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Il tempo degli Ulma

Di Rodolfo Casadei
26 Novembre 2023
La speciale devozione di un paese intero alla famiglia appena dichiarata martire dalla Chiesa cattolica. E divenuta simbolo di tutti i polacchi che sotto l’occupazione nazista «fecero la scelta giusta», salvando ebrei anche a rischio della propria vita
Józef e Wiktoria Ulma, trucidati dai nazisti nel 1944 per avere nascosto degli ebrei, proclamati martiri e beati il 10 settembre insieme ai loro sei figli e al bambino che lei stava per partorire
Józef e Wiktoria Ulma, trucidati dai nazisti nel 1944 per avere nascosto degli ebrei, proclamati martiri e beati il 10 settembre insieme ai loro sei figli e al bambino che lei stava per partorire

Markowa, Polonia. Il buon pane di Markowa. Pane di segale: bruno, denso, umido. Ideale per i tempi di guerra, come altri alimenti della cucina polacca: fa sentire subito sazi, tiene a bada la fame già con modiche quantità. Urszula corre fuori di casa con la pagnotta in forma di mezzaluna incellofanata sotto braccio, fa appena in tempo a fermare la nostra auto già in movimento e a consegnare a padre Tomasz il dono: «Ricordiamoci nella preghiera. Pregate per noi come noi pregheremo per voi».

Siamo appena usciti dalla casa della famiglia Niemczak, discendenti di quella Wiktoria Niemczak che insieme al marito Józef Ulma, ai loro sei figli e al bambino che lei stava per partorire sono stati riconosciuti martiri e proclamati beati dalla Chiesa il 10 settembre scorso. Trucidati il 24 marzo 1944 da gendarmi nazisti e collaborazionisti della “polizia blu” polacca per avere dato ospitalità a otto ebrei, scoperti e uccisi subito prima di loro. Abbia...

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