L’ondata mortifera dei “nuovi diritti” ha un aspetto positivo: ci obbliga a guardare il volto di Dio

Di Pippo Corigliano
16 Giugno 2013
La pretesa di chiamare matrimonio l’unione civile fra persone dello stesso sesso ci spinge a riflettere sul senso ultimo della vita e delle cose

L’ondata di opinione pubblica, provocata da lobby internazionali, che ha portato alla legittimazione del divorzio, dell’aborto e, in prospettiva, dell’eutanasia e del matrimonio gay, sembra inarrestabile anche se traspare sempre di più il volto demoniaco sottostante a queste operazioni, assieme ad aspetti ridicoli. In Francia l’immagine del neonato che dice “mia madre si chiama Roberto” è eloquente.

La pretesa di chiamare matrimonio l’unione civile fra persone dello stesso sesso porta con sé la contraddizione della parola stessa, che contiene il concetto di maternità. La lunga battaglia per rendere dissolubile il matrimonio adesso è orientata a rendere indissolubile l’unione fra due gay. Ma c’è un risvolto positivo: siamo indotti a riflettere sul senso ultimo della vita e delle cose. La vita nostra è un dono, le cure dei genitori nell’allevarci sono state un dono, l’innamoramento è un dono e così è l’amicizia sincera. Il volontariato è un dono. La natura è un dono e così l’arte… Qui, invece, traspare il volto di Dio e, in particolare, il volto di Gesù.

Quando papa Francesco invita i sacerdoti a sostare a lungo davanti al tabernacolo, anche a costo di addormentarsi talvolta, invita in realtà a farsi irradiare dalla luce dell’amore. Il tabernacolo non è un piccolo mausoleo, è uno scrigno che contiene un dono d’amore, l’autore dell’amore. Un suggerimento ai pastori per contrastare l’onda di morte: chiedere a laici, religiosi e sacerdoti una lunga preghiera davanti all’Ostia consacrata.

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2 commenti

  1. Alessandro Marinelli

    «ma se non ci fossero gli omosessuali da odiare, che cosa mai fareste»

    Bisognerà avvertire chi scrive i dizionari che adesso ‘disapprovare’ o ‘criticare’ vuol dire ‘odiare’. Lei che va a fare le pulci agli altri lamentando che nessuno mette mai in pratica «l’ amore» (forse intendeva dire la ‘parola’) di Cristo, cosa fa? Aiuta concretamente dei bisognosi, educa bambini, tiene compagnia ad ammalati, oppure si limita a pontificare da dietro lo schermo del pc? Perché molti degli «invasati» che dice lei fanno questo e altro. La mediocrità che traspare dalle sue parole è davvero desolante…

  2. giovanni

    Il Papa dice anche di andare per le strade ad annunciare Gesù. Comunque abbiamo la certezza che il male per quanto diffuso non prevarrà.

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