L’app è troppo “cattolica” e la Cina la bandisce da internet

Di Leone Grotti
05 Settembre 2022
CathAssist, il "Piccolo assistente della Chiesa cattolica", non è più disponibile in Cina. Migliaia di fedeli non potranno più seguire le Messe e i discorsi del Papa. Il regime comunista ora perseguita i cristiani anche online
Un fotogramma dell'app CathAssist, ora vietata in Cina

Il “Piccolo assistente della Chiesa cattolica”, l’app cattolica utilizzata dai fedeli più famosa di tutta la Cina, non è più disponibile. Le autorità comuniste non hanno rinnovato la licenza necessaria alla pubblicazione online e così l’app è stata bloccata. Ne ha dato notizia il 23 agosto il team che la sviluppava.

L’app cattolica vittima dei nuovi regolamenti

CathAssist è uno strumento fondamentale per molti fedeli, non solo perché traduce in cinese i video delle udienze generali e degli Angelus del Papa, ma anche perché offre ogni giorno la possibilità di seguire la Messa online, di leggere il Vangelo e numerosi commenti alla Bibbia. In un paese dove la libertà religiosa è osteggiata e spesso platealmente violata, il “Piccolo assistente” era un punto di riferimento per migliaia di cattolici sparsi in tutta la Cina.

L’app è solo l’ultima vittima dei nuovi regolamenti, entrati in vigore l’1 marzo, che vietano di «fare proselitismo online, organizzare corsi di educazione religiosa via internet e pubblicare sermoni o contenuti legati alla religione». Per trasmettere le Messe online, live o in differita, e postare immagini, audio o video delle funzioni è ora necessaria un’apposita licenza governativa.

Vietato scrivere online “Gesù” o “Amen”

Nel nome dei nuovi regolamenti è già stata vietata la vendita online del Vangelo, mentre sui social cinese, WeChat incluso, non è più possibile scrivere parole come “Gesù”, “Amen” o “cristiano”.

CathAssist, spiega un comunicato, ha fatto «molti tentativi per ottenere una licenza» in base ai nuovi regolamenti. «Abbiamo preso diverse misure come sospendere lo sharing, cambiare il nostro nome, modificare i contenuti, ma per ottenere la licenza avremmo dovuto ridurre in modo significativo i nostri contenuti. Per cui abbiamo deciso di sospenderla».

«Siate indipendenti dal Vaticano»

È probabile che le autorità comuniste abbiano richiesto agli sviluppatori dell’app di non trasmettere più le Messe online e di non divulgare più i discorsi di papa Francesco, rendendo così l’applicazione quasi inutile. La richiesta non deve stupire se si considera che Wang Yang, membro del potentissimo comitato permanente del Politburo del Partito comunista cinese, ha di recente dichiarato a un gruppo di cattolici appartenenti all’Associazione patriottica che «devono aderire risolutamente al principio di indipendenza (dal Vaticano), resistere l’infiltrazione di forze straniere e salvaguardare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina».

Wang ha anche sottolineato che la Chiesa cattolica deve «adattarsi meglio alla società socialista», mentre «la sua leadership deve restare in mano a coloro che amano il paese a la religione». Nonostante il Partito comunista cinese continui a ostacolare la vita dei fedeli e a negare la libertà religiosa l’accordo sino-vaticano firmato nel 2018 dovrebbe essere rinnovato per la seconda volta a ottobre.

@LeoneGrotti

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