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Mi ha colpito il Giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità nel weekend del 7-8 giugno scorsi a Roma con la presenza di papa Leone XIV e grande partecipazione di folla, tra cui tanti giovani. Chi ci è andato è tornato entusiasta, nonostante l’obiettiva fatica e il caldo super-estivo di domenica in piazza San Pietro. Non voglio fare un controcanto, ma mi sono sorte un po’ di domande a riguardo della grande gioia manifestata, nei racconti e anche nelle interviste degli intervenuti, raccolte dai giornalisti della tv e poi riportate dalle diverse testate. In particolare mi ha interrogato il titolo di un articolo di Giorgio Paolucci su Avvenire, “Dopo la Pentecoste. Nel giardino dei carismi”, riferito a quanto aveva assistito in piazza San Pietro.
Il giubileo dei movimenti e il crollo della pratica religiosa
Come si concilia l’esplosione di entusiasmo delle comunità e dei gruppi ecclesiali con il crollo della pratica religiosa, soprattutto tra i cattolici qui in Occi...
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