La Società secolare nazionale (Nss) dell’Inghilterra ha dato mandato ai suoi avvocati di fare causa allo Stato inglese per riuscire a modificare una delle tradizioni più antiche e importanti: l’incoronazione cristiana dei monarchi. «Dall’ultima incoronazione il paese è cambiato e noi dovremmo concepire una cerimonia di investitura di cui tutti possano sentirsi parte», ha dichiarato il direttore di Nss Keith Porteous Wood.
DISCRIMINAZIONE. Come riferito al Guardian, «una cerimonia non religiosa permette a tutti di sentirsi uguali. (…) Non è più appropriato insediare un capo di Stato con una cerimonia religiosa di una denominazione cristiana che la domenica è seguita in chiesa da meno del due per cento della popolazione».
I monarchi inglesi saranno anche a capo della Chiesa anglicana, ma per Porteous Wood l’incoronazione cristiana viola gli articoli 9 e 14 della Convezione europea dei diritti umani. Per la Nss, infatti, permettere alla Chiesa anglicana di celebrare la cerimonia limiterebbe la libertà di coscienza dei non credenti discriminandoli.
PREGHIERA BANDITA. Non è la prima battaglia di questo genere per la Nss, che si era già battuta per far riconoscere sia ai figli maschi che femmine uguali diritti di successione alla corona. L’anno scorso, inoltre, sempre su richiesta della Nss, l’Alta corte ha deciso che pregare prima dell’apertura dei formali “Council meetings” è illegale perché discriminatorio.
«INGHILTERRA RETROGRADA». Secondo la Chiesa di Inghilterra «politicizzare in questo modo un’incoronazione è un atto sbagliato da parte di un gruppo che conta meno di 10 mila membri» e cancellare l’aspetto religioso sarebbe «un duro colpo per i cristiani e per la loro presenza pubblica». Ma la Società secolare nazionale insiste, ipotizzando il principe Carlo come nuovo re: «Se l’intenzione del principe Carlo è quella di essere “Difensore della fede”, significa che non si preoccupa di metà della popolazione, che non è religiosa».
E ancora: «L’Inghilterra è l’ultimo paese importante ad avere un’incoronazione religiosa. Perché siamo così retrogradi rispetto agli altri? Bisogna arrendersi al fatto che il paese è sempre meno cristiano e religioso, specialmente i giovani».