Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Economia

«L’Ue risponda unita al ricatto di Putin sul gas o sarà un disastro»

«Stiamo passando dalla guerra economica all'economia di guerra. Possiamo evitare la recessione ma Bruxelles deve agire in fretta». Intervista a Giovanni Farese, professore di Storia dell’economia all’Università europea di Roma

Leone Grotti
19/06/2022 - 6:30
Economia
CondividiTwittaChattaInvia

La Russia taglia le forniture di gas all'Italia

Non siamo ancora in situazione di emergenza, ma il futuro non promette nulla di buono. Mercoledì la Russia ha consegnato all’Italia il 15% in meno del gas richiesto da Eni. Giovedì il 35% in meno e venerdì il 50% in meno. Formalmente Mosca lo ha fatto per motivi tecnici, ma nessuno si fa illusioni. Tagliando le forniture, infatti, il Cremlino ottiene un triplice vantaggio: 1) impedisce ai paesi europei di stoccare il gas nei depositi in vista di un inverno che si prospetta molto difficile, 2) fa alzare i prezzi e di conseguenza i proventi per la Russia (anche a fronte di forniture inferiori), 3) tiene l’Europa sotto scacco. E «se di fronte al ricatto di Putin sul gas l’Unione Europea lasciasse soli gli Stati membri, allora sarebbe un disastro», dichiara a Tempi Giovanni Farese, professore associato di Storia dell’economia all’Università europea di Roma e Marshall Memorial Fellow del German Marshall Fund of the United States.

Professore, si è sempre detto che il Cremlino non poteva permettersi di tagliare le forniture di gas all’Europa, per non andare in bancarotta. Perché ora sta accadendo?
Come ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi, grazie all’aumento dei prezzi, nonostante i tagli, Mosca non ha diminuito le entrate, ma le ha aumentate. Tra gennaio e aprile ha incassato il 90% in più di entrate fiscali dalla vendita di gas e petrolio rispetto allo stesso periodo del 2021. E quindi si può anche permettere di ridurre le forniture come ritorsione nei confronti delle sanzioni, mettendo l’Europa in forte difficoltà.

L’Italia potrebbe presto entrare in stato di allarme?
Sì, è molto probabile. Il fatto è che in questo momento siamo già in una fase di transizione: stiamo passando da una guerra economica, incentrata sulle sanzioni, all’economia di guerra.

Che cosa significa concretamente economia di guerra?
Un’economia in cui sono cruciali coordinamento e razionamento. Ma bisognerà anche spingere sulle alternative al gas russo come il governo italiano ha fatto con Algeria, Angola e Congo.

Le forniture alternative però non arriveranno subito.
Ed è per questo che occorrerà il razionamento, per limitare la domanda. Si potranno introdurre limiti o tetti alla temperatura del condizionatore in estate o del riscaldamento in inverno, sulla velocità dei veicoli e così via. Sarà necessario eliminare i sussidi universali su carburante ed energia, mantenendoli solo per le famiglie e le imprese che soffrono di più. Così la domanda si ridurrà da sola. Se non basterà, si potrà anche arrivare alla drammatica decisione di limitare la produzione, scegliendo quali aziende fermare. Ma la recessione non è un destino ineluttabile.

Come possiamo evitarla?
In questa fase di passaggio, in cui non siamo in emergenza e potremmo anche non entrarci mai, bisogna riempire gli stoccaggi. Ora siamo oltre il 50% circa e dobbiamo arrivare all’80 o al 90% per affrontare l’inverno in serenità. Ma la cosa fondamentale è rispondere ai ricatti di Putin con un’azione di coordinamento a livello europeo.

Cosa dovrebbe fare Bruxelles?
Innanzitutto, come richiesto da Draghi, fissare un tetto al prezzo del gas, per ridurre le entrate di Mosca e l’inflazione in Europa. Poi dare il via libera ad acquisti comuni, fare in modo che il gas possa fluire liberamente tra i paesi in caso di necessità, provvedere a stoccaggi comuni. Servirebbe anche uno schema finanziario con emissione di debito comune, come avvenuto durante la pandemia, per compensare gli effetti della guerra che sono diseguali tra i vari paesi.

Vaste programme. L’Ue non è certo famosa per unità e rapidità.
Ma siamo dentro una guerra e questo richiede coraggio, lucidità e qualche sacrificio. Putin del resto scommette proprio sul fatto che l’Unione Europea si dividerà. L’unità è l’unica risposta.

Le decisioni vanno prese già al Consiglio europeo della prossima settimana?
Certo, c’è una finestra propizia. Se la prossima settimana il Consiglio approverà uno schema finanziario europeo o un tetto al prezzo del gas, i paesi membri potranno far fronte all’aumento dei costi dell’energia. A sua volta, la Banca centrale europea nel direttivo del 21 luglio si troverà in condizioni più favorevoli per contrastare l’inflazione, senza frammentazione finanziaria. Il coordinamento tra politica fiscale e politica monetaria è ora fondamentale.

E se l’Ue invece procedesse in ordine sparso come spesso accade?
Sarebbe un disastro, ma io sono cautamente ottimista. L’Unione Europea ha fatto importanti passi negli ultimi mesi. La visita comune a Kiev dei leader di Italia, Francia e Germania è un fatto positivo. Evitare la recessione è possibile, se affrontiamo insieme l’economia di guerra. Ma l’Europa deve rispondere in modo unito a Putin.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

LEGGI ANCHE:

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti (Ansa)

Biden: come Trump, peggio di Trump

3 Febbraio 2023
Libia, Giorgia Meloni insieme al premier del Governo di unità nazionale libico Abdulhamid Dabaiba

Patto storico sul gas. Dalla missione in Libia all’hub energia

2 Febbraio 2023
Tags: gasguerra ucrainaRussiaUcrainaUnione Europeavladimir putin
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti (Ansa)

Biden: come Trump, peggio di Trump

3 Febbraio 2023
Libia, Giorgia Meloni insieme al premier del Governo di unità nazionale libico Abdulhamid Dabaiba

Patto storico sul gas. Dalla missione in Libia all’hub energia

2 Febbraio 2023
Un soldato dell'esercito Usa maneggia un Javelin

Armare l’Ucraina e combattere la Cina? «Gli Usa non sono pronti»

31 Gennaio 2023
L'ex europarlamentare Antonio Panzeri e l'ex vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili (Ansa)

Il Qatargate assomiglia sempre di più a Mani Pulite

30 Gennaio 2023
La Ocean Viking approda ad Ancona con i migranti recuperati nel Mediterraneo

Migranti. Il piano Piantedosi funziona e l’Ue ascolta l’Italia

27 Gennaio 2023
Un soldato dell'esercito in Ucraina prepara un mortaio

Dopo i tank, l’Ucraina chiede i caccia. Presto i soldati?

27 Gennaio 2023

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Roberto Perrone

Roberto Perrone mancherà a Fred Perri e a tutti noi

Emanuele Boffi
31 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Finalmente emerge un pensiero critico anche tra gli adepti del culto Ue
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    L’importanza di una presenza cristiana in tutti gli ambiti della società
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023
Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist