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Caro monsignor Camisasca, vorrei un suo parere su un fatto attuale che credo sia la premessa affinché la società futura sia ancora peggiore dell’attuale. Ogni giorno vado al lavoro utilizzando i mezzi pubblici e quello che mi colpisce è che quasi tutti sono attaccati al cellulare a chattare. Nessuno che legge, che parla con una persona, quasi tutti sono soli con il cellulare. Una rarità vedere una persona che legge un libro o un giornale. Per quanto mi riguarda, io leggo sempre, sia perché credo che serva a capire e a crescere, sia come testimonianza. Non crede infatti che vivere in quel modo (come fanno anche molti cristiani) sia la premessa per una società – di domani e dell’oggi – fatta di uomini e donne educati a vivere soli, dominati dal proprio io e quindi non più educati alla socialità, che significa una regressione dell’umano?
Paolo Masera Milano
Caro Paolo, la tua lettera mi ha molto colpito, non perché tratti un tema nuovo (io ...
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