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«Il Sahel è il nuovo epicentro del terrorismo internazionale»

Di Leone Grotti
28 Maggio 2024
«I jihadisti stanno cercando di fondare un califfato come anni fa in Iraq e in Siria. I cristiani sono il primo bersaglio. L'Europa deve capire che la sua sicurezza dipende da ciò che accade in questi paesi dell'Africa». Intervista all'analista di Open Doors, Illia Djadi
Un soldato in Burkina Faso durante il colpo di Stato del 2022, uno dei tanti che hanno investito l'area del Sahel
Un soldato in Burkina Faso durante il colpo di Stato del 2022, uno dei tanti che hanno investito l'area del Sahel (Ansa)

«La situazione in Niger e nel Sahel è drammatica. I cristiani vengono presi di mira nel nuovo epicentro del terrorismo internazionale». È cupa l'analisi consegnata in un'intervista a Tempi da Illia Djadi, già giornalista della Bbc, oggi responsabile dell'area dell'Africa Subsahariana per Open Doors. «I jihadisti affiliati all'Isis e ad Al-Qaeda non sono stati sconfitti in Iraq e Siria, si sono solo spostati. È nel Sahel ora che cercano di costruire il loro califfato», dichiara l'analista nigerino.

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Djadi, nell'ultimo mese gruppi jihadisti hanno occupato diversi villaggi nel sud-ovest del Niger, chiedendo ai cristiani di convertirsi all'islam. Qual è la situazione?
I cristiani vivono in condizioni durissime. I terroristi hanno la stessa ideologia e lo stesso modus operandi di quelli che anni fa hanno occupato parte dell'Iraq e della Siria: vogliono fondare un nuovo califfato e i cristiani ...

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