La geopolitica dell’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo. Il ruolo marginale dell’Europa nella guerra tra Cina e Stati Uniti, gli investimenti privati e Elon Musk «che va preso sul serio». Parla Alessandro Aresu: «L’Ai non è quella immaginata nei film»
Elon Musk va preso sul serio non tanto per le sue sparate quanto per la sua storia imprenditoriale unica, l’Unione Europea ha un peso risibile sullo scacchiere geopolitico dell’intelligenza artificiale, un controllo pubblico di questa tecnologia sarà sempre più difficile, prima di pensare a scenari in stile Terminator conviene studiare che cosa vogliono i grandi player che controllano e investono nello sviluppo della Ai. Vale la pena di prendersi un po’ di tempo e leggere il nuovo saggio di Alessandro Aresu, Geopolitica dell’intelligenza artificiale, uscito da poco per Feltrinelli e, ça va sans dire, di strettissima attualità soprattutto dopo le elezioni negli Stati Uniti.
Consigliere scientifico di Limes, analista ed esperto di strategie e politiche pubbliche, già consulente e consigliere, tra gli altri, della presidenza del Consiglio, dei ministeri dell’Economia e degli Affari esteri e dell’Agenzia spaziale italiana, nel suo libro Aresu racconta le relazioni tra filosofi, s...