Legge sull’omofobia, unioni gay e poi il matrimonio. Le tappe del “percorso italiano”

Di Redazione
11 Giugno 2013
Una lettera del vicepresidente del Pd al Corriere mette nero su bianco la strategia per portare anche in Italia le nozze omosessuali. Ci pensino Bondi e Galan

Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Partito democratico, omosessuale particolarmente attivo nel portare avanti le cosiddette battaglie sui “diritti civili”, ha scritto oggi una lettera al Corriere della Sera.
La lettera è interessante perché accosta tre temi diversi, facendo intuire come siano tre tappe di un unico percorso. Scalfarotto inizia parlando della proposta di legge per le unioni gay, passa poi a illustrare il matrimonio omosessuale in Inghilterra e Francia, finisce con lo sponsorizzare la legge contro l’omofobia. Tre argomenti diversi, accomunati solo dal fatto di riguardare gli omosessuali, che il vicepresidente Pd accosta facendo intuire come siano uno prodromico all’altro, fino all’obiettivo finale: il matrimonio per gli omosessuali.

CI PENSANO I TRIBUNALI. Scalfarotto, infatti, comincia salutando con «grande piacere» la proposta di legge di Galan, Bondi, Prestigiacomo sulle unioni omosessuali. «Un’ottima notizia, anche se con un paio di decenni di ritardo», che apre anche in Italia un dibattito «in cui siamo purtroppo lontanissimi» rispetto al mondo. Per Scalfarotto è invece un tema «a-ideologico», come testimoniato da due personaggi molto lontani politicamente come Cameron e Hollande. E qui il politico Pd fa un’altra osservazione rivelatrice, notando che, poiché la politica è «incapace di dare risposte che il paese chiede» (quale paese?, ndr), ci stanno pensando i tribunali a imporre la legge: «I segnali per via giudiziaria si fanno sempre più importanti».

DARE SUBITO UNA RISPOSTA. Quindi Scalfarotto segnala come «si possa dare subito una risposta», spronando il centrodestra a fare procedere speditamente la legge contro l’omofobia e la transfobia.
Insomma, il percorso è segnato: omofobia, unioni gay, matrimonio. Ci facciano un pensierino Galan e Bondi.

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23 commenti

  1. pikassopablo

    w Tempi che va controcorrente: Amicone ci fai un bell’articoletto sulla potente lobby gay vaticana?

    1. giovanna

      pikassopablo, arrenditi, sei circondato e tristissimo !
      ( ti consiglierei novella 2000, se non ne fossi già un lettore assiduo !)

  2. leo aletti

    Tempi deve smascherare come sta facendo l’omosessualitàì per aiutare tutti uomini e donne a vivere liberi. La pazienza è la virtù dei forti, la debolezza è cedimento e peccato.

  3. giovanni

    Dialogare con scalfarotto e compagnia “bella” è tempo sprecato ed è pericolosissimo. Aspettano il momento buono per fare a tutti quello che abitualmente fanno tra di loro.

  4. Cisco

    Bondi, Galan e la Brambilla sono la feccia del centrodestra, Berlusconi è completamente alla frutta.
    Insieme a Scalfarotto ci starebbero benissimo, potrebbero fondare il Popolo del Libertinaggio. Che figata!

  5. vigor

    perché non andate a vivere in Russia? li è illegale perfino dare info riguardo l’omosessualità. è incredibile quanto chiesa cattolica e Russia siano vicini in questo tema

    1. Gmtubini

      Non ci crederai, ma la mentalità russa risente soprattutto del regime comunista sovietico, che i gay li mandava nei gulag insieme ai preti cattolici.

      1. vigor

        Gm, infatti tutti voi contro i diritti dei gay non capite che fino che ci sono persone discriminate potenzialmente tutti potrebbero essere discriminati… qui sono i gay in russia i gay e i preti in altri posti le donne e le persone con andicap, le discriminazioni vanno eliminate in blocco…
        fintanto che qualcuno è discriminato tutti possono esserlo

        1. Gmtubini

          Guarda Carlo che essere contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso non vuol dire per nulla essere “contro i diritti dei gay”.
          Come ho scritto in un commento, che al momento è in attesa di essere “moderato”, un medico e un ingegnere hanno un titolo di studio equipollente (la laurea) di fronte alla legge, ma se un ingegnere pretende di fare delle diagnosi non credo di essere “contro” i suoi diritti se penso che ciò sia sbagliato (te lo faresti curare un cancro da un ingegnere?).
          Non tutti possono fare tutto semplicemente perché lo desiderano, non ti pare?

          1. cornacchia

            Il concetto è proprio questo.
            Un ingegnere non può fare il medico allo stesso modo in cui una coppia omosessuale non può allevare i bambini. Su questo siamo d’accordo.
            Però, da questo non si deduce che se la coppia omosessuale non può fare figli, allora non può esistere o non debba essere garantita, anche sotto il profilo dell’informazione, la libertà di aderirvi.

  6. cornacchia

    @ Gmtubini e Giovanna.
    Comunque, volevo ringraziarVi del confronto dei giorni scorsi che mi ha aiutato a comprendere la Vostra posizione.
    L’unica cosa che non ho capito è se trovate ancora contraddittorie le mie posizioni o avete capito che sono il tentativo di conciliare opposte libertà.
    Ciao, grazie.

    1. Gmtubini

      Non so cosa ne pensi Giovanna, ma io non ho capito su che base tu laicamente rifiuteresti il matrimonio gay ma senza considerare “intrinsecamente disordinato” il comportamento omosessuale. Ovvero, se tale comportamento, secondo te, lo si deve considerare una semplice opzione tra diverse di pari importanza per la società e dunque perfettamente indifferenti giuridicamente, come lo giustifichi il divieto per le coppie omosessuali di sposarsi e adottare figli?
      Il mio parere è invece che il disordine intrinseco nel comportamento omosessuale che sussiste in quanto biologicamente due maschi o due femmine non si possono riprodurre, (fatto questo lapalissiano, ma che gli attivisti gay rifiutano di considerare), non consente a questo tipo di coppie di formare un ambiente realmente idoneo alla crescita psicologicamente armonica della prole.
      Senza contare tutti i problemi etici e giuridici di cui Giovanna si fa spesso portavoce giustamente preoccupata, ovvero il turpe mercato delle maternità/paternità che la scelta di legalizzare il matrimonio e l’adozione alle coppie omosessuali necessariamente comporta.

      1. cornacchia

        La mia opinione è che le relazioni omosessuali sono legittime sotto il profilo giuridico, etico e sociale. Quanto all’aspetto morale, nessuno è titolato a giudicare, per i credenti, invece, l’unico Giudice è Dio.
        Quindi, ritengo che debbano essere trattate come una qualsiasi libertà (in questo senso, le ritengo normali). Riconoscere il matrimonio gay non arreca alcun vantaggio alle relazioni omosessuali che rimangono tali e quali a prima. Invece, nel caso del matrimonio eterosessuale, il riconoscimento è finalizzato a tutelare soggetti deboli, in fatto o in potenza, ossia il nascituro e la madre gravida e, in questo senso, il matrimonio ha un senso sociale (in termini strettamente giuridici si potrebbe parlare di causa negoziale, ossia attitudine a soddisfare un interesse umano).
        L’unico motivo per il quale, astrattamente, posso essere favorevole al matrimonio gay è la necessità di rimuovere le discriminazioni, nel senso che, in contesti sociali plumbei, come lo sono i regimi post-sovietivi, il matrimonio gay potrebbe servire ad elidere quella stigmatizzazione che, poi, genera discriminazioni.
        Anche se spero che, in Italia, vi sia un contesto di libertà sufficiente, affinché queste degenerazioni non siano necessarie.
        P.S.: molte coppie eterosessuali, e non solo quelle sterili, vivono assieme affettivametne/sensualmente e sessualmente, anche alla luce del sole, senza alcun intenzione di fare figli. Da questo punto di vista non vedo la differenza con quelle omo.

        1. Gmtubini

          Scusa Cornacchia, tu sei stato abbastanza chiaro, ma a questo punto ti sottopongo una specie di quesito:
          supponiamo che in un mondo perfetto senza noialtri bigotti gli adolescenti scelgano la propria tendenza sessuale con la stessa disinvoltura con la quale si sceglie una facoltà universitaria dopo la scuola superiore. Secondo il tuo ragionamento, seguendo l’esempio dell’università, il titolo di studio conseguito ha per tutti lo stesso valore legale (la laurea, appunto), ma un ingegnere e un medico, ad esempio, svolgono nella società ruoli ben diversi e diversamente disciplinati, cosi, immagino, secondo te, per gli eterosessuali ci sarebbe la possibilità di assumersi il compito sociale di costruire quelle unioni stabili economicamente e affettivamente necessarie allo sviluppo psicologicamente ottimale della prole; mentre per gli omosessuali tale possibilità, in accordo col dato biologico, sarebbe preclusa.
          Se questa mia ricostruzione della tue idee è accettabile , la domanda sorge spontanea: perché gli attivisti gay, invece, non si limitano a perseguire la pari dignità individuale, ma pretendono di rivestire un ruolo sociale inadeguato alle loro prerogative, ovvero, perché questi ingegneri si mettono in testa di voler fare i medici?
          Ebbene, ti sembra campata in aria l’ipotesi che il vero motivo per il quale ciò avviene non sia la presunta fobia dei medici nei confronti degli ingegneri, ma la volontà di questi ultimi di sfasciare, tutto il sistema degli ordini professionali ?!

          1. cornacchia

            @ Gmtubini.
            Non Ti ho mai chiamato bigotto.
            Infatti, condivido appieno la Tua osservazione, nel senso che, a mio avviso, gli attivisti omosessuali (ma non solo gli attivisti omosessuali, ma tutte le persone, ivi compresi i bigotti) dovrebbero limitarsi a perseguire la pari dignità individuale, che, peraltro, è scritta nella Costituzione – e, se non sbaglio, anche nel Catechismo della Chiesa Cattolica: ma non voglio esprimere valutazioni su un mondo a cui sono estraneo – e comprende, ovviamente, anche il diritto di instaurare e di esprimere, privatamente e pubblicamente, le proprie relazioni. Su questo sono d’accordo.
            Il problema, poi, è che ci sono alcune persone (non faccio riferimento tanto ai cattolici) che formulano la seguente equazione: relazione diversa dal matrimonio = disvalore = privazione di libertà (equazione che confligge con tutti i principi liberali). Come reazione, alcuni omosessuali tendono a chiedere il riconoscimento della propria unione come matrimonio.
            In altri termini, mi chiedo – è una domanda a cui, sinceramente, non so dare una risposta – la società è pronta a rispettare integralmente le relazioni omosessuali (secondo il concetto di rispetto che ho evidenziato più volte), pur riconoscendone la diversità rispetto alla famiglia? Sinceramente, non so dare una risposta. Ed è per questo che il confronto, ad esempio, della coppia omosessuale con uno che orina per strada alimenta i miei dubbi.
            Quanto agli adolescenti, sinceramente è un tema che mi inquieta molto perché vedo perché, in questo caso, la disapprovazione dell’omosessualità sembra sovvertire le normali regole morali, ossia si traduce in una condanna del debole con la scusa che lo stesso infastidisce il più forte. Da un punto di vista politico, sono fortemente liberale, ma sotto il profilo strettamente umano, sinceramente, non sono in grado di assumere una posizione ben precisa.

          2. Gmtubini

            Lo so che tu non mi hai mai chiamato bigotto. Citavo solo lo stereotipo secondo il quale per certuni anche la forma di religiosità più edulcorata equivale al bigottismo.
            Intervengo solo per rispondere alla tua domanda:
            “la società è pronta a rispettare integralmente le relazioni omosessuali (secondo il concetto di rispetto che ho evidenziato più volte), pur riconoscendone la diversità rispetto alla famiglia?”
            No, perché non è abbastanza cattolica nel senso più vero del termine ovvero non è abbastanza laica nel senso più vero del termine. Sembra una specie di ossimoro ma non è affatto così.
            Scusa se devo troncare ma il lavoro mi chiama.

    2. giovanna

      Caro Cornacchia, anche io ti volevo ringraziare per aver dimostrato che tra persone in buona fede un dialogo è possibile, pur nella diversità del punto di partenza e ti dirò che prima di poter parlare con te cominciavo a disperare !
      Aggiungo solo che vedo una grande lungimiranza nel giudizio della Chiesa, che se ne frega delle mode, difende da due millenni la vita umana dal concepimento all’ultimo respiro, difende la famiglia, difende il matrimonio e difendendoli difende tutta l’umanità. Perchè tutti siamo più felici vivendo la sessualità dentro il matrimonio, orientandola alla vita, tutti siamo più felici se possiamo accogliere i bambini e non ucciderli nel ventre materno, nè strumentalizzandoli come oggetti, tutti siamo più felici se riusciamo ad accettare la malattia e la vecchiaia, come siamo più felici se seguiamo la curva guidando, cioè siamo liberi di andare fuori strada, ma ci rimettiamo le penne. E guarda che tutto ciò vale innanzitutto per me, oppure non vale.
      Ciao.

      1. cornacchia

        Sul pensiero della Chiesa non posso esprimermi perché rischierei di attribuirgli affermazioni inveritiere.
        Nel merito dell’omosessualità, apprezzo l’idea secondo cui questo comportamento può essere considerato un male se e nei limiti in cui pregiudica il bene ed il benessere della persona.
        Tuttavia, constato che molte persone – e, purtroppo, in questo caso, i cattolici non sono un’eccezione – non prendono chiaramente le distanze dal pensiero secondo cui l’omosessualità sarebbe sbagliata perché, se anche risponde ad un interesse dell’individuo, non servirebbe a garantire la prosecuzione della specie, come se la sessualità fosse uno strumento per produrre. Comunque, in questa conversazione, ho notato che non tutti la pensano così.
        Ciao.

  7. leo aletti

    Bondi , Galan e Prestigiacomo chiudete a Scalfarotto che puzza di solfa.

    1. beppe

      ma non possiamo proporre una legge contro la gnoccofobia ? così per par condicio

  8. leo aletti

    Bondi, Galan e Prestigiacomo chiudete a Scalfarotto, che puzza di solfa.

  9. francesco taddei

    ma se gente come il titolare del pontificio consiglio per la famiglia se ne sta zitto cosa possono mai fare tre/quattro parlamentari? il vaticano impedì di votare agli italiani perchè privato di terre e tasse oggi è silente.

  10. giesse

    Un potere burocratico, mediatico e giudiziario con al codazzo i soliti utili idioti politici vuole imporre una rivoluzione antropologica basata sulla menzogna spacciandola per diritti civili.
    L’ortolano (Havel) però non si piega ed espone un cartello:”omofobi di tutto il mondo unitevi”

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