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Il 9 novembre 1989, mentre decine di migliaia di tedeschi dell’Est si affrettavano ai valichi di frontiera per oltrepassare il Muro ed entrare a Berlino Ovest, in uno dei giorni più iconici e importanti del XX secolo, ci fu anche chi non si fece prendere dall’euforia e si recò alla sauna come ogni giovedì sera. Angela Merkel, dopo aver onorato l’appuntamento fisso, si accodò infine alla folla festante, ma invece che riversarsi insieme agli altri lungo il distretto di Kurfürstendamm, per entrare nei caffè di lusso e nei locali così a lungo sognati durante i decenni di clausura nella Repubblica democratica tedesca, tornò a casa di buon’ora per non arrivare in ritardo al lavoro il giorno successivo.
Merkel è stata derisa per l’estrema razionalità e la carenza di emozioni dimostrate nel giorno che passò alla storia come quello della caduta del Muro di Berlino, ma la freddezza e il rigore sono le qualità che le hanno permesso di imporsi a capo...
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