Contenuto riservato agli abbonati
«Ci sono decisioni da prendere, ci sono sfide che devono essere affrontate e i costi dovranno essere pagati in un modo o nell'altro. Berlino deve valutare la sua situazione e giocare le sue carte con saggezza. Se prevale una traiettoria inerziale, è ipotizzabile un disastro simile a Weimar. Ora che è tornato il tempo della storia, la Germania può avere o la garanzia della sicurezza americana o la comodità di essere una ricca economia industrializzata; ma non potrà più godere di entrambe le cose contemporaneamente».
Così scriveva qualche mese fa José Miguel Alonso-Trabanco suGeopolitical Monitor, e chi buttasse distrattamente l’occhio sulle cifre del Pil tedesco degli ultimi due trimestri, potrebbe pensare che la Germania ha fatto la sua scelta. La recessione economica in corso (meno 0,5 per cento del Pil nell’ultimo trimestre dell’anno scorso rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, meno 0,3 per cento nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso trimestre ...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno