Contenuto riservato agli abbonati

Mario Draghi è troppo atlantista per essere davvero europeista

Di Rodolfo Casadei
06 Maggio 2022
L'allargamento proposto dal premier italiano porterebbe a diluire e indebolire l'Ue a tal punto che non potrà mai essere un soggetto strategico forte

Mario Draghi sarà ricordato come l’uomo che ha salvato l’euro, ma non sarà mai ricordato come l’uomo che ha trasformato la Ue in un’unione politica. Perché il suo atlantismo fa aggio sul suo europeismo. Se sei atlantista, il tuo europeismo sarà sempre funzionale al tuo atlantismo, e quindi sarà la negazione di se stesso. Il discorso del Presidente del Consiglio a Strasburgo martedì scorso e quello davanti al Parlamento italiano del 1° marzo sono a questo proposito esemplari.
Draghi vuole anche i Balcani in Europa. Come?
Apparentemente i due discorsi sono manifesti programmatici di europeismo. Dentro c’è tutto: appello all’unione politica, all’unione della difesa, alla revisione dei trattati, all’abolizione del diritto di veto in politica estera, alla creazione di altro debito comune a livello Ue per finanziare le politiche di rimborso del caro energetico, ecc. Ma c’è anche il dettaglio che mette in evidenza la costruzione contraddittoria del discorso. A Strasburgo a un cert...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati