Il Canada pubblicizza l’eutanasia negli ospedali
Immaginate la scena. Siete malati, anziani, arrivate in ospedale per farvi curare e mentre aspettate nella sala d’attesa del pronto soccorso vi cade l’occhio su questo messaggio pubblicitario: «Il Maid (Assistenza medica nel morire) è un servizio medico in Canada, attraverso il quale dottori e infermieri aiutano i pazienti che ne hanno diritto a realizzare il loro desiderio di porre fine alle loro sofferenze». Segue un numero telefonico «gratuito» per ricevere maggiori informazioni.
LO SPOT
Nella foto pubblicata in pagina si può vedere l’annuncio pubblicitario su un teleschermo. Lo scatto è stato pubblicato da Wesley Smith. Al famoso giornalista americano lo ha inviato un paziente di un ospedale canadese del circuito William Osler Health System. Nella sala d’aspetto del pronto soccorso del nosocomio si promuove dunque attivamente l’eutanasia, mentre non si fa riferimento né alle cure palliative né a consulenze psicologiche per evitare i suicidi.
Ecco a che cosa ha portato la legge sull’eutanasia in Canada, nota Smith:
«Proviamo a pensarci. Questi pazienti possono essere spaventati. Possono essere in stato di sofferenza. Possono essere depressi. E che cosa fa l’ospedale dove i pazienti vanno a cercare soccorso? Li spinge a uccidersi. E non spiega che Maid è un eufemismo per omicidio attraverso iniezione letale».
DAL DIRITTO AL DOVERE DI MORIRE
Continua il giornalista:
«Quale modo migliore di risparmiare per un sistema sanitario che persuadere gentilmente le persone dipendenti da cure costose a scegliere la morte invece di battersi per rimanere in vita? Sappiamo infatti che c’è stato almeno un caso in cui a un paziente è stata offerta l’eutanasia invece che i servizi sanitari necessari per mantenerlo in vita».
Così il Canada sta cercando di trasformare il diritto di morire, sancito in via eccezionale dalla Corte Suprema tre anni fa, in dovere di morire, costringendo i medici dell’Ontario a praticare l’iniezione letale o a trovare un altro medico che lo faccia (pena il licenziamento) e cercando di allargare il diritto/dovere anche alle persone, come i bambini, che non sono considerati legalmente incompetenti. Lo chiamano progresso.
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