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Maria e Janada, dalle grinfie di Boko Haram all’abbraccio col Papa

Di Leone Grotti
26 Aprile 2023
Le storie delle due giovani nigeriane rimaste per anni ostaggio dei tagliagole islamisti che grazie ad Acs sono rinate e l’8 marzo scorso hanno incontrato Francesco a Roma. «Dio non ci ha mai abbandonate e ci è stato sempre vicino»
Un gruppo di ragazze rapite da Boko Haram in Nigeria
Un gruppo di ragazze rapite in Nigeria da Boko Haram (foto Ansa tratta un video realizzato dagli stessi terroristi islamici)

Maria Joseph ricorda poco del giorno in cui è stata rapita da Boko Haram insieme ai suoi due fratelli e ad altre 19 persone nel villaggio di Bazzar, nella parte nord-orientale della Nigeria. Era il 2013 e aveva solo nove anni. Le terribili immagini del suo sequestro e della successiva prigionia sono racchiuse nella sua mente e ne parla malvolentieri. A domanda diretta abbassa la testa, si scherma gli occhi con le mani. È rimasta quasi dieci anni nelle mani dei terroristi e l’esperienza è troppo dolorosa per richiamarla alla memoria. Come spesso avviene, è un dettaglio all’apparenza insignificante a esserle rimasto impresso: «Hanno invaso il nostro villaggio senza fare rumore, senza sparare», dice a Tempi con un filo di voce, appena percettibile. «Se li avessimo sentiti saremmo scappati. Ma sono stati silenziosi».

Il resto della sua storia lo racconta a Tempi padre Joseph Fidelis Bature, il sacerdote che ha aiutato lei e altre centinaia di...

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