Inghilterra: la cerimonia di incoronazione è cristiana, gli atei fanno causa allo Stato per discriminazione

Di Leone Grotti
12 Novembre 2013
La Società secolare nazionale protesta: «Non è appropriato insediare un capo di Stato con una cerimonia religiosa di una denominazione cristiana seguita in chiesa da meno del 2 per cento della popolazione»

La Società secolare nazionale (Nss) dell’Inghilterra ha dato mandato ai suoi avvocati di fare causa allo Stato inglese per riuscire a modificare una delle tradizioni più antiche e importanti: l’incoronazione cristiana dei monarchi. «Dall’ultima incoronazione il paese è cambiato e noi dovremmo concepire una cerimonia di investitura di cui tutti possano sentirsi parte», ha dichiarato il direttore di Nss Keith Porteous Wood.

DISCRIMINAZIONE. Come riferito al Guardian, «una cerimonia non religiosa permette a tutti di sentirsi uguali. (…) Non è più appropriato insediare un capo di Stato con una cerimonia religiosa di una denominazione cristiana che la domenica è seguita in chiesa da meno del due per cento della popolazione».
I monarchi inglesi saranno anche a capo della Chiesa anglicana, ma per Porteous Wood l’incoronazione cristiana viola gli articoli 9 e 14 della Convezione europea dei diritti umani. Per la Nss, infatti, permettere alla Chiesa anglicana di celebrare la cerimonia limiterebbe la libertà di coscienza dei non credenti discriminandoli.

PREGHIERA BANDITA. Non è la prima battaglia di questo genere per la Nss, che si era già battuta per far riconoscere sia ai figli maschi che femmine uguali diritti di successione alla corona. L’anno scorso, inoltre, sempre su richiesta della Nss, l’Alta corte ha deciso che pregare prima dell’apertura dei formali “Council meetings” è illegale perché discriminatorio.

«INGHILTERRA RETROGRADA». Secondo la Chiesa di Inghilterra «politicizzare in questo modo un’incoronazione è un atto sbagliato da parte di un gruppo che conta meno di 10 mila membri» e cancellare l’aspetto religioso sarebbe «un duro colpo per i cristiani e per la loro presenza pubblica». Ma la Società secolare nazionale insiste, ipotizzando il principe Carlo come nuovo re: «Se l’intenzione del principe Carlo è quella di essere “Difensore della fede”, significa che non si preoccupa di metà della popolazione, che non è religiosa».
E ancora: «L’Inghilterra è l’ultimo paese importante ad avere un’incoronazione religiosa. Perché siamo così retrogradi rispetto agli altri? Bisogna arrendersi al fatto che il paese è sempre meno cristiano e religioso, specialmente i giovani».

@LeoneGrotti

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17 commenti

  1. Luca Dombre

    A quando la proposta di rimozione dalla bandiera inglese della croce rossa su sfondo bianco?

  2. Carlo Trevisan

    Io accuserei sta gente di discriminazione, stanno discriminando i cristiani.
    La triste realtà è che queste storie come il gender, l’intercultura ecc… non è altro che una forma di vero razzismo e discriminazione da parte di piccole lobby, che non si sa come abbiano tutto questo potere, e che tentano di fare danni economici e morali allo stato, rovinando la nostra società.

  3. marzio

    Ma quelli dell’ nss non hanno un cacchio da fare? Si dedicassero a qualche hobby !

  4. Eddy_UK

    Nell’ultimo censimento effettuato due anni fa il 67% si dichiarava cristiano. meno del 10% era ateo. Si facessero un po’ i conti di quanto il royal business porta alle casse inglesi prima di sentirsi discriminati. Poi ne riparliamo, vedrete che cambieranno idea.

    1. Giovanni

      67% genericamente cristiano? Quindi gli anglicani saranno meno del 50%. E i praticanti davvero pochi.

      Comunque mi fa pensare il fatto che le credenze religiose qualcuno le consideri un “patrimonio incaccellabile”. Perchè? La religione non ha uno statuto diverso dalle altre istituzioni politiche e culturali se oggi in UK non c’è più l’Impero domani potrebbe non esserci più l’incoronazione cristiana l’incoronazione tout court.

      1. Antony

        Cristiani non significa esclusivamente cattolici, anche gli anglicani e protestanti lo sono

        1. Arturo Mandelli

          Così come non tutti gli omosessuali sono gay o omosessualisti. Le statistiche informano che solo il 12,3% delle persone omosessuali sono anche militanti LGBTONFODN e ne condividono gli obiettivi.

        2. marzio

          Quindi?

          1. Arturo Mandelli

            Quindi l’ 87,7% degli omosessuali non condivide le stravaganze e gli sproloqui delle associazioni di militanti omosessualisti.

          2. Carlo Trevisan

            Come ho scritto sopra, la cosa assurda è che i pareri espressi sono quelli di una lobby, composta dalla minoranza, di una minoranza.
            E’ veramente un qualcosa di totalmente insensato.
            Dovrebbero metterli a lavorare, a rendersi utili per la società, a fargli capire il valore delle cose. Altrimenti passano la loro vita a dire scemenze a scopo economico e anti-etico.

  5. Bifocale

    Insieme diciamo NO all’ideologia del gender, che ci sta rovinando.

    1. Giovanni

      Premesso che la maniera in cui verrà incoronato il prossimo Re di Inghilterra non mi toglie in ogni caso il sonno, secondo me il problema esiste, anche se non me ne preoccuperei più di tanto.

      Un Re come un presidente è la persona che incarna l’unità nazionale. Che venga incoronato con modalità che ormai sono patrimonio di una minoranza non è proprio corretto.

      Poi se la NSS mi contatta per una manifestazione o una raccolta fondi declino cortesemente 🙂

      1. Antony

        Sarà una miniranza ma pur sempre un patrimonio incancellabile.
        Queste pretese di uguaglianza mi fanno ridere parecchio.
        Se fossero coerenti, da domani dovrebbero spostarsi, in pubblico, tutti in carrozzia altrimenti discriminano i disabili!!!

      2. Finn

        In Inghilterra si è sempre fatto così ed è una tradizione che non impone niente a nessun suddito ateo: se sono in disaccordo non guardino la cerimonia in televisione.

        Se non gli piace un paese con incoronazione cristiana si trasferiscano altrove!

  6. Cisco

    Non si capisce come una associazione cui partecipa lo 0,015% dei cittadini inglesi possa accusare la Corona di discriminazione perché rappresenterebbe solo il 2% della popolazione. Se la regina o il re inglesi sono anche i capi della chiesa anglicana (che è chiesa di stato) non può essere altrimenti. L’anglicanesimo non impedisce agli Atei di praticare la loro filosofia, casomai sono questi che non tollerano i cristiani.

  7. antonio

    mi auguro di cuore che questi avanguardisti inglesi abbiano il più presto possibile il loro amato SULTANO O CALIFFO. e speriamo che finalmente gli infedeli abbiano quello che si meritano ( cioè vengano impalati sulla pubblica piazza)

  8. Cisco

    Non si capisce come una associazione cui partecipa lo 0,015% dei cittadini inglesi possa accusare la Corona di discriminazione perché rappresenterebbe solo il 2% della popolazione. Se la regina o il re inglesi sono anche i capi della chiesa anglicana (che è chiesa di stato) non può essere altrimenti. L’anglicanesimo non impedisce agli Atei di praticare la loro filosofia.

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