Piede libero. Che cosa c’è nel numero di Tempi di luglio

Di Redazione
01 Luglio 2025
La storia del “Maradona delle carceri”, Milano vista da un missionario delle periferie, la “Rerum Novarum” di Leone XIII e quella di Leone XIV. Guida ai contenuti del mensile
La copertina del numero di luglio 2025 di Tempi, dedicata alla storia di Fabrizio Maiello, conosciuto come il “Maradona delle carceri”

“Piede libero”. È il gioco di parole che abbiamo utilizzato per la copertina del numero di Tempi di luglio 2025, già disponibile per tutti gli abbonati nello sfogliatore digitale e in arrivo nelle case dei sottoscrittori che hanno scelto la formula full. “Piede libero” perché la storia di Fabrizio Maiello, anche noto come “il Maradona delle carceri”, è appunto una straordinaria storia di abisso e redenzione che ruota tutta intorno al calcio: è la parabola di una ex promessa del pallone diventato rapinatore che dopo una vita tra prigioni e manicomi criminali è cambiato – sempre grazie al pallone, ma non solo – e oggi si dedica al servizio degli altri. Ce la racconta Piero Vietti che ha incontrato per l’occasione, oltre allo stesso Maiello, anche il giornalista sportivo Marco Cattaneo, autore di un bellissimo podcast su questa vicenda.

Milano da un’altra prospettiva

Sono due poi nel nuovo numero del mensile gli interventi sulla crisi di Milano. Lorenzo Malagola nella sua rubrica “Dodici stelle” offre una panoramica sintetica sui fenomeni malgovernati o non-governati che determinano la crescente chiusura della città ai ceti sociali più fragili. Lorenzo Margiotta invece, per la serie “Voci e visioni sul futuro di Milano”, ha intervistato don Paolo Steffano, sacerdote da anni in missione nelle periferie del capoluogo lombardo, premiato dal presidente Mattarella per il contributo all’integrazione degli immigrati, che dice: «Nelle istituzioni non vedo una vera volontà di risolvere i problemi».

L’ordine mondiale non-occidentale

Molto ricca, come sempre, la sezione dedicata agli esteri nel numero di Tempi di luglio. Rodolfo Casadei spiega come i Brics si stiano ingigantendo sia economicamente che numericamente e ora mirano a ridisegnare le istituzioni internazionali in chiave non-occidentale. Un ruolo di peso nei Brics lo ha senz’altro la Cina e Leone Grotti osserva come il regime di Xi Jinping stia utilizzando le imprese cinesi che nel tempo hanno invaso l’Europa come armi di ricatto per obbligare il Vecchio Continente a rendersi sempre più dipendente da Pechino sulle materie prime.

La sinistra dell’abbondanza e la fabbrica di cioccolato

Dall’altra parte dell’oceano Pacifico, invece, negli Stati Uniti, s’avanza a sinistra una corrente del Partito democratico tutta prosperità e libertà di iniziativa che non assomiglia per niente al circo woke degli ultimi anni e che intende sfidare Trump sul suo terreno “great again”: c’è già chi la chiama “sinistra dell’abbondanza” e ne scrive Mattia Ferraresi.

Prosegue inoltre la rubrica “L’Italia del buon lavoro” realizzata in collaborazione con la Compagnia delle opere: a raccontare la sua storia e la sua idea di lavoro su Tempi di luglio è Fabio Saini, che guida con fratelli Andrea e Lucia la Laica di Arona, famosa per avere inventato le mitiche monete di cioccolato.

Sogni e “Rerum Novarum”

E, ancora, spazio alla cultura con Caterina Giojelli che presenta il nuovo libro di Claudio Risé sui sogni. Dimenticate Freud: lo scopo dello psicanalista milanese è prendere davvero sul serio la nostra dimensione onirica, senza ridurla allo sfogo di chissà quali complessi infantili.

Il “nocciolo della questione” del nuovo numero di Tempi invece è affidato allo storico del diritto Michele Rosboch che ricostruisce il contesto in cui Leone XIII scrisse la Rerum Novarum e perché questa enciclica è così importante per la Chiesa. Un approfondimento imprescindibile in attesa, naturalmente, che Leone XIV pubblichi la sua “Rerum Novarum 2.0” aggiornata alla rivoluzione industriale dell’intelligenza artificiale. A proposito, per farci un’idea di cosa aspettarci, abbiamo provato a mettere in fila i pensieri e le preoccupazioni che papa Prevost ha già espresso in materia.

Tempi a Caorle, i movimenti e il Papa

Non poteva mancare poi nel mensile di luglio un diario della recente tre giorni di Tempi a Caorle per il tradizionale evento “Chiamare le cose con il loro nome” in occasione del Premio Luigi Amicone. Lo firma il direttore Emanuele Boffi. Mentre Giancarlo Cesana riflette sulle vere ragioni della gioia dei movimenti radunati il 7 e 8 giugno davanti al Santo Padre in piazza San Pietro: non può essere un superficiale orgoglio, visto il crollo della pratica religiosa che affligge in primis proprio i cattolici.

Come abbonarsi e sfogliare la rivista

Tutto questo e altro ancora nel nuovo numero di Tempi, compresi i contributi delle nostre firme: Fabrice Hadjadj, Marina Corradi, Renato Farina, Simone Fortunato, Guido Clericetti, Pier Paolo Bellini, Fabio Cavallari, Marco Invernizzi.

Il numero di Tempi di luglio 2025 è in arrivo nelle case degli abbonati, che nell’attesa possono già sfogliarlo in formato digitale nell’area riservata del sito. I non abbonati, invece, cosa aspettano ad abbonarsi?

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