«Liberate gli schiavi moderni, fa bene all’ambiente»

Di Leone Grotti
01 Giugno 2016
«È tutto un problema di alberi»: l'unico modo per parlare del dramma della schiavitù moderna (gli sfruttati sono 45,8 milioni) è spiegare che fa male a Madre Natura

Liberate gli schiavi moderni, fa bene all’ambiente. Come argomentazione non è granché, ma puntare su ecologia e clima sembra l’unico modo per guadagnarsi un titolo sulla Cnn e sui più importanti giornali del mondo.

45,8 MILIONI DI SCHIAVI. Il 31 maggio il Global Slavery Index ha rivelato che nel mondo lavorano ancora 45,8 milioni di schiavi moderni (qui la storia di uno di loro). La maggior parte è sfruttata in Asia, il record è detenuto dall’India con 18,3 milioni. Anche se il fenomeno è purtroppo in aumento – gli schiavi nel 2014 erano 35,8 milioni – la notizia non ha interessato granché il mondo dell’informazione, ma Kevin Bales ha trovato il modo di renderla appetitosa. Spostando l’attenzione dagli uomini agli alberi.

ESPERTO E BENEFATTORE. Bales è un campione della battaglia per liberare gli schiavi: ha fondato l’associazione Free the Slaves, è professore di Schiavitù contemporanea all’Istituto Wilberforce, specializzato nel tema, ha scritto libri e soprattutto ha contribuito a liberare centinaia di queste persone sfruttate nel mondo. Bales, dunque, è un benefattore. Ma non è un ingenuo e deve aver capito quali sono i temi che vanno oggi per la maggiore.

«TUTTO UN PROBLEMA DI ALBERI». Ecco perché il suo articolo sulla schiavitù moderna comincia con queste parole: «È tutto un problema di alberi». Non di uomini, sfruttatori o sfruttati che siano, di alberi. E di Co2. Sì, perché Bales, «dopo 15 anni passati a studiare e a scrivere sul fenomeno della schiavitù moderna», ha scoperto che c’è un «forte legame tra schiavitù e distruzione ecologica». Sempre più spesso, cioè, gli schiavi vengono usati per fare danni all’ambiente. La deforestazione selvaggia è solo un esempio.

SCHIAVITÙ E CO2. L’allarme in effetti è terribile: «La schiavitù è uno dei principali fattori che contribuiscono al cambiamento climatico». Di più: «Se la schiavitù fosse un paese, avrebbe una popolazione di almeno 35 milioni di persone e sarebbe il terzo più grande per emissioni di Co2». Bisogna fare qualcosa per impedire che «la schiavitù distrugga l’ambiente» e fermare gli schiavisti che «non si preoccupano né delle persone, né della natura e distruggono entrambi».

schiavi-ambiente-cnn

MALI DIVERSI. Deforestazione e schiavitù sono senza dubbio due mali. Vederli equiparati però fa uno strano effetto: dobbiamo liberare gli schiavi per salvare Madre Natura o combattere la schiavitù è un bene in sé? E gli schiavisti sono così cattivi da trattare male uomini e alberi o, proprio perché sfruttano addirittura il genere umano, non possono che sfruttare anche il regno animale e vegetale? La confusione è più che confermata dal fatto che la Cnn, per illustrare l’articolo, non mette la foto di uno schiavo, ma di un albero tagliato.

UOMINI E ALBERI. Bales è più attento agli uomini che agli alberi ed è triste che l’unico modo che ha trovato per far parlare degli uomini sfruttati sia quello di collegarli alla distruzione dell’ambiente. Tanto che, scrive nel finale del pezzo, «gli schiavi liberati potrebbero essere pagati per ripiantare gli alberi nelle foreste che sono stati costretti a distruggere». Liberarli avrebbe un «costo», pagarli pure, ma questi sarebbero «coperti» dai vantaggi derivanti dal miglioramento del clima. «Se guardiamo attentamente alla schiavitù e al cambiamento climatico, ci sono nuove strade per ridurre entrambi», proteggendo uomini e alberi. E noi che ci saremmo accontentati di salvare i primi.

@LeoneGrotti

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15 commenti

  1. Menelik

    Giovanna ha pienamente ragione.
    I troll dovrebbero avere il ban e basta.
    In tanti altri siti appena vengono sgamati, vengono buttati fuori.
    Qua, invece, gli si consente di fare quello che vogliono, come fossero a casa loro.

  2. Daniele

    Cosi’ a naso, pero’, criticare una persona per la sua maleducazione poi insultarla, mi fa strano, anche se inizia lei. Poi si finisce tutti allo stesso livello.

    Alla fine poi non gli sta bene che io scriva qui, ma come hai visto dal suo commento, e’ d’accordo sul fatto che ho stanato l’articolo farlocco

    1. giovanna

      Caro daniele arboscellli, se ti sei sempre presentato come “daniele arboscelli”, dovresti evitare di cambiare nick incorsa e presentarti con uno degli horror-nick più usati dalla trollona.
      Il contenuto tuo e quello della trollona è stato molto simile, perché la trollona non ha un solo pensiero originale che sia uno , dunque mi sembra inutile da parte tua seminare confusione e provocare i soliti interventi della trollona, qui “na rodny” , “ronny” e “otelma”…se ti sembra una con la testa a posto…
      Poi, sai, puoi pontificare da Londra quanto ti pare, ma non mi sembra di insultare a vuoto, e nemmeno perché ha cominciato la trollona :penso semplicemente che accettare di farsi prendere per i fondelli da lei tutte le ore, di tutti i giorni, di tutti gli anni, non sia giusto.

      Per me, puoi scrivere quanto vuoi ,anzi mi fa piacere, ma non credo affatto che tu abbia ragione nel merito , piuttosto non ho il tempo che hai tu (e magari nemmeno le competenze, dato che non sono una tuttologa ) per contraddirti.
      A differenza tua, però, ho una enorme fiducia nella correttezza e buona fede e competenza dei giornalisti di Tempi.

      Approfitto per fare una saluto a Menelik : chi frequenta spesso i commenti può capire l’esasperazione di dover subire la protervia della trollona, anche se non lo fa apposta, ne sono convinta sempre di più.

      1. Daniele

        Ho smesso di usare il cognome perche’ mi sembra piu’ opportuno lasciarlo il meno possibile in giro per internet. E manco a farlo apposta il sistema si impalla e pubblica la mia mail la’ sopra 🙂

        1. giovanna

          Caro Daniele, fai benissimo a non usare il cognome: la trollona ha raccontato per filo e per segno di come abbia molestato sul web persone con nome e cognome, fino a creare problemi familiari.
          Però, data la presenza quotidiana di un altro “daniele” , per di più horror-nick della psycho-trollona, credo che sarebbe carino cambiare nick.
          Magari inserendo “Londra” o simili, se ci tieni a farti riconoscere nel tempo.

          E sono sicura che non è il sistema che è andato in tilt, ma hai scambiato il campo del nome con quello della mail : una volta è successo pure a me e la trollona è subito andata a fare ricerche su internet per cercare di intimorirmi, pescando solo banalità e facendosi una figura meschi na.

          In ogni caso, puoi chiedere alla redazione di cancellare il post con la mail : io l’ho fatto e in poche ore l’hanno cancellato, non abbastanza in fretta per la trollona-avvolto io, stazionante giorno e notte su tutti i siti anche lontanamente cattolici.

  3. Daniele

    Andando sul sito della CNN e cercando “Kevin Bales”, tra virgoletter per non avere i risultati di pagine che citano vari Kevin e vari Bales a caso, si trovano 8 articoli sulla schiavitu’, tutti con Kevin Bales. 1154 cercando slavery, sempre solo sul sito della CNN.

    Ci voleva un articolo suo in cui si citava l’ambiente perche’ Tempi si inventasse una storia senza fondamento in cui si cerca di far credere alla gente che gli ambientalisti mettano l’ambiente davanti a tutto? Un’altra lobby immaginaria da usare per spaventare le persone piu’ semplici e spremergli soldi quando le altre lobbies immaginarie smettono di rendere abbastanza?

    Magari ci sono altre spiegazioni per cui si cita un unico articolo della CNN ignorando gli altri 1100 e rotti, che non mi so dare da solo. Ma sono pronto ad ascoltare un motivo plausibile…

    Ah – per risparmiare una ricerca all’autore dell’articolo – il caso vuole che lui abbia citato uno dei pochi in cui si parla *anche* di ambiente.

    1. angelo

      la lobby ambientalista non è una lobby immaginaria, caro signor Daniele.
      Ma è una lobby in carne ed ossa e invadente fino all’ inverosimile. Anzi è la nuova dittatura dei nostri giorni. Basta leggere i giornali, guardare la tv, sentire le radio, o i discorsi dei politici….
      Non si parla altro che di ecologia, ambiente, animali, riciclaggio dei rifiuti, essere “green”, ecc. ecc.
      Ed è una cosa abbastanza demenziale, E anche criminale.
      Perchè in nome del nuovo idolo ecologista si stanno sacrificando vite umane, specie i poveri del mondo, immolati all’ altare della “sostenibilità” ad ogni costo.
      Il problema ambiente è uno dei tanti problemi che esistono e non deve essere un idolo. Ce ne sono tantissimi altri di problemi, e non si capisce perchè farlo diventare il problema principale del mondo.
      Per me è più importante la plastica dell’ ambiente. Pensi se non ci fosse la plastica. In ospedale le farebbero le iniezioni con le siringhe di vetro (da lavare) econ i tubicini in caucciù?
      Quindi è perfettamente inutile fare della ironia e prendere di mira Tempi, che è una delle poche e meritevoli riviste fuori dal coro del conformismo assurdo imperante.
      Se non le piace, si legga Repubblica. O ascolti certi programmi RAI , come Caterpillar, tutti schierati sulle ideologia ecologista, senza contraddittorio. Non le basta? Cosa vuole? La dittatura completa?

      1. Daniele

        Mi puo’ fare un esempio in cui gli ecologisti mettono in pericolo, o sacrificano vite umane? Non parlo di terroristi ecologisti, cosi’ come non prendo esaltati cattolici ad esempio di tutti quelli che a causa delle loro famiglie sono cresciuti in ambienti religiosi e religiosi sono rimasti.

        C’e’ anche il caso che col clima sempre piu’ incasinato muoia una valanga di persone in piu’ .Vero o non vero che sia causa umana, nel dubbio, secondo me ha senso fare il possibile per limitare le cause che si pensa contribuiscano, o fare in modo che non si ripetano situazioni simili a quelle della cosiddetta terra dei fuochi, dell’Ilva ( mi sembra si chiami cosi’ quell’industria a Taranto che sembra sia responsabile di tumori ), le leucemie di Cesano e via dicendo. Se gente e’ interessata a preservare l’ambiente e di conseguenza si sta tutti meglio, e’ sto gran problema?

        E mi fa anche un commento all’articolo, in cui il giornalista cita l’ambiente come unico modo per far parlare di schiavitu’ sulla CNN:

        “Liberate gli schiavi moderni, fa bene all’ambiente. Come argomentazione non è granché, ma puntare su ecologia e clima sembra l’unico modo per guadagnarsi un titolo sulla Cnn e sui più importanti giornali del mondo.”

        e io in 10 secondi trovo piu’ di 1100 articoli, solo sulla CNN, in cui si parla di schiavitu’ senza citare l’ambiente? C’e’ modo e modo di essere fuori dal coro. Sperare che nessuno vada su internet per controllare quello che dicono, o che nessuno rifletta sui contenuti come capita altre volte, non mi sembra quello piu’ onorevole.

        Che poi i problemi siano anche altri, siamo tutti d’accordo.

    2. giovanna

      Beata te, trollona, che hai a disposizione tutti i giorni, di tutte le settimane, di tutti gli anni, per fare le pulci a qualsiasi articolo di Tempi, da anni e anni.
      Credo che questa tua mania sia collegata al fatto che non hai mai avuto in vita tua un solo pensiero originale e senza questa attività di spulcio di tutti i siti non sapresti come trollare e le tue giornate sarebbero ancora più grigie e lunghe, anche se sembrerebbe impossibile più di così.
      E non sguinzagliarmi il cagnolone “samuele”, che al ridicolo ci devi porre un limite, se non perché lo capisci, perché ci sei costretta.

      ( Angelo, rassegnati, è inutile un qualsiasi tipo di ragionamento nel merito con la trollona, non lo fa apposta, proprio non ci arriva, la si può solo tenere a bada e/o compatire )

      1. giovanna

        Mi è sfuggito di indicare l’horror nick usato stavolta dalla trollona : il mitico “daniele”, il venditore di sperma !
        Si vede che l’untuoso “nino”,horror-nick che di solito usa per queste notazione insulse, era impegnato coi suoi fantasmagorici figli, che un anno vanno all’asilo e l’anno dopo al lavoro !
        Ciao, trollona, non te la prendere, non puoi evitare questa gogna, non nelle tue condizioni.

        1. Sono quello di Londra, tranquilla. Grazie per il commento costruttivo come al solito. Mi dispiace che ti dia fastidio come passo io le giornate. A me che giochi ad Indovina Chi senza sosta su internet non mi turba.

      2. Samuele

        Giovanna, ….intellettualmente una vera cialtrona. Mi citi a sproposito in una querelle in cui non mi sono espresso. Ma tu, pur di assecondare i tuoi istinti emetici, con le tue ditine continui a digitare sul tuo pc. Rassegnati giovannatuttapanna…..essere miserevole. Secondo me non ti sopportano neppure i tuoi amici ciellini a scuola di comunità! Buona festa della repubblica!

        1. giovanna

          In effetti, “samuele”, non si ricorda , a memoria d’uomo, alcuna querelle in cui tu ti sia espresso.
          Sei solo l’horror nick che la trollona usa per darmi addosso, come ora, come avevo anticipato.
          Però, che pena, trollona, forse la tua fortuna è che proprio non ti rendi conto dell’effetto psycho che fai…se no, poi, che psycho saresti ?

          1. Samuele

            Allora Giovanna, ho colpito nel segno??? A scuola di comunità sei soprannominata (a tua insaputa) la didimoclasta??? Agli esercizi a Rimini ti fanno entrare solo con la museruola? Probabilmente per farti sorridere (non ridere, sarebbe troppo) sarebbe necessaria una bella iniezione di botulino in faccia!

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