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Macché alleato contro i dazi di Trump. La Cina ci dà in pasto alle sue “aziende zombie”

Di Leone Grotti
06 Luglio 2025
Così Pechino inonda l’Europa con merci di imprese che stanno in piedi solo grazie ad aiuti di Stato e concorrenza sleale. Tanto sa che il Vecchio Continente non reagirà: dipende troppo da terre rare e materie prime del Dragone
Scarpe in vendita in un mercato di Shanghai, Cina (foto Ansa)
Foto Ansa

Decine di operai in camice bianco siedono a entrambi i lati di un lungo tavolo di ferro in una fabbrica del Nord-Ovest della Cina. Il nastro trasportatore fa uscire senza sosta bottiglie di baijiu, letteralmente “liquore bianco”, un’acquavite molto amata in Cina e non solo. I lavoratori appiccicano a mano l’etichetta sul prodotto: una macchina potrebbe farlo meglio e più velocemente, ma l’obiettivo è un altro. Più in fondo sono ammucchiate centinaia di casse di spirito, pronte a essere spedite in tutto il paese. La maggior parte, però, non verrà mai venduta. Eppure la Shaanxi Qinyang Changsheng Brewing Co. continua a produrre.
Nonostante l’azienda non veda lo straccio di un utile da cinque anni di fila, nessuno dei 300 dipendenti è stato licenziato e la produzione va avanti come se niente fosse grazie ai sussidi statali. «Se chiudessimo, la gente non avrebbe più di che vivere e si verrebbero a creare enormi problemi sociali», dichiara candidamente a Bloomberg Megan Xiao, figlia del pr...

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