
Malagiustizia
Una catastrofe incombe sugli Stati Uniti d’America e il suo nome è tirannia dei giudici. Di solito funziona così: o i giudici si attengono a un procedurismo freddo e asciutto che in nome della forma formale finisce per consegnare alla mera tecnica l’ultima parola sul bene e sul male, oppure, tradendo il proprio mandato di sentinelle del diritto, i giudici creano e inventano nuovi beni e nuovi mali. In entrambi i casi, la legge diviene lo strumento dell’arbitrarietà più assoluta nelle mani di una casta potentissima che gioca disinvoltamente con la vita delle persone e dei popoli. L’eroina pro-life e pro-family dei conservatori, Phyllis Schlafly, lo denuncia senza mezzi termini in The Supremacists: The Tyranny of the Judges and How to Stop It (Spence, Dallas 2004). Governi di leggi e non di personalismi, auspicava Montesquieu. Più di due secoli dopo, la rivoluzione silenziosa delle procure e dei tribunali minaccia anche la democrazia più solida del mondo.
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