La China News Service, agenzia statale cinese di informazione, ha celebrato ieri i «progressi notevoli» fatti dal Dragone verso l’uguaglianza di genere. E ha diffuso festante dati e infografiche provenienti dal rapporto per lo sviluppo delle donne cinesi (2011-2020).
La Cina celebra i propri “successi”
L’aspettativa media di vita delle donne ha raggiunto 80,88 anni nel 2020, in crescita rispetto ai 77,37 del 2010. Il 99,9 per cento delle bambine frequenta la scuola primaria, come da cinque anni a questa parte. Le donne rappresentano attualmente il 43,5 per cento del totale della forza lavoro cinese sono 67,79 milioni a lavorare in città, rispetto al 39,5 per cento del 2010.
Se lo «status sociale» delle donne cinesi è «migliorato in modo significativo nell’ultima decade», è anche cresciuto in modo «impressionante il loro senso di soddisfazione, felicità e sicurezza», recita il rapporto.
Il dramma dell’aborto selettivo
Se i numeri sopra elencati rappresentano senza dubbio un progresso importante, c’è però un dato che manca. Ed è quello delle donne che non vanno a scuola, non lavorano, non hanno aspettative di vita perché non ci sono. Se il rapporto naturale alla nascita è calcolato mediamente in 105 maschi per 100 femmine, in Cina per molti anni è stato anche di oltre 120 maschi per 100 femmine. Oggi il rapporto alla nascita è di 113 a 100, il peggiore al mondo.
Ad oggi nel Dragone ci sono circa 40 milioni di uomini in più rispetto alle donne. Dove sono finite? La risposta è semplice: non sono mai nate. Nei 35 anni di politica del figlio unico, imposta alle famiglie cinesi dal Partito comunista per limitare la crescita della popolazione, attraverso sterilizzazioni e aborti forzati non hanno visto la luce 400 milioni di bambini. La maggior parte di questi erano di sesso femminile. La possibilità di avere un solo figlio ha portato innumerevoli famiglie a preferire un maschio (già favorito dalla cultura tradizionale) e ad abortire selettivamente le femmine.
Mancano all’appello milioni di donne
La pratica non è un triste ricordo di un passato morto e sepolto. Secondo gli studi citati dal Medical News Today, tra il 1970 e il 2017 non sono nate nel mondo 45 milioni di bambine, il 95 per cento delle quali in Cina e India. Secondo Peng Xizhe, direttore del centro demografico della Fudan University Center, «ci vorranno 50 o 60 anni per risolvere lentamente lo squilibrio di genere formato 20 e 30 anni fa».
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