Il testo della manovra al vaglio del Quirinale: Lampedusa zona franca – Rassegna stampa/1
I 39 articoli del decreto sulla “stabilizzazione finanziaria”, il cui testo è arrivato al Quirinale, “si aprono con i tagli ai costi della politica. Come è noto, il grosso è rinviato alla prossima legislatura. Si va dalla riduzione degli stipendi di tutti gli eletti alla media europea, alla limitazione degli aerei blu, riservati alle cinque massime cariche dello Stato. Prevista un’ulteriore decurtazione del 10% del finanziamento ai partiti politici, che arriva a un complessivo 30%, nonché l’accorpamento delle tornate elettorali in un’unica giornata” (Corriere, p. 5).
Il secondo capitolo riguarda i tagli ai ministeri, che già a settembre dovranno presentare un piano nel quale indicano come intendono risparmiare, e la soppressione dell’Istituto per il commercio estero. “Nel terzo capitolo ci sono i tagli di spesa, tra i quali spiccano quelli agli enti locali: quasi 10 miliardi tra il 2013 e il 2014. Per la sanità, confermata la reintroduzione dei ticket, dal prossimo anno, sulle visite specialistiche e sugli esami diagnostici (10 euro) e sui codici bianchi del pronto soccorso (25 euro). Per le pensioni, anticipo al 2014 dell’agganciamento automatico dell’età di pensione alle speranze di vita, e equiparazione dell’età tra uomini e donne nel settore privato, ma dal 2020, con gradualità. Resta il blocco alla rivalutazione delle pensioni superiori a cinque volte il minimo. (…) Per il pubblico impiego c’è la proroga del blocco delle assunzioni e degli aumenti contrattuali anche per il 2013″ (Corriere, p. 5).
Nel capitolo delle «entrate» c’è l’aumento dell’Irap per banche, società finanziarie e assicurazioni, aumento del bollo sul «dossier titoli» e la sovrattassa da 190 euro a chilowatt per le auto di potenza superiore ai 225. “Tra le novità, l’isola di Lampedusa diventa zona franca urbana, mentre per l’Expo 2015 di Milano arriva la norma che assegna all’«interesse nazionale alla sollecita realizzazione dell’opera» un valore preminente nelle decisioni sulle sospensioni cautelari. Scarno il capitolo delle liberalizzazioni che si limita al settore della benzina e all’apertura domenicale dei negozi nelle città turistiche e d’arte” (Corriere, p. 5).
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