Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

La frase razzista di Lilian Thuram contro «la cultura bianca»

L'ex calciatore e ambasciatore francese parla del razzismo nel calcio finendo per incappare in quel che denuncia

Rodolfo Casadei
19/09/2019 - 12:08
Società
CondividiTwittaChattaInvia

Come dice la saggezza orientale, si diventa ciò che si odia, e Lilian Thuram, prestigioso ex nazionale francese di calcio e difensore del Parma e della Juventus, non è sfuggito alla regola: dopo essersi battuto tutta la vita contro il razzismo, ne ha infine abbracciato la causa. Per rendersene conto basta leggere le sue dichiarazioni al Corriere dello Sport del 4 settembre scorso sull’affare Lukaku, il giocatore belga di colore dell’Inter fischiato dalla tifoseria locale durante il match Cagliari-Inter. Sul caso la Procura federale aveva aperto un’inchiesta poi arricchita da un supplemento d’inchiesta perché gli ululati dei tifosi cagliaritani contro il calciatore interista che si apprestava a tirare un calcio di rigore erano stati denunciati come discriminatori e razzisti. La Procura ha deciso diversamente, e ha stabilito che si trattava di “semplice” fischi e urla volti a deconcentrare l’avversario: nessuna punizione è stata comminata al Cagliari.

Sulla vicenda Thuram ha dichiarato quanto segue:

«Quando si parla del razzismo bisogna avere la consapevolezza che non è razzista il mondo del calcio, ma che c’è razzismo nella cultura italiana, francese, europea e più in generale nella cultura bianca. I bianchi hanno deciso che sono superiori ai neri e che con loro possono fare di tutto. È una cosa che va avanti da secoli purtroppo. E cambiare una cultura non è facile». 

Cosa è il razzismo

Dunque la cultura bianca è razzista. Ma non sarà invece che il razzista è Lilian Thuram? Il razzismo infatti consiste proprio in questo: nell’attribuire qualità morali, virtuose o viziose, a un intero gruppo umano definito da caratteristiche fisiche, da una collocazione geografica o da un più generale vincolo culturale. Se dico che gli africani e i discendenti degli africani nel confronto coi bianchi caucasici sono dei corridori eccezionali ma sono scarsi come nuotatori, la mia affermazione non ha nulla di razzistico: non sto analizzando qualità morali, ma prerogative legate alla morfologia di tipi umani differenti. Se invece dico che i neri sono pigri e i bianchi sono operosi, la mia affermazione è razzista: allargo indebitamente a intere categorie di esseri umani l’attribuzione di qualità morali di cui io posso aver fatto esperienza solo nel rapporto con singoli individui dei due gruppi che identifico, e non con le intere collettività. L’affermazione di Thuram «la cultura bianca è razzista» è un’affermazione razzista, perché attribuisce a tutti i bianchi senza eccezione la superbia di considerarsi superiori alle persone che bianche non sono. Cultura è ciò che un dato gruppo umano ha in comune al di là degli aspetti biologici: lingua, usi e costumi, istituzioni, memoria, ecc. Se dico che la cultura bianca è razzista, sto dicendo che ogni singolo bianco è razzista. E sto facendo un’affermazione palesemente razzista.

LEGGI ANCHE:

La nave ship Louise Michel dell'omonima ong, finanziata dall'artista Banksy, nel porto di Lampedusa, 26 marzo 2023 (Ansa)

Migranti. Sono gli influencer imbecilli a creare i furbi

28 Marzo 2023
Raquel Saraswati

Il caso Raquel Saraswati e i bianchi che si fingono neri per fare carriera

1 Marzo 2023

Cultura bianca

In realtà una mentalità razzista altro non è che un particolare rivestimento sociale di quel vizio capitale che è la superbia. Che come tutti i vizi può essere sorpreso presso tutti gli esseri umani di questo mondo, indipendentemente dalla cultura di appartenenza. Il razzismo può diventare una caratteristica strutturale di una cultura solo in un caso: quando il pregiudizio razziale informa le leggi del paese. Possiamo parlare di razzismo della cultura locale quando ci riferiamo al Sudafrica dell’apartheid o alle legislazioni discriminatorie degli stati del Sud degli Usa nei confronti degli afro-americani fino al movimento dei diritti civili negli anni Sessanta. Al di fuori di ciò, si può dire che ci sono fenomeni di razzismo in tutte le culture umane, ma non che ci siano delle culture razziste e altre che non lo sono. Che è esattamente la conclusione implicita nel discorso di Thuram, a partire dall’identificazione che lui opera fra cultura europea e cultura bianca: alla cultura europea razzializzata corrisponde logicamente una cultura nera altrettanto razzializzata, migliore della prima perché non afflitta dal pregiudizio razzista.

Un uomo dell’establishment

Una delle caratteristiche di un certo tipo di movimenti antirazzisti in Francia è esattamente la negazione che possa esistere qualcosa come il “razzismo anti-bianco”. Si tratta di un negazionismo che accomuna forze anti-sistema come il Movimento degli Indigeni della Repubblica a esponenti della politica ufficiale come Sihem Souid, socialista e incaricata di missione presso il ministero di Giustizia quando era ministro la compagna di partito Christiane Taubira. La Souid definì «commentatore da bar» Alain Finkielkraut, che aveva affermato l’esistenza del razzismo anti-bianchi in Francia. Anche Liliam Thuram fa parte dell’establishment e non di gruppi radicali: è stato ambasciatore dell’Unicef ed è un componente dell’Alto Consiglio per l’integrazione che opera presso l’ufficio del Primo Ministro, è uno dei fondatori dell’associazione civica Collettivo Roosevelt insieme a personaggi come Edgar Morin e Michel Rocard ed è membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto per le relazioni internazionali e strategiche. Eppure la sua azione come quella di Sihem Souid (agente di pubbliche relazioni del Qatar in Francia, fra le altre cose) e degli “Indigeni della Repubblica” contribuisce a disarticolare la comunità nazionale in entità comunitarie razziali in lotta fra loro per la maggiore influenza politica.

Quando attaccò la Manif

Il politologo Laurent Bauvet ha rimproverato a Thuram di «validare effettivamente tutto un discorso differenzialista ed essenzialista che si ascolta comunemente negli ambienti indigenisti e decolonialisti che si dichiarano rumorosamente antirazzisti». Il differenzialismo dice di combattere il razzismo ma non in nome degli attributi universali dell’umanità, bensì a partire da una differenza rivendicata che coincide con l’origine etnica. L’antirazzismo serve evidentemente ad altro che a combattere il pregiudizio razziale: serve alla lotta per il potere di un gruppo contro altri gruppi. Non è un caso che ai tempi della discussione in Francia sull’introduzione del matrimonio fra persone dello stesso sesso voluto dal presidente Hollande e dal suo ministro della Giustizia Christiane Taubira l’ex nazionale francese abbia preso le parti del progetto governativo, paragonando coloro che si opponevano (gli attivisti della Manif pour tous) ai razzisti contrari all’uguaglianza fra bianchi e neri. Un paragone davvero ignobile, considerando che gli oppositori del matrimonio omosessuale non erano certamente contrari ai matrimoni interrazziali fra uomini e donne. Un paragone che è un’altra prova del fatto che gli obiettivi di certi militanti antirazzisti hanno poco a che fare col razzismo.

Foto Ansa

Tags: alain finkielkrautrazzismoRomelu Lukaku
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

La nave ship Louise Michel dell'omonima ong, finanziata dall'artista Banksy, nel porto di Lampedusa, 26 marzo 2023 (Ansa)

Migranti. Sono gli influencer imbecilli a creare i furbi

28 Marzo 2023
Raquel Saraswati

Il caso Raquel Saraswati e i bianchi che si fingono neri per fare carriera

1 Marzo 2023
Stanford libertà di parola

Libertà di parola sempre più in pericolo nelle università americane

27 Febbraio 2023
In collegamento con il Festival Fedez, sulla Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo, strappa la foto del viceministro Bignami

Stampa in delirio per questo Sanremo di lotta e di governo (ma che Festival hanno visto?)

11 Febbraio 2023
Gianni Morandi e Amadeus, per la quarta edizione conduttore e direttore artistico del festival di Sanremo

Telefonatissimo Sanremo: filosofare sempre, cazzeggiare mai!

7 Febbraio 2023
Tyre Nichols

La morte di Tyre Nichols apre un nuovo capitolo nel dibattito su polizia e razzismo

31 Gennaio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Propaganda sui giornali e altri segnali della penetrazione cinese in Italia
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Il David pornografico
    Rodolfo Casadei
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist