stesso. Poi continuare (“faccia la calzetta”… “vai a riscuotere” …. sciacqua…) ma resti un accattone che cerca l’elemosina.
    Continua pure ….

  2. lady

    I commenti vanno dove vogliono?
    credevo che i nuovi si accodassero, invece no, si mettono vicino a chi vogliono loro
    ma pensa un po’!

  3. Datemi la sapienza del vostro san Bernardo

    ragazzi una mia amica mi ha consigliato un libro “Al di là dello spazio e del tempo. Il libro di «Teneramata».
    ieri in autostrada (coda di 7 ore) io guidavo e lei leggeva (a voce a suff., è una cantante lirica) ce lo siamo lette tutte in un sol boccone!

    ps
    w San Bernardo

    Lady

  4. Lady

    Bellissimo articolo scritto in modo chiaro
    Pane al pane vino al vino
    Aggiungo che basterebbe poco per riportare il cristianesimo ad essere la religione dei più, ad essere vissuto e seguito.

  5. Filippo81

    @Dallapartedeivinti@Giovanna Jacob.Io credo che qualunque guerra, tranne quella difensiva, sia comunque un grande crimine.Sicuramente la Seconda guerra mondiale lo fu, dato che nacque dall’aggressione immotivata di Germania e URSS ai danni della Polonia.All’interno di qualsiasi guerra,poi, c’è chi cerca di mantenere un minimo di umanità (per quanto sia possibile in guerra ) e chi invece da libero sfogo alla propria ferocia.Ovviamente i milioni di Ebrei e non massacrati nei Lager sono un’orrenda macchia per tutta l’umanità, non solo per i Nazisti.D’altro canto anche gli Alleati hanno commesso crimini indicibili, anche se non paragonabili a quelli commessi nei Lager., pensiamo alle donne stuprate e uccise nella mia Ciociaria dalle truppe francoalgerine e francomarocchine., i bombardamenti a tappeto sulle città Tedesche e Italiane ormai stremate,i maltrattamenti e la fucilazione di prigionieri di guerra,violenze gratuite su civili ecc.Purtroppo la guerra è sempre un trionfo del Male sulla Ragione, anche se gli spunti positivi e i segnali di speranza non mancano neanche in quei tragici eventi.Penso a Padre Kolbe,a Perlasca,a Schindler. a Palatucci,e a tutti quegli eroi non famosi che hanno compiuto atti di umanità verso prigionieri, verso i civili dei Paesi invasi o sconfitti, hanno protetto o nascosto soldati braccati,ecc., quegli Eroi, uomini e donne, soldati e civili che comunque hanno dimostrato di non aver dimenticato il fatto di essere Uomini, appunto , pur in circostanze bestiali.

  6. Filippo81

    Sono lontanissimo dal tuo pensiero politico ,gentile Giovanna Jacob, del resto un accanito sostenitore della Destra Sociale ed Identitaria non può identificarsi con il liberismo puro che piace a te ,ah ah ah……, ma aldilà di questo voglio ringraziarti di cuore per l’interessantissimo articolo ricco di spunti che fanno riflettere.Grazie davvero,Giovanna !

  7. Fabio

    Grazie per le belle riflessioni , molto vere e concrete.
    Solo vorrei fare una precisazione sulla frase : “I cristiani che sognano la distruzione dell’Occidente “sodomita” e la nascita sulle sue rovine di una repubblica platonica di puri cristiani senza peccato, peccano di farisaismo. ”

    No, non sono farisei. Magari hanno semplicemente letto la Bibbia.
    Invece è fariseo giudicare automaticamente.
    Certo bisogna capire se “sognare ” significa desiderare, augurarsi, oppure semplicemente sognare nel senso di intravedere come eventualità ineluttabile.

    Ma quante volte nella Bibbia Dio interviene mandando un popolo che corregge Israele.
    Basta leggere il profeta Abacuc al primo capitolo, a proposito dei Caldei …(la geografia degli eventi non è molto cambiata in effetti…) …
    Se qualche cristiano non vede via d’uscita e leggendo la Bibbia ha fatto questi ” pensieri cattivi” , è comprensibile, non è fariseo…anche perché i nuovi Caldei non risparmierebbero lui né la sua famiglia…
    E’ sbagliato augurarselo come via d’uscita , ma pensare che potrebbe accadere non è da farisei, è da cristiani che leggono la Bibbia…

    1. Giovanna Jacob

      @Fabio

      Gentile Fabio, il mio non era un invito a ignorare la Bibbia.

      Sappiamo bene che Dio di tanto in tanto “castiga” l’umanità, così come un genitore “castiga” i figli. Sappiamo che il castigo, anche quando fa male, è per il nostro bene. In fondo, anche molti eventi storici recenti possiamo interpretarli come giusti “castighi” che Dio ha permesso: tale ci appare ad esempio la distruzione della Germania nel 1945 da parte degli alleati. C’era infatti da stroncare il nazismo e punire i nazisti, e Dio ha permesso che gli alleati agissero come esecutori materiali del castigo. E certamente per il popolo tedesco è stato meglio patire la devastazione della sua nazione che non continuare ad obbedire ad Hitler.

      Dunque io non invito i cattolici a negare il concetto di castigo divino ma semplicemente li invito a non sentirsi senza peccato. Farisaismo significa appunto pretendersi senza peccato. Il fariseo pregava Dio così: grazie per no avermi fatto come quel pubblicano. Ebbene certi cattolici di oggi si sentono come quel fariseo: grazie Dio di non avermi fatto come quel gay, qual transegender, quell’abortista eccetera. E questi nuovi farisei si sentono tanto puri, tanto al di sopra degli altri, che appunto immaginano-sognano-desiderano-auspicano-chiedono apertamente che Dio da un momento all’altro sommerga con un nuovo diluvio universale i “peccatori” da cui sono circondati, e pazienza se nel diluvio moriranno anche loro, i “puri”.

      Immaginare-sognare-desiderare-auspicare-chiedere apertamente a Dio un nuovo diluvio non è solo sintomo di farisaismo ma anche sintomo di… accidia. Se uno confida nella punizione divina prossima ventura, si siede comodo e non si da da fare per riportare la società a Cristo e cercare convertire i “peccatori”.

      La verità è che noi non sappiamo se Dio infliggerà o non infliggerà un castigo. Non è di questo che dobbiamo preoccuparci. Quello di cui dobbiamo preoccuparci è di fare il nostro dovere di cristiani, che è di “mangiare” con i peccatori senza sentirci senza peccato e cercare di diffondere la buona novella. Quello che dobbiamo fare è manifestare come sentinelle in piedi, non chiuderci in casa ad imprecare contro i nemici della famiglia aspettando che Dio li fulmini.

  8. Un'artista e creativa

    la fede si può anche rafforzare in questi tempi, perché attraverso delle esperienze più o meno felici ci si accorge che molti alibi “egoisti” sono per l’appunto degli alibi, delle scuse, e non portano alla felicità agognata. Ci vuole però del coraggio, mettere in discussione le proprie certezze, confrontarle, ogni tanto anche non confrontarle ma starsene in silenzio e fermi a pregare o meditare. Poi c’è gente molto più cattolica di me e non starò qui a dare le mie “ricette”. Dico solo che comunque quello che avvicina alla fede non mi sembra da buttare via, Enzo Bianchi non piacerà a tutti ma intanto raggiunge molta gente con le sue prediche, i suoi libri etc.. Poi ogni cosa ha il suo tempo, se una persona cresce di più spiritualmente passerà ad altre letture, ma un po’ di “contaminazione” è vitale, c’è stata in tutte le epoche.. per esempio certe forme del buddhismo assomigliano al cristianesimo (anche se ovviamente sono diverse) perché la gente comunica, si sposta, viaggia, scrive, legge… guai se no!

    1. Q.B.

      No. Enzo Bianchi, che non é ordinato e non é a capo di un monastero, visto da una prospettiva Cattolica é un eretico e l’eresia confonde e genera scandalo, cioè confusione, errore. Il problema é che di gente come lui si trova ampiamente rappresentata anche nel clero a tutti i livelli. L’eresia ha corso dall’interno la cattolicità. Altro che contaminazioni…

      1. giovanna

        Solo un salutino, sperando che Tempi.it me lo permetta.
        Dopo Artista Creativa ( senza offesa per i veri artisti ), ennesimo nick della serie
        Cornacchia, Filomena, Valentina, Lena, Diamante, Isabella, Gianni, Sanaan, Carlo, Vanda, Asia, Sayad, Xyzwk, Per capire, Elena, Paola, Per conoscere, Saba, Lavinia, Augusta, Ena, Gennaro, Flavia, Anna Paola, Massimo, Triestina ,Valeria, Sentinella seduta, G45678,Mirella, Eloisa, Carolina…. ecc ecc ecc
        ho capito che mi sono stancata di intervenire in discussioni inquinate, al momento con 5/6 nick in contemporanea, sempre le stesse cose, le stesse risposte, alla stessa persona, mi sento ridicola.
        Rileggendo indietro, con la consapevolezza tardiva di parlare sempre con la stessa persona, in proporzione terrificante, mi sono sentita ridicola.
        Si dovrebbe evitare di rispondere ai troll, ma una volta si presenta come una madre di famiglia, una volta come un’atea accanita, una volta come una cattolica atipica, una volta come madre di due gemelli , altre volte come un’abortista agghiacciante, alcune volte come un uomo….non mi va né di fare la detective, né di essere presa per il naso, dunque continuerò a leggere Tempi, ma solo la versione cartacea.
        Un abbraccio a tutti voi pazientissimi !

        1. Raider

          Il 90% dei siti e blog è espressione (oltre che e maggiormente di pornografia) di sinistrismo, anti-cristianesimo, anarco-arcobalenismo, genderismo, Terzomondismo, ecc… “Tempi.it” è uno dei pochi baluardi che vanno in direzione opposta al mainstream politicamente corretto. Perciò, essendo un’eccezione, è preso di mira e d’assalto da chi non ammette eccezioni. Non pochi dei nemici di “Tempi.it” e di chi ne condivide le battaglie si rivelano, nei fatti, psicopatici e peggio, molto peggio. Alcuni di noi, me compreso, hanno sperimentato di qua dal display minacce e ritorsioni sul piano personale e professionale: e non sono neppure finite.
          Pare, dunque, che la Redazione nulla o poco possa fare contro i multinick paranoici: dispiace, questo: ma ritirarsi che senso ha? Dargliela vinta anche qui a questi pazzi, psicopatici variamente assortiti, paranoici filo-islamici, dementi a tutta prova di Sinistra marxista o Destra nazista anti-semita? Ognuno decida per sè. Quanto a me, hanno trovato il tipo giusto che, come diciamo in Sicilia, gli fa mangiare le loro stesse ossa col sale.
          Del resto, siccome questo sito e chi vi interviene condividendone le battaglie e la fede non è un monolito, ho avuto occasione di polemizzare anche con chi, come Giovanna, si trova, almeno in teoria, d’accordo con me su molte cose, se non sul mio stesso fronte di lotta. E consigli non ho da darne. Ma invito Giovanna a ripensarci.

          1. To_NI

            Giovanna, ha ragione Raider, ripensaci.

            E’ secondario se sono multinik o meno. Noi comunque ci siamo e siamo ben saldi.

          2. Giannino Stoppani

            E comunque un plauso all’inguaribile ottimismo di Giovanna, secondo la quale a infestare il web ce n’è solo uno di mentecatto col cervello all’ammasso. Magara, (con la “a” finale) dicono a Roma.

          3. giovanna

            Che vi devo dire, amici, i multi-nick gay-style ( violenti e blasfemi ) o simili, non mi fanno né caldo, né freddo, non rispondo e basta, ma avere la consapevolezza, ormai acquisita, di aver avuto a che fare con una persona psicolabile, a dir poco
            ( una che ha scritto con il nome di Lena delle cose sull’aborto di una disumanità assoluta e che ora si proclama ” non abortista “, dai, è psicolabile ! oppure che ha sempre affermato di essere del tutto atea e che ora si proclama cattolica, che temeva l’arrivo di un figlio più di una catastrofe nucleare e ora racconta di avere due gemelli o figli vari ..che ha attaccato con malvagità i redattori di Tempi , indimenticabile il veleno che ha riversato su Farina, e ora fa loro i complimenti…), mi toglie la motivazione, non ne vedo il senso.
            Tolti i gay violenti, c’è praticamente solo lei…non riesco più ad interagire con questa squilibrata, come se nulla fosse: ci sono mille ambiti in cui posso aiutare persone in difficoltà, parlare per parlare ( interviene qui “per rilassarsi “, ha detto ) a vanvera, sul nulla, non riesco.
            Ogni volta dovrei premettere che questa poverina non ci sta con la testa, che è falsissima , che manca di rispetto ecc , mi sembrerebbe stucchevole alla lunga : ma io so, non posso fare finta di nulla !
            Ancora un esempio: questo ritornello della “complessità” l’ha ripetuto mille volte coi nick Cornacchia, Filomena, Valentina e tutti gli altri ,con cui continua a postare in contemporanea anche in questi giorni, cosa vuoi rispondere ancora ?
            E gli altri argomenti fissi : la pedofilia nel clero, in primis, una vera fissazione , l’inquisizione, il laicismo, l’apologia dell’aborto, il cilicio, l’accettazione sociale dell’omosessualità, la contrarietà all’eterologa, solo per se stessa però…..risposto centinaia di volte alla stessa persona, che cambia nick il giorno dopo e ricomincia !
            Certo, qui scrivono tanti come voi, di buona volontà, e cuore, e cervello , e ironia e bontà….ma si interviene al 99% per un dibattito con chi non la pensa come te e pescare un interlocutore “avversario ” onesto in questo mare inquinato è ormai un’impresa disperata.
            Un abbraccio grande grande, spero di essermi spiegata e che voi amici comprendiate.
            ( non attribuisco nessunissima responsabilità alla redazione, sono cose che capitano, semplicemente mi sono stancata di subire le problematiche psichiatriche di questa utente : mi suggeriscono di ignorare i troll, ma praticamente c’è solo lei, con chi dovrei discutere ? 🙂 )

        2. Un'artista e creativa (assolutamente non abortista)

          ma provare a essere un po’ meno paranoica e a rispondere nel merito, no? Guarda che entrando in questo sito ho usato il mio indirizzo con nome e cognome! Tu non sai rispondere alle mie argomentazioni, diciamo la verità. Se nel mondo ci sono anche atei, cattolici atipici, abortisti (purtroppo, non è il mio caso etc.) vuol dire semplicemente che il mondo è cosa complessa, o no?

          1. To_Ni

            Se ci sono cattolici atipici perché contestano verità di fede è come essere antiabortista i mesi pari e abortista i mesi dispari.
            Il mondo sarà complesso, ma la verità è UNO, poi ognuno la cerca (la verità) e molti si accontentano di quella più alla moda o quella che meglio si adatta ai loro desideri.

    2. To_NI

      Enzo Bianchi raggiungerà magari molte persone, ma se le conduce per una strada inventata, con un suo catechismo allora la sua funzione sarà di allontanarli dalla Chiesa e da Cristo o di farli stare per un motivo sbagliato.
      E’ simpatico, affabulatore e comunicatore ma mi pare svilisce Cristo. Ricordo un articolo che nel commentare Mc 13, 32 giunge alla conclusione che Gesù ammette l”ignoranza relativa all’ora precisa del giorno del giudizio” . Allora è lecito chiedersi come concilia l’ignoranza con quello che San Pietro in Gv 15:19 “Signore, tu sai tutto”. Questo significa da un lato che fa l’errore che prende un passo dal Vangelo, ma ne ignora un altro. Ma peggio nel dare l’ignorante a Cristo toglie sua divinità. Lo riduce, nella migliore delle ipotesi, ad un profeta, il cristianesimo a un semplice messaggio sociale ed un grande “volemoce bene” …quindi una cosa come le altre in circolazione, ma senza dottrina, dogmi e, peggio di tutto, senza Cristo.

      Perché Bianchi piace a tanti anticattolici?

      1. Un'artista e creativa (assolutamente non abortista)

        ti faccio un esempio concreto. Questo post parla di “Morte, dov’è la tua vittoria?”. Enzo Bianchi ha scritto un libro, “La violenza e Dio” (l’unico suo che ho letto, so che non è molto) dove parla dei “salmi imprecatori”, cioè le parti della Bibbia dove il salmista se la prende, a seconda: con Dio, con chi lo perseguita, con i peccatori o “gli infedeli” etc.. per cause interne, tipo infermità o malattia, o esterne come appunto le persecuzioni subite. Secondo me Bianchi ha risposto sia a dei dubbi di fede (se si abbraccia un solo credo, si diventerà intolleranti e violenti? Ci sarà “più morte”?) che a dei dubbi della vita umana (che cappero faccio se mi ammalo io o si ammala una mia persona cara, e magari in quel momento non si respira proprio un’aria da cantare il Magnificat tutti i giorni. spero di essere chiara). E con questo per me ha fatto una cosa che io credo sia un pregio dei “cattolici” (come vedo io la questione) che è di non girare la testa dall’altra parte, guardare anche alle situazioni di sofferenza e “sporcarsi le mani”. Quindi per me in qualche modo rende onore ai “cattolici”. Poi io non ne so niente delle diatribe interne alla Chiesa, io sono una persona che ha fatto un passo piccolo (non sono cattolicissima.. sono una cristiana che comincia a essere convitna, diciamo così..) ma deciso (non penso né prevedo né mi auguro di violare un qualunque comandamento nei prossimi 100 anni. 🙂

        1. To_NI

          Io non voglio interferire con nessun cammino di fede, se a te fa bene Bianchi che Bianchi sia per te, ma mi permetto di dire che le “risposte” che gli riconosci come merito sono già state date da “giganti” non solo di cultura, ma di umiltà e amore per la Chiesa. Ti consiglio, se mi è consentito farlo, di cercare anche altre fonti.

          1. Un'artista e creativa (assolutamente non abortista)

            Se hai dei consigli di lettura sono i benvenuti (anche se magari si andrà a dopo le ferie).

  9. AndreaB

    Grazie per l’ottima sintesi dei veri problemi che stanno portando la nostra societa’ alla rovina. Anche in chi non crede, se e’ rimasto in loro un barlume di desiderio di ricerca della verita’, queste parole dovrebbero suscitare almeno un minimo dubbio… Almeno quello.

    Sì, la tentazione è quella di uniformarsi, di smettere di faticare andando contro corrente, di desiderare che il Signore intervenga più per punire che per correggere… La risposta a tutto e proprio l’Amore, quello vero, disinteressato, che rende veramente felici… L’esatto opposto dell’egoismo…

    Che lo Spirito Santo ci insegni ad amare.

    1. SUSANNA ROLLI

      Infatti, Andrea, mi permetto di citare le presunte apparizioni di Medjugorje: si sa che dieci segreti dovranno realizzarsi, ma pare che sia desiderio della Madre Celeste che non se ne faccia motivo di preoccupazione o discussione: dobbiamo convertirci e basta! Crescere nell’intimità divina -che dà pace, gioia, amore- e crescere in essa fino all’ultimo giorno della nostra vita….perchè siamo di passaggio, la Madonna lo ricorda spesso ma noi siamo “de coccio”! ; solo così saremo testimoni -persino involontari testimoni- della bellezza del cristianesimo, vuoi vedere che altri ci seguiranno? Non starà a noi, è Dio che converte i cuori!, noi facciamo bene -al meglio- la nostra parte là dove ci troviamo a vivere, il resto lo farà Dio…non è così??

      1. AndreaB

        Sì, è proprio così… “Siamo di passaggio” dovremmo ripetercelo tutti i giorni, soprattuto capendo che cosa esattamente è di passaggio, per non basare la nostra vita su ciò che ci allontana dalla Verità e dal vero Amore.

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