Legge di Bilancio, Lupi: «Un miliardo in più per le famiglie»

Di Rachele Schirle
16 Ottobre 2023
Il leader di Noi Moderati spiega gli interventi su conciliazione lavoro-famiglia, congedi parentali, figli e asili nido
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, Torino, 25 settembre 2023 (Ansa)
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, Torino, 25 settembre 2023 (Ansa)

«Un miliardo in più per le famiglie italiane in legge di Bilancio grazie a #NoiModerati. Dalle parole ai fatti, si qualifica ancor di più il nostro contributo in favore della famiglia e delle politiche per la natalità, fondamentali per il nostro Paese e da troppo tempo assenti». Scrive così su X (ex Twitter), Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati.

Lupi è soddisfatto perché, spiega, la richiesta di Noi Moderati a favore delle famiglie italiane è stata condivisa da Giorgia Meloni e dagli alleati. Questa si qualifica come una «manovra responsabile e concreta, che deva stare accanto alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese. Con le risorse a disposizione dobbiamo aiutare la crescita. Meglio concentrarsi su pochi punti fondamentali e farlo bene».

Donne con due figli

La famiglia, spiega Lupi, è uno di questi ed è sempre stato un punto qualificante dell’azione di Nm quello di avere verso di essa un occhio di riguardo. «In legge di Bilancio ci saranno misure importanti per la conciliazione lavoro-famiglia. Le donne con due figli fino a dieci anni, infatti, non pagheranno contributi in busta paga perché saranno interamente a carico dello Stato, con un significativo aumento netto di stipendio».

Partiamo dal congedo parentale, dove viene messo in campo un incremento della retribuzione al 60 per cento per il mese successivo al primo, che è all’80 per cento: «La legge di Bilancio 2023 aveva già aumentato la retribuzione del primo mese dal 30 per cento all’80. Avevamo chiesto un impegno in più. Abbiamo ottenuto nella legge di Bilancio 2024 di alzare la retribuzione del mese successivo dal 30 per cento all’80».

Giovani madri e asili nido

Secondo punto: la decontribuzione delle lavoratrici con figli: «Le giovani madri – spiega i leader di Noi Moderati – potranno ottenere un beneficio importante, grazie all’azzeramento dei contributi a loro carico. Il beneficio economico diretto in busta paga è quindi per le lavoratrici, non per i datori di lavoro. La decontribuzione scatterà in questo modo: se hanno partorito il secondo figlio, non pagheranno contributi fino al compimento dei 10 anni del figlio; le madri che hanno partorito un terzo figlio, invece, non pagheranno contributi fino ai 18 anni del figlio».

Il terzo aspetto riguarda il fondo per gli asili nido. «Qui ci sarà un incremento della misura di supporto per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido: anche in questo caso il nostro impegno ha visto un riconoscimento importante, rafforzando il supporto per le rette degli asili nido, misura fondamentale per la promozione della natalità».

Lupi non nasconde le difficoltà di una manovra con pochi margini di spesa, «tuttavia – rivendica – abbiamo mantenuto questo impegno preso con i cittadini perché crediamo che le famiglie siano un pilastro fondamentale della nostra società e che il contrasto alla denatalità sia un obiettivo strategico per il nostro Paese».

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