L’eutanasia di Vincent Lambert «ricomincia a partire da oggi»

Di Leone Grotti
02 Luglio 2019
Lo ha annunciato pochi minuti fa il dottor Vincent Sanchez dell'ospedale CHU Sébastopol di Reims, dopo che venerdì la Cassazione ha autorizzato la «procedura di morte»
epa04277641 A photograph made available on 24 June 2014 showing tetraplegic Vincent Lambert (R) and his mother, (not named) at the hospital, in Reims, France on 25 July 2013. France's top administrative court, The Conseil dEtat, ruled on 24 June 2014 that doctors should switch off the machines prolonging the life of Vincent Lambert, the 39-year-old fireman who was left in a vegetative state by a motorcycle accident five years ago. EPA/PHOTOPQR/L'UNION DE REIMS FRANCE OUT

«La procedura di arresto dei trattamenti di idratazione e alimentazione a Vincent Lambert sarà perseguita a partire da oggi». Lo ha annunciato pochi minuti fa il dottor dell’ospedale CHU Sébastopol di Reims Vincent Sanchez a tutti i membri della famiglia del paziente tetraplegico di 42 anni.

La decisione del medico segue la sentenza della Corte di Cassazione di venerdì, che ha autorizzato la «procedura di morte», come è stata definita dagli avvocati dei genitori di Lambert. Il paziente si trova in stato di minima coscienza dal 2008, ma respira in modo autonomo. Verrà dunque sedato e non gli verrà più dato da mangiare e da bere, in attesa che muoia.

Proprio ieri Viviane Lambert, la madre, aveva dichiarato al Consiglio dei diritti umani dell’Onu a Ginevra: «Sono qui per gridare ad alta voce che vogliono assassinare Vincent. Questa è la parola giusta. Non è un oggetto, non è un vegetale, non è in fin di vita: ma nessuno ci ascolta in Francia».

Il dottor Sanchez aveva interrotto i trattamenti vitali già il 20 maggio, ma era stato bloccato dalla Corte d’Appello di Parigi, in ossequio alla richiesta del Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità. La Cassazione ha però giudicati l’intervento della giustizia ordinaria «illegittimo».

Ora il dottor Sanchez si appella «alla responsabilità di ciascuno perché l’accompagnamento di Vincent sia il più pacifico, intimo e personale possibile». Gli avvocati dei genitori, che chiedono invano da dieci anni di curarlo in una unità specializzata, hanno già dichiarato che faranno causa per omicidio volontario al dottore dell’ospedale di Reims.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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