Contro l’indottrinamento scolastico e la fabbricazione dei bambini: la «stagione 2» della Manif pour tous

Di Leone Grotti
31 Luglio 2013
La Manif si prepara al suo secondo anno di vita con nuovi obiettivi, tra cui impedire la diffusione dell'ideologia di genere nelle scuole

Continueranno a chiedere l’abrogazione della legge sui matrimoni gay (senza retroattività) e la libertà di coscienza per i sindaci che non vogliono celebrarli, ma non solo. La Manif pour tous si prepara in Francia al suo secondo anno e ha individuato gli obiettivi per cui continuerà a mobilitarsi: «Genere, PMA (fecondazione assistita) per tutti, GPA (utero in affitto), libertà minacciate».

IDEOLOGIA DI GENERE. La Manif si concentrerà soprattutto sull’educazione per impedire che «l’ideologia del genere» si diffonda e venga insegnata nelle scuole. Per questo, in vista del nuovo anno scolastico, ha annunciato la promozione di «comitati di vigilanza» formati dai genitori degli alunni perché la diffusione del “gender” nei manuali scolastici e durante le ore di lezione, obiettivi dichiarati dal ministro per l’Educazione Vincent Peillon, non venga attuata. La Manif chiede anche di «comunicare tutti gli abusi che avvengono in scuole e asili: noi li denunceremo pubblicamente».

FABBRICAZIONE DI BAMBINI. Il secondo obiettivo della Manif è impedire la legalizzazione dell’utero in affitto e della fecondazione assistita anche per le coppie sposate omosessuali. Una proposta di legge in questo senso, in origine, era contenuta nella stessa legge Taubira, poi eliminata da Francois Hollande dopo le prime proteste di piazza. Ora una nuova proposta di legge è stata presentata al Senato lo scorso 19 luglio. «Non possiamo accettare – dichiara in un comunicato la Manif – un processo di “fabbricazione dei bambini” che, oltre a condurre pericolosamente verso il traffico e il commercio di esseri umani, porterà a privare deliberatamente un bambino di suo padre o sua madre».

UNIVERSITÀ D’ESTATE. Per fare fronte a queste «minacce» la Manif promette «azioni molteplici e nuove dimostrazioni di forza in piazza, per far indietreggiare il governo». E per far conoscere a tutti i rischi a cui il paese sta andando incontro, il 14 e 15 settembre prossimi al Parc floreal è stata organizzata una due giorni di incontri chiamata l’Università d’estate, a cui parteciperanno professori, giuristi, attivisti e intellettuali.

@LeoneGrotti

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7 commenti

  1. Gi_GI

    in sostanza alla Manif pour tous piace rompere i c…i per cause che sa già di perdere….

    “Continueranno a chiedere l’abrogazione della legge sui matrimoni gay (senza retroattività)”

    ma che cazzata è questa, già nn otterrai mai l’abrogazione di una legge appena varata, ma per di + tu la vuoi non retroattiva, cosi in quella remota possibilità che ti diano ragione creerai discriminazione fra i discriminati, proprio dei geni questi della Manif pour tous.

    1. Gmtubini

      Io adoro le cause perse, infatti tifo per la Fiorentina.

  2. Franco

    Ops fatto confusione con altra finestra aperta in cui si dava del moderato a Hollande. Sbagliato a copiare e incollare…vabbé, siamo d’accordo cmq:)

  3. Franco

    Moderato Hollande? Ma se fanno arrestare persone solo perché indossano le magliette che riportano la sagoma di un papá e una mamma che stringono le mani ai loro figli.Hanno abolito la festa della mamma e del papá e madre e padre devono ora essere legalmente indicati come genitore 1 e genitore 2. Con la scusa dei diritti gay vogliono distruggere qualunque trasmissione che non sia la loro ideologia di stato impedita dai genitori tradizionali visti come intralcio. L’obiettivo finale é la famiglia collettiva . Con la scusa del riconoscimento dei diritti islamici, sará riconosciuta la poligamia. A differenza della tradizionale famiglia islamica peró l’idea di poligamia occidentale non sarebbe patriarcale e si apriranno le porte a quei non islamici che vogliono sposarsi tre donne e quattro uomini etc.etc. Chi sarebbero la madre e il padre dei concepiti in quell’ambito? Nessuno é tutti, un collettivo, e l’unico inequivocabile riferimento educativo sarebbe lo stato. L’obiettivo é far educare i bimbi dallo stato rompendo la famiglia tradizionale per distruggere tradizioni religiose cristiane millenarie scomode da sempre ai giacobini. I khmer rossi ragionavano così: lo stato prima di tutto insegnavano ai bimbi.

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