
I grillini sono pronti a ispezionare i cantieri della Tav in qualità di parlamentari
Si avvicina la data della manifestazione nazionale contro la Torino-Lione, da Susa a Bussoleno, prevista per il 23 marzo prossimo. Manifestazione cui interverranno, come avevamo già annunciato da queste colonne, i neoparlamentari del Movimento 5 Stelle al gran completo. Parlamentari che hanno intenzione, in forza del mandato ispettivo, di chiedere l’accesso al cantiere alla Maddalena di Chiomonte.
BASTA STEREOTIPI. Proprio in vista di questa presenza, in più interviste, Mario Virano si è detto «disponibile ad essere in cantiere per interloquire, per rispondere, per dar conto». Il commissario straordinario alla Torino-Lione intende lasciare aperta la porta del dialogo ai grillini che fanno della ferma opposizione all’alta velocità un punto qualificante. «Per parte mia – sostiene – a prescindere dalle opinioni, credo sarebbe già un grosso passo in avanti se i nuovi parlamentari discutessero sul progetto così com’è, non sullo stereotipo che è stato messo in giro per anni. Credo ci voglia molto malanimo e molta malafede a connotarlo come un progetto devastante».
GRILLINI A CHIOMONTE. Una presenza che i destinatari dell’invito al confronto definiscono «non richiesta, per quanto non si sia pregiudizialmente contrari». I 163 rappresentanti del Movimento, con assistenti e tecnici al seguito, intendono piuttosto compiere un gesto ad alto impatto scenografico e mediatico, rappresentando plasticamente l’opposizione alla grande opera. La richiesta di accesso, ha spiegato Marco Scibona, uno degli esponenti No Tav eletto al Senato nelle liste grilline, «sarà formalizzata non appena espletate le attività parlamentari». I parlamentari del M5S non vogliono certo evitare il confronto con Virano, ma intendono spostarlo all’interno di una commissione d’indagine che, annunciano, proporranno. «Sara quella la sede opportuna – spiegano – per chiedergli conto del suo operato».
SEL SI ACCODA A GRILLO. Continua, parallelamente, la querelle sull’abbandono del progetto. Senza ripercussioni per le casse dello Stato, secondo No Tav e grillini. Questa, secondo Virano, è una «ipotesi che alcuni hanno avanzato superficialmente dicendo che l’abbandono dell’opera non avrebbe contraccolpi di carattere finanziario visto che nei trattati non sono previste le penali a cui si andrebbe incontro». Alla manifestazione del 23 parteciperanno con il chiaro intento di non lasciare tutta la platea agli eletti che fanno riferimento al comico genovese anche i parlamentari di Sel. E, pure loro, chiederanno l’autorizzazione per ispezionare l’attività del cantiere di Chiomonte. La decisione è stata presa ieri sera nel corso della riunione dei deputati vendoliani, su proposta dell’ex-sindacalista Fiom, Giorgio Airaudo.
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