Meeting. Galantino: «Il limite è una scuola che può insegnarci il segreto della vita»

Di Leone Grotti
21 Agosto 2015
La lezione del segretario generale della Cei a Rimini: «La società relativista e repressiva di oggi non capisce che il limite è un valore. E quindi non capisce l'uomo»

 

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RIMINI. Se un urbanista dovesse disegnare oggi una città dal principio, di sicuro non farebbe come i medievali: non metterebbe al centro la chiesa e attorno tutto il resto. Questo, ormai, è quasi scontato. Il problema è che non verrebbe più predisposto neanche uno spazietto per l’ospedale, perché nella società di oggi «non c’è più posto per il limite». Nessuno o quasi lo teorizza apertamente, spiega al Meeting il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, «ma a ogni azione corrisponde sempre il valore che vogliamo perseguire, un ideale di persona e società, anche quando non viene esplicitato».

«L’UNICO VALORE DI OGGI». Parlando all’incontro “Persona e senso del limite”, il vescovo descrive così la società di oggi: «È dagli anni 70 che l’unico valore considerato valido è la libertà individuale, assoluta. Questo ormai è dato per assodato e chiunque si opponga, chiunque cerchi di dire che non è così, che l’uomo è altro, che la sua libertà è “sempre incarnata”, viene accusato di essere retrogrado e repressivo».

«DERIVA IRRAZIONALE DEL RELATIVISMO». Oggi a farla da padrone è il «relativismo», «che non tollera chi ha una concezione diversa di libertà e con una deriva irrazionale, arriva a limitare la libertà di chi non la pensa allo stesso modo, di chi vede nell’uomo anche ricerca di Dio, verità e responsabilità».
Ma in questa società, chiede alla platea del Meeting monsignor Galantino, rifacendosi al titolo della manifestazione (“Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”), il limite è destinato ad essere solo qualcosa che «annichilisce la vita dell’uomo o può essere occasione di crescita?».

«L’IMPORTANZA DEL LIMITE». Il limite, continua, «non può essere messo da parte ma va assunto e valorizzato perché è insito nella natura umana. L’essere umano infatti si scopre creatura ed è sempre mancante. Il cuore non è mai soddisfatto da ciò che raggiunge. Questo è importante: se è positivo che l’uomo desideri ciò che è illimitato, non può pretenderlo come diritto, non può rifiutare la sua debolezza». Anche perché «è proprio quando ci scopriamo mancanti che cominciamo a cercare, che ci mettiamo in moto. Il limite, insomma, è alla radice dell’apertura dell’uomo, è una scuola che può insegnarci il segreto della vita».

MIGRANTI E ABORTO. Se la società considerasse il limite in questa accezione positiva, «non classificherebbe gli Stati solo secondo il parametro della produttività, cercherebbe di aiutare i più svantaggiati o chi ha perso il lavoro, avrebbe considerazione sia di chi arriva dai paesi più poveri sia tutti gli esseri umani che attendono di nascere e godere della vita» e invece vengono scartati con l’aborto.

«SOLO SE SI INCONTRA GESÙ». Ovviamente, e il vescovo non se lo nasconde, «il limite è anche sofferenza». Al fondo, c’è una sola ragione per cui il limite che costituisce l’uomo non rappresenta una insopportabile condanna: «La mia antropologia del limite vuole esaltare l’essere umano. La mancanza presa sul serio può far diventare l’uomo più umano perché trova una risposta in Gesù Cristo. Solo se si incontra Gesù, anche il limite ha senso». È come diceva sant’Agostino nelle Confessioni: «Ci hai fatti per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te».

@LeoneGrotti

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23 commenti

  1. Fabio

    Il problema di mons Galantino e’quello di molti vescovi che da un lustro hanno adottato il dossettismo come unico criterio .
    Criticare i politici e’sicuramente piu’ gratificante che lavorare in silenzio come Pio XII.
    Anche Cristo mica criticava Ponzio Pilato perche’ non accoglieva i lebbrosi….
    S.Francesco idem….
    torniano al Vangelo abbasso Dossetti !

    1. Raider

      Ma dove li avete visti i respingimenti?
      E perché siriani e iracheni non cercano una sistemazione più compatibile con i loro standard di civiltà nell’Islamistan, dalla Penisola Arabica all’Iran dal Marocco al (ricchissimo, anche questo) Sultanato del Brunei?
      E l’invasione migratoria che ci sta investendo riguarda masse che arrivano, si può dire, da tutta l’Africa, India, Pakistan, Cina, Sudamerica…
      La farsa inscenata dal governo macedone per ordini dall’alto aveva proprio lo scopo di dimostrare l”ineluttablità’ dell’immigrazione: altrimenti, i profughi veri li si assiste e accogle fin quando la stuazione si normalizza nei Paesi d’origine, in cui saranno felici di ritornarsene: e gli altri li si riporta indietro, scoraggiando altri dal provarci a loro volta.
      Invece, si incentiva la rottamazione dell’usato europeo promettendo agli immigrati lo ius soli per essere sicuri che la sostituzione di popolazione proceda il più celermente possibile: obiettivo che vede d’accordo tutti i partiti, tutti!, tranne la LEGA.
      E a parlare di ‘senso del limite’ fra scroscianti applausi del pubblico plaudente ammaliato dalla retorica corrente del pubblico filosofo Galantino è un vescovo che li ha superati tutti, i limiti e ha superato se sesso definendo ‘inespressivi’ i volti dei cristiani che pregano davanti alle cliniche che praticano l’aborto.
      NO ALL’IMMIGRAZIONE!

      1. Filippo81

        Infatti Raider,la cosa che rende perplessi è che questa massiccia “migrazione” avviene verso la nostra Europa.Perche non verso i ricchissimi,islamicissimi e sottopopolati Paesi del Golfo ? Il motivo si chiama Piano Kalergi !Disse il grande Vescovo Maggiolini, nessuno ha il diritto di invadere l’Italia e nessun Italiano ha il dovere di farsi invadere.I sedicenti “profughi” in quelle, costruite ad arte, sceneggiate strappalacrime viste presso la frontiera macedone (complimenti ai registi e agli attori )hanno poi rifiutato il cibo loro offerto, perche contenuto in scatole con il simbolo della Croce Rossa. “Carte conosciute”…..si dice dalla mie parti |

        1. Raider

          S’è vista anche l’accoglienza trionfale che il Meeting ha riservato a Renzi, che ha tenuto un discorso ineccepibile per demagogia, retorica, populismo, però, da bravo scolaretto, tutto immigrazionista come da compiti per casa – anche se, più che altro, era l’ennesimo esercizio di copiato, come tutto quello che fa Renzi.

  2. Fabio

    Il problema di mons Galantino col suo viso inespressivo ,non e’suo ,ma di quasi tutti i vescovi che da ormai un lustro hanno sostituito il dossettismo al Vangelo.
    Preferiscono attaccare i politici facendo fare figuracce alla Chiesa (in tutta buona fede probabilmente).
    Pur di non voler ammettete che da un lustro stanno sbagliando.
    Qui non si tratta di tornare alla Messa in latino ma al Vangelo : Cristo non si e’messo a criticare Ponzio Pilato
    perche’non accoglieva i lebbrosi : li ha curati Lui senza perdere tempo in polemiche coi politici.
    Pio XII npn ha criticato il maresciallo Badoglio nel ’43 -44 perche’non accoglieva gli ebrei deportati dopo la caduta di Mussolini : li ha accolti lui senza fatr polemiche politiche ,ha lavorato in silenzio dando il buon esempio.
    La Messa in latino potrebbe servire all’uopo perche’c’e’piu’silenzio e di chiacchiere inutili ne sentiamo gia’abbastanza durante la settimana.

    Dossetti ha distrutto il Vangelo e i vescovi seguono lui ,non il Concilio, certo e’piu’comodo e gratificante fare sparate contro i politici che lavorare in silenzio come Pio XII .
    Torniamo indietro di un lustro ma non per la Messa in latino ma per il metodo evangelico ornai abbandonato e sostituito da quella grande idiozia ed eresia che e’il dossettismo.
    Galantino non ha colpe e’stato tirato su cosi ‘
    Ma non e’mai troppo tardi pet imparare il metodo cristiano.
    Legga Giussani anziche’Dossetti.
    E legga il Vangelo per intero in oarticolare il famoso capitolo 25 di San Matteo con cui ci si illude di incastrare i.leghisti : sempre nel capitolo 25 c’e’la parabola delle dieci vergini che Salvini.potrebbe usare contro l’immgrazione incontrollata : se l’olio non basta per tutti chi ce l’ha se lo tiene…
    Stiamo attenti a non usare il Vangelo come clava in politica : puo’diventare un boomerang….

  3. Raider

    Galantino filosofo, segretario della Ce e martire di leghisti e elettori che, come farò io quando sarà data questa possiblità, voteranno Lega, ha definito ‘inespressivi’ i volti dei cristiani che pregano davanti alle cliniche che praticano l’aborto. Pare che papa Francesco abbia rimosso mons Burke dalla Segnatura Apostolica per incompatibilità di abbigliamento, troppo in sintonia con la messa tridentina celebrata da Burke.
    Galantino, in effetti, si attiene alla moda: e dare dei “piazzisti”, a chi non è d’accordo con lui in materia di immigrazione (a parte il dissenso su altre cose), come se i voti e i soldi a chi è d’accordo con lui sullo stesso tema facessero schifo, viene facile e naturale, proprio a chi gli immigrati li vuole piazzare dove capita prima, ché spazio abitabile in Italia ce n’è.
    Non c’è posto, invece, nella Chiesa di Galantino per i volti ‘inespressivi’ dei cristiani che pregano davanti alle cliniche che praticano l’aborto, oltre che per i legisti, per chi vota o voterà Lega e per chi dice NO ALL’IMMIGRAZIONE. Chi Galantino lo ha applaudito al Meeting di Rimini avrà fatto bene a tenere da canto altri battimani per il prossimo Sinodo sulla Famiglia: il saldo che chiude i conti con i piazzisti di indulgenze che, in deferente omaggio all’immigrazione islamica e all’imam Gaci, da eunuchi dello Spirito del Tempo, definiscono a furor di media e anti-politica “harem” la politica.
    Piuttosto che applaudire Galantino, io al Meeting avrei gridato
    W SALVINI!

    1. xyzwk

      Ma prima di dire viva i respingimenti, avete visto le facce di quei disgraziati che cercano di passare il confine in Macedonia? Le facce di quei bambini che gli stessi genitori spingevano oltre il filo spinato pur consapevoli di renderli orfani pur di offrire loro una possibilità per la sopravvivenza? Sono facce di persone in carne ed ossa non embrioni….

      1. Giannino Stoppani

        Ma dove lo hai letto codesto “viva i respingimenti”?

  4. Giulia

    Il limite di immigrati in Italia e in Europa dove ce lo mette Galantino?!!!!!!!!!!!

  5. beppe

    caro GALANTINO, lei è il LIMITE per moltissimi italiani, cattolici ed non solo. e vedrà dalle firme dell’8 per mille come questo verrà giudicato.

  6. Giannino Stoppani

    Caro Carlo Gaetano Maria Martinelli Mazzanti Vien dal Mare da feisbuc, mi scappa di farti sapere che hai ragione da vendere, pazienza se l’altra volta che ho cercato di interloquire con te hai finito col definirmi “bauscia d’oltrepo”.

    1. Charlie

      Era un’obbligata licenza poetica per far rima col tuo “Carlo Maria Paraponzi Ponzi Po”.

      1. Giannino Stoppani

        Giusto, d’altra parte non è colpa tua se hai un nome lungo come la transiberiana.
        Capisco anche che sia dura, per un milanese, rinunciare a portare i nomi di Maria e Carlo.

        1. Charlie

          Vero.

  7. Giorgio

    Cari Biasini e Q.B. se al posto di “limite” metto “peccato” mi sembra un discorso in linea con quello fatto da Papa Francesco in piazza San Pietro, devo intuire che anche il Papa è a-cattolico?

    1. recarlos79

      dire no all’immigrazione selvaggia è buon senso non peccato. poi l’istruzione per essere libera deve avere totale parità di stanziamenti a parità di servizi. cosa che oggi non avviene perché anche col buono scuola devi farci l’aggiunta di soldi, trasformando gli studenti in clienti. evidentemente alla chiesa e a cl va bene così. in più a galantino va pure bene l’educazione gender (cioè togliere l’educazione alle famiglie. incostituzionale. ma se è di sinistra va tutto bene), visti gli attestati di stima tra lui e la deputata cirinnà.
      il papa no è a-cattolico ma nemmeno a-nfallibile quando mon parla ex cathedra.

  8. Q.B.

    Sdoganato anche il primo clerico a-cattolico che pretende di parlare a nome della Chiesa Cattolica.. Al prossimo meeting stand permanente a sostegno dei sacrosanti diritti delle copie di fatto e confisca di tutti i rosari ai portatori di volti inespressivi. Avanti cosi don Carron. Facciamoci del male.

    1. Cisco

      @ Q.B.

      Mah, in realtà Galantino non è stato invitato in quanto segretario della CEI – il che comunque non mi sembra una patente di a-cattolicità – ma in quanto “filosofo”. Invece di criticare l’unica iniziativa culturale cattolica di un certo livello fatti un giro a visitarlo, il Meeting: certo, magari potresti scoprire di essere più a-cattolico di Galantino…

      1. Q.B.

        Non solo più a-cattolico ma anche più stolto e peccatore di tutti. Questa non é per me una novità. E nondimeno questo non mi impedisce di intelligere dalle esternazioni del galantino la sua distanza dal magistero della Chiesa Cattolica che peraltro il nostro ritiene essersi estinta con l’abolizione del latino (dixit). Definirlo filosofo poi … siamo seri.

  9. BIASINI

    Il “filosofo” Galantino (così prontamente ribattezzato dal TG3) gioca con le parole. Il limite non è una risorsa, ma un problema. Noi stessi siamo limite confrontati con un problema insolubile: la morte. Altro che risorsa!.Purtroppo questi stravolgimenti verbali, così anti evangelici, sono tipici di chi vuol far passare una ideologia come l’accoglienza indiscriminata, contraria al realismo cristiano, come un sorta di sol dell’avvenire. Tutti ad applaudire, naturalmente.

    1. BIASINI

      Dimenticavo: se il limite “va assunto e valorizzato”, poiché dell’assumerlo non possiamo proprio farne a meno, ci spieghi Sua Eminenza come valorizzarlo. Grazie

      1. Cisco

        @Biasini

        Ma almeno hai letto quello che è scritto nell’articolo? Mi sembra di no, perché a tutte le tue domande e’ stata data una risposta. La morte e’ stata vinta dalla Resurrezione, non so se questo “particolare” ti risulta sufficientemente evangelico…
        P.S. Sembra incredibile, ma Galantino e’ laureato in filosofia, quindi il TG3 per una volta ci ha azzeccato!

        1. Q.B.

          Avere una laurea in filosofia equivale all’essere filosofi. Non fa una grinza.

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