Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

L’Italia si squaglia e viene presa a pesci in faccia da chiunque

Si sa che è difficile indirizzare riforme solo dall’alto, come si è fatto coi governi Monti e Lettino. Si può tentare di sfruttare la fortuna, ma non è possibile farlo senza accompagnarla con almeno un po’ di virtù

Lodovico Festa
12/01/2014 - 1:20
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

Il governo di grande coalizione tedesco non cambia la linea Merkel: l’attenzione è concentrata sulla propria società e il resto del Continente è considerato un ingombro che o si allinea o si troverà il modo di scaricarlo. Dalla sua l’amministrazione americana cerca di imparare dalle botte subite (dall’Egitto alla Siria sino all’Ucraina) e sembra preferire compromessi d’immagine come con l’Iran (e in parte con Russia e Cina) o qualche destabilizzazione (vedi Turchia) anche degli alleati più fedeli dell’altroieri piuttosto che elaborare un’idea di equilibrio internazionale: in una situazione di fragilità politica s’intralcerebbe l’unico sforzo che la parte più consapevole dell’Impero sta portando avanti (abbastanza bene), cioè quello di una ripresa economica autocentrata.

Le operazioni che potrebbero dare un riferimento solido all’Europa più sofferente (come l’avvio di un mercato unico transatlantico) appaiono ancora possibili ma in difficoltà per gli opposti interessi della finanza del Vecchio continente e dei sindacati del Nuovo. L’asfittico governino Letta punta le ultime fiche solo su questa intesa transatlantica che peraltro ci vedrebbe subalterni ma in un contesto in cui da poveri Arlecchini avremmo almeno due padroni con cui giostrare marginali possibilità di partecipazione.

In mancanza di questo esito (quel che succederà si capirà nelle prossime settimane) l’interlocutore più accreditato degli americani, cioè Matteo Renzi, accelererà la marcia verso il potere. È interessante notare come rispetto al ’92, quando gli americani puntarono tutte le carte sull’innovatore Mario Segni e lasciarono la protesta in mano al più tedescofilo Umberto Bossi (preparando così la vittoria di Berlusconi), questa volta anche il leader dell’antipolitica, cioè Beppe Grillo, ha saldi legami Oltreoceano. Mentre Berlino può contare solo su piccole enclave di fedeli: ahimè in una democrazia la popolarità conta, e mentre il pur sbrindellato sviluppismo americano può trovare consensi, l’arrogante austerità germanica al massimo raccoglie qualche maggiordomo.

LEGGI ANCHE:

Taiwan

Più la Cina si scalda, più il mondo si interessa di Taiwan

5 Agosto 2022
Biden clima agenda verde

L’insostenibile agenda ambientalista di Joe Biden

5 Agosto 2022

Nella nostra manifesta disgregazione è evidente come le danze si guidino dall’estero: alla fine il nostro migliore punto di appoggio è Mario Draghi, stretto alla Fed ma legato alla propria patria, che nonostante abbia imposto via Giorgio Napolitano un disastroso Sancho Panza all’Economia, sorveglia che i nostri destini non siano (troppo) amari. Sbeffeggiati da amici ultrapessimisti come Giulio Sapelli, ci dedichiamo ancora a cercare l’ultimo spiraglio ma l’impresa è sempre più disperata. Astrattamente un legame leale ma non subalterno con gli Stati Uniti e una competizione aperta ma non antagonistica con la Germania, ci darebbero qualche chance di collaborare a un assetto che non ci veda solo nel ruolo della palla in una partita di calcio.

Solo che è impossibile partecipare a qualsiasi contesa internazionale senza avere un vero Stato, ed è questa la condizione in cui ci troviamo. Le responsabilità di questa deriva sono di tanti: della sinistra (ex Pci ed ex Dc) che nel 1992 si sottrasse al suo dovere di forza costituente, del nostro penoso piccolo establishment, dell’indomabile magistratura combattente, del berlusconismo incapace di elaborare una cultura istituzionale all’altezza del suo formidabile ruolo di resistenza ai soprusi dello Stato. L’ultima “colpa” – quindi quella decisiva in questa fase – è di Napolitano e dei suoi reggicoda, dell’incontrollabile mix di superbia e pavidità messo in campo.

L’Italia presa a pesci in faccia da chiunque
Si sa che è difficile indirizzare processi di riforma soprattutto dello Stato solo dall’alto, come si è fatto con gli esecutivi Monti e Lettino. Magari però grazie alla sempre attiva e imprevedibile “fortuna” ciò può succedere. Ma sfruttare la fortuna richiede un prezzo: accompagnarla con almeno un po’ di virtù. Anche la più abile delle “volpi” necessita di un minimo di lioninità. Se invece ci si fa pigliare a pesci in faccia dal giudice Esposito, dal Tribunale di Palermo, dall’Alta Corte, dalle intercettazioni alle Cancellieri, da chi inquisisce i saggi costituzionali, da Telefonica e Air France, dalla boccheggiante fondazione Monte dei Paschi, quando si fa irritare persino il mite Giorgio Squinzi, e ci si fa insultare da qualsiasi Stato della Terra (dopo l’India arrivò la Polonia e infine il Congo), quando grazie alla strategia di pacificazione putiniana viene rimandata in Europa Alma Shalabayeva, e questa non ci pensa un minuto e scappa a Ginevra.

In queste condizioni lo Stato in crisi dal ’92 arriva sull’orlo di un tale squagliamento che trovare uno spiraglio è quasi impossibile. E anche il piccolo “quasi” di possibilità evapora se non si capisce che innanzitutto lo sforzo di chi ha un po’ di sale in zucca sia a destra sia a sinistra deve essere cercare un legame tra radicali e moderati. Chi oggi usa invece piccoli poteri e intrallazzi, furbate e minacce per costruire un accrocchio elitista che domini un’emarginata moltitudine populista, non fa che preparare il funerale della nazione.

Tags: austerityCancellieriGermanialettamerkelMonte dei PaschinapolitanoStati Uniti
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Taiwan

Più la Cina si scalda, più il mondo si interessa di Taiwan

5 Agosto 2022
Biden clima agenda verde

L’insostenibile agenda ambientalista di Joe Biden

5 Agosto 2022
Pelosi Taiwan

Nancy Pelosi a Taiwan. Xi Jinping «si è messo in un angolo da solo»

4 Agosto 2022
Afghanistan talebani

Non basterà l’uccisione di Al-Zawahiri per risolvere il dramma dell’Afghanistan

3 Agosto 2022
Peanut man noccioline

Nell’America che ha paura di tutto, anche un sacchetto di noccioline è un problema

24 Luglio 2022
Il premier italiano Mario Draghi

Johnson cade, Macron è debole, Draghi traballa. E Putin gongola

15 Luglio 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Quanti divi a sinistra alla ricerca (disperata) della fama perduta
    Lodovico Festa
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Perché abbiamo bisogno di riscoprire la contemplazione
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Si torna a votare e l’urgenza è sempre “ricominciare da Uno”
    Peppino Zola
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra
    Emanuele Boffi

Foto

Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist