Milano, a Palazzo Marino il via al testamento biologico. Celebra Beppino Englaro
Oggi a Milano prosegue la discussione sul fine vita. In settimana Marilisa D’Amico, docente di Diritto Costituzionale e consigliere comunale del Pd, ha depositato il testo della legge: una proposta di delibera consiliare che entra nel merito della donazione degli organi, della cremazione e dei trattamenti sanitari. Il titolo: “Registro delle dichiarazioni anticipate di fine vita”. Il Comune terrà un archivio con le ultime istruzioni avanzate dai propri cittadini, a cui rifarsi in caso di perdita di coscienza permanente e irreversibile di chi ne ha usufruito.
FINE VITA. Il testo della proposta si snoda in tre punti fondamentali: anzitutto, i trattamenti medici che si intende o non intende consentire in situazioni di perdita di coscienza continuativa e senza scampo, quindi la donazione degli organi e gli estremi per la cremazione. Sarà direttamente Palazzo Marino a far pervenire alle autorità giudiziarie e agli ospedali le richieste vergate sul registro comunale. Per qualsiasi ripensamento, la procedura è prevede la necessità di presentarsi, accompagnati da uno o più fiduciari, agli uffici comunali muniti di lettera a busta chiusa con le nuove disposizioni sul proprio fine vita.
BEPPINO ENGLARO. Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali della giunta arancione di Giuliano Pisapia, plaude alla delibera: «Il Consiglio ha votato l’obiettivo di dare vita al testamento quando ha dato il via libera al Piano del welfare – dice –. Ora dobbiamo lavorare per trasformarlo in realtà nel 2013 e questo testo è un ottimo punto di partenza». Sul tema, l’assessore ha organizzato un confronto aperto per la città il prossimo lunedì. Guest star: Beppino Englaro, il padre di Eluana.
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