Una strana attrattiva. Che cosa c’è nel numero di Tempi di maggio

Di Redazione
01 Maggio 2025
Gli occhi di tutti e di ognuno su San Pietro per il Papa, la guerra armata e la guerra dei dazi, la crisi di Milano. Guida ai contenuti del mensile
La copertina del numero di maggio 2025 di Tempi, dedicata alla morte di papa Francesco

Che cosa spinge tanta gente in questi giorni ad accorrere in piazza San Pietro per salutare papa Francesco e per attendere l’elezione del prossimo pontefice? E perché nel 2025 ben 17 mila figli della laica Francia hanno deciso di farsi battezzare la notte di Pasqua? Sono le domande che campeggiano sulla copertina del numero di Tempi di maggio 2025 (già disponibile per tutti gli abbonati nello sfogliatore digitale e in arrivo nelle case dei sottoscrittori che hanno scelto la formula full), domande provocate da fatti che testimoniano come la fede cattolica eserciti ancora “una strana attrattiva” in molti. E che forse, nota il direttore Emanuele Boffi nell’editoriale della rivista, «la secolarizzazione non è un destino».

A proposito di papa Francesco e della sua “strana attrattiva” Tempi ospita nel nuovo numero del mensile un ricordo molto personale della vaticanista Aura Miguel, che lo ha seguito per tutto il pontificato fino a diventarne amica personale. Mentre Fabrice Hadjadj riflette sulla insospettabile vitalità delle chiese e cattedrali che costellano le nostre città scristianizzate, e lo fa prendendo spunto proprio da un dato legato al boom di conversioni francese: «Il 16 per cento dei battezzati a Pasqua quest’anno riferiscono che l’incendio di Notre-Dame è stato per loro un avvenimento decisivo, un “faro nella notte”».

Guerra, pace e dazi

Nella sua rubrica Giancarlo Cesana prova a «mettere ordine alle reazioni e ai pensieri» che assillano tutti noi di fronte a una situazione politica internazionale sempre più confusa e preoccupante, tra “cattivoni“ che si fanno la guerra, trattative di pace difficili e progetti di riarmo tutt’altro che chiari. Non aiuta certo a rasserenare il quadro lo scontro sui dazi scatenato da Trump: se ne occupano su Tempi di maggio Leone Grotti, che spiega come la Cina sta tentando di sfruttarlo per soffiare l’egemonia all’America, e Marco Valerio Lo Prete che ci vede invece una paradossale occasione per un rilancio dei legami tra le due sponde dell’Atlantico.

Completano la sezione esteri Rodolfo Casadei con una analisi dei motivi per cui la proposta di estendere sull’Europa l’ombrello nucleare francese non convince nessuno, a cominciare dai francesi stessi; e Mattia Ferraresi che si dedica al nuovo bersaglio polemico preferito dai militanti trumpiani, ossia Amy Coney Barrett, giudice nominata nel 2020 alla Corte suprema proprio da Trump e che ha più volte “osato” prendere posizioni contrarie ai desiderata del tycoon.

La crisi di Milano, il woke in curva

Nel nuovo numero del mensile Tempi torna poi a occuparsi della crisi di Milano: Lorenzo Margiotta riprende i temi del nostro convegno del 28 febbraio scorso in una ampia conversazione con l’architetto-scrittore Gianni Biondillo, prima di una serie di interviste pensate per offrire “Voci e visioni sul futuro della città”.

E ancora, sempre su Tempi di maggio, Piero Vietti ricostruisce la allucinante crociata orwelliana lanciata contro uno degli ultimi luoghi di libertà e ironia rimasti – gli stadi del calcio – per costringere sportivi e tifosi a conformarsi al pensiero woke.

Economia, arte, il Premio Amicone e un film da vedere insieme

Per la serie “L’Italia del buon lavoro”, poi, Caterina Giojelli racconta la storia di Pietro Trapletti, imprenditore che è riuscito a costruire un’azienda leader nella mobilità di alta gamma grazie alla fiducia (ricevuta e restituita). Ancora, Annalisa Teggi racconta come la Chiesa utilizzi l’8 per mille per creare imprese basate sull’uomo, sui suoi talenti e i suoi bisogni anziché sul solo profitto; e Marco Bona Castellotti ci porta in visita tra i ventisette dipinti di Caravaggio esposti in una memorabile mostra romana.

Tornando a noi, impossibile non sottolineare l’annuncio dei due vincitori del Premio Luigi Amicone 2025 che celebreremo di nuovo a Caorle dal 13 al 15 giugno, l’intervento di Maurizio Lupi per il trentennale di Tempi e l’invito alla visione del film delle sorelle Coulin Noi e loro: lo presenta nel mensile Simone Fortunato, e con lui lo guarderemo insieme nel prossimo Appuntamento al buio. Iniziate a segnarvi la data, giovedì 15 maggio, e chi vuole può anche già prenotare il biglietto qui.

Come sfogliare Tempi e come riceverlo a casa

Tutto questo e altro ancora nel nuovo mensile, comprese naturalmente le rubriche delle nostre firme Marina Corradi, Berlicche, Renato Farina, Lorenzo Malagola, Guido Clericetti, Pier Paolo Bellini, Fabio Cavallari, Marco Invernizzi.

Il numero di Tempi di maggio 2025 è in arrivo nelle case degli abbonati, che nell’attesa possono già sfogliarlo in formato digitale nell’area riservata del sito. I non abbonati, invece, cosa aspettano ad abbonarsi?

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