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Se non su ciò che la Chiesa annuncia, su cos'altro potremmo fondare la nostra speranza? Solo lei sa rovesciare tutti i paradigmi, tutti i pensieri, tutte le certezze mondane: innalzare ciò che sta in basso, abbassare ciò che poniamo in alto.
Ieri, nella città dove solo ruderi e rovine ricordano ciò che un giorno imperatori e re eressero per celebrare la propria potenza, un Papa si è insediato sul soglio che fu di un semplice pescatore, un analfabeta, un peccatore, colui che per tre volte rinnegò l'amicizia con l'uomo che per tre volte gli aveva chiesto se lo amasse.
Davanti a 200 mila fedeli, a 156 delegazioni arrivate da ogni parte del mondo, JD Vance e Marco Rubio, Volodymyr Zelensky e Ursula von Der Leyen, Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, Leone XIV ha esordito con una delle espressioni più conosciute di sant'Agostino e che meglio descrivono la natura dell'uomo di ogni tempo: «Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te».
Piazza San Pietro, ...
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