Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

«I figli nascono da uomo e donna. E non si fabbricano. Il popolo francese darà battaglia sul matrimonio gay»

Intervista a Frigide Barjot, "l'addetta stampa di Gesù" che ha organizzato la grande Manif Pour Tous in Francia. «Daremo battaglia al Senato, Hollande deve ascoltare il popolo».

Leone Grotti
19/02/2013 - 19:26
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

“Addetta stampa di Gesù”. Così si presenta provocatoriamente sui palcoscenici Frigide Barjot. L’umorista cattolica francese non pretende certo di rappresentare la volontà di Dio, ma è la portavoce di «oltre un milione di persone» che hanno sfilato a Parigi il 13 gennaio contro il matrimonio e l’adozione gay nella grande Manif Pour Tous. È lei che ha ideato la manifestazione che è riuscita a mettere insieme cattolici, ebrei, musulmani, socialisti non allineati con le direttive di Francois Hollande e perfino omosessuali. La legge Taubira che legalizza il matrimonio gay è stato approvata dal Parlamento francese il 12 febbraio, ma il 2 aprile arriverà in Senato e Frigide Barjot a tempi.it promette battaglia: «Chi ha detto che passerà al Senato? Non è affatto certo e se succederà torneremo in piazza per chiedere un referendum e saremo anche più di un milione questa volta».

Perché se due persone dello stesso sesso si amano, voi della Manif Pour Tous non volete che si sposino?
Il matrimonio non è un patto d’amore, non è un contratto di unione ma di filiazione. Il matrimonio civile in Francia, come anche quello religioso in quanto riconosciuto dalla Repubblica, prima di tutto e in tutto il mondo organizza il diritto della filiazione, che fa sì che un figlio abbia come genitori le persone che lo hanno concepito. L’apertura del matrimonio francese alle coppie dello stesso sesso farà sì che un figlio nasca da due uomini, la legge stabilirà che un bambino non nasce da un padre e da una madre. E questo non è ammissibile.

Ma se due omosessuali vogliono stare insieme…
Non si tratta di un problema di unione tra gli omosessuali, il problema è che il matrimonio non è un’unione d’amore ma un’unione per la filiazione. C’è una disposizione legale molto importante che si chiama presunzione di paternità e l’adozione piena fa sì che il bambino avrà come genitori i due adottanti. Se sono due persone dello stesso sesso, il bambino non potrà avere come genitori un padre e una madre.

LEGGI ANCHE:

Nicolas Diat

Diat, l’editore francese che «fa il Mazzarino tra Parigi e Roma»

27 Marzo 2023
Emmanuel Macron e Antonio Tajani Francia Italia

È sempre Italia-Francia. Qua la mano nemico mio

22 Marzo 2023

I gruppi Lgbt insistono che una coppia omosessuale può amare un bambino tanto quanto una coppia eterosessuale. Perché siete contrari all’adozione gay?
Ripeto: amare un bambino non vuole dire essere i genitori che hanno concepito il bambino. Amare non è concepire, non è procreare. Questo progetto di legge porterà alla procreazione artificiale attraverso la manipolazione dello sperma, alla fecondazione artificiale e alla maternità surrogata. E introduce una terza persona che interviene nella “fabbricazione” del bambino, come strumento di procreazione, cosa che non è ammissibile dal nostro punto di vista, perché non ci si può vendere per fare dei bambini, vendere il proprio sperma. Se questa legge aprirà alla fecondazione per tutti, anche una donna single potrà andare in cerca dello sperma per restare incinta, così come le vedove e le donne in menopausa. Amare è una cosa, procreare è un’altra. Tutti hanno diritto all’amore ma non tutti i tipi di amore portano alla filiazione.

Se una coppia desidera un figlio ma non può averlo, perché non può ricorrere all’inseminazione artificiale?
Non esiste il diritto al bambino, non bisogna che la legge istituisca una specie di diritto al figlio per cui quando qualcuno lo desidera bisogna aiutarlo con una facilitazione tecnica ed economica. Questa legge avrà conseguenze economiche, ci saranno flussi di denaro che riguardano gli esseri umani. E poi non si possono fabbricare le persone. Ma prendiamo la cosa dal punto di vista del bambino: è inaccettabile che la legge elimini uno dei due punti di origine del bambino, materno o paterno. La legge della signora Taubira sostituisce di fatto la filiazione biologica con una filiazione sociale, cancella la differenza fra uomo e donna, la sessuazione originaria nell’umanità. Cancella il principio stesso dell’umanità, il principio di essere uomo o donna sostituendolo con quello di essere bi, omo, etero, trans, ecc.  Non è questa la strutturazione primaria dell’umanità. Questo è sostituzione del sesso col genere, ed è ideologico.

Tutti gli striscioni contro il matrimonio gay sui ponti di Parigi
«Il figlio non è un diritto»
«Vogliamo posti di lavoro, non il matrimonio omosessuale»
«Il figlio non è un diritto»
Visita la gallery
 Solo gli eterosessuali possono sposarsi. Non è discriminatorio?
Non è discriminatorio perché gli eterosessuali possono generare figli senza interventi di terzi e senza negare al figlio una delle sue origini. Ecco perché il matrimonio è riservato agli eterosessuali. Per le coppie omosessuali invece ci sono progetti di legge perfettamente egualitari dal punto di vista patrimoniale, come le unioni civili. Ma non può chiamarsi matrimonio. Matrimonio vuol dire figlio. Matrimonio viene da madre, la madre è colei che porta in grembo il figlio e la donna ha bisogno di un marito perché il figlio abbia un padre: il matrimonio è questo. Il matrimonio è un’entità molto precisa, è l’unione tra un uomo e una donna dalla quale procede un figlio, il quale, è un fatto, non può nascere dall’unione di due uomini.

È soddisfatta dal dibattito in Parlamento sulla legge?
No. Non si è riflettuto a sufficienza sulle conseguenze a cui questa legge porterà, non si è fatto un lavoro per sapere come cambierà la nostra legislazione, la società, l’economia. Non si può pensare a tutto ciò in 110 ore di dibattito, con deputati che non erano in grado di riflettere perché non avevano dormito la notte. Ci voleva un dibattito su questo, ma non c’erano le condizioni per fare questo lavoro. Bisogna discutere prima di votare. Per un tema così importante, inoltre, come definire che cos’è un uomo e che cos’è una donna e che cos’è il matrimonio, il partito socialista non può non lasciare la libertà di coscienza ai suoi deputati.

I socialisti sono stati obbligati a votare sì?
Proprio così. C’è stato qualcuno che ha violato la consegna, almeno quattro deputati di sinistra hanno votato contro, insieme a un deputato della sinistra non socialista. Altri si sono astenuti.

E l’opposizione?
Si diceva che la destra si sarebbe mostrata divisa, ma solo due dei suoi deputati hanno votato a favore della legge. Allora, quello che si diceva, che molti deputati della destra avrebbero votato a favore, che tutti in Francia sono a favore del matrimonio omosessuale, tutto questo non è vero. La maggioranza dei francesi è contro l’adozione gay, dunque contro questa legge.

Sul vostro sito avevate annunciato che il giorno del voto finale in Parlamento vi sareste recati davanti all’Assemblea per fare votare tutti i cittadini sulla legge. Poi però non l’avete fatto, perché?
Perché al governo non piace che sia il popolo a decidere di questa legge, ecco perché. Ci hanno impedito di manifestare senza ragioni valide. Volevamo mettere un’urna sulla strada, avevamo l’autorizzazione. Ci è stata tolta all’ultimo momento, la notte prima. La cosa più grave è che è stato fatto un ricorso al tribunale amministrativo per fare annullare un’altra sentenza urgente che sospendeva il divieto; ma il giudice lo ha confermato. Quindi di fatto oggi in Francia c’è un problema di libertà di manifestazione.

Crede che vogliano zittirvi?
Certo, ma più il governo ci impedisce di parlare e più la gente si alza in piedi e si oppone al progetto di legge. Noi non siamo contro gli omosessuali, ma bisogna riconoscere che il matrimonio riguarda la filiazione. Anche il Consiglio di Stato, nel suo parere consegnato al governo, ha spiegato di avere delle riserve sulle conseguenze a cui porterà il cambiamento delle regole della filiazione, che non è stato sufficientemente studiato.

Quando la legge sarà approvata al Senato, che cosa farete?
Come fa a sapere che passerà al Senato? Non è affatto certo che approvi la legge, perché in Senato il partito socialista non ha la stessa maggioranza, ci sono solo sei voti di differenza fra maggioranza e opposizione. E poiché i senatori hanno capito che c’è un problema nascosto nella legge, ci sarà dibattito. La pressione degli elettori e della maggioranza non è affatto la stessa nelle due camere. Oggi abbiamo portato al CESE una petizione firmata da 700 mila persone, raccolte in sole in tre settimane: abbiamo chiesto al Consiglio di studiare le conseguenze di questa legge per discuterle. Attiveremo tutti i mezzi costituzionali e democratici. E se non basterà, scenderemo in strada il 24 marzo.

Pensate a un referendum?
Certo. Se il presidente della Repubblica lo indice, si può fare. Noi glielo abbiamo chiesto. Abbiamo già portato una manifestazione numerosa in piazza, eravamo più di un milione il 13 gennaio. Possiamo tornare in strada e la prossima volta saremo ancora di più e chiederemo che il presidente della Repubblica Hollande ascolti il popolo francese, che non vuole questa legge.

Credete sia ancora possibile convocare gli Stati generali della famiglia?
Sì, ma per farlo occorre sospendere l’approvazione di questa legge. E aggiungo che sarebbe il modo migliore perché non si accentuino le divisioni fra i cittadini. Questo non è un bel momento in Francia: abbiamo problemi economici, di potere d’acquisto, di mancanza di lavoro, ci sono licenziamenti. Recentemente una persona si è suicidata dopo essere stata licenziata. Ci sono persone davvero disperate per la crisi economica e il governo che cosa fa? Impone loro il cambiamento della struttura della società, della famiglia. Perché? Perché lo vuole un piccolo nocciolo di persone che non ha problemi economici, una comunità di attivisti benestanti.

Come ha fatto a riunire così tante persone e così diverse in una stessa manifestazione?
Ce l’abbiamo fatta perché la società francese è diversa e differenziata al suo interno. Noi la rispecchiavamo. Nessuna legge può dire che un bambino è nato da due uomini o da due donne. La nostra manifestazione è nata dai cittadini che si sono messi insieme contro l’ideologia dominante. Non si può permettere a un uomo o a una donna di fare un figlio in qualunque modo creda. Non si fanno i figli per capriccio.

@LeoneGrotti

Tags: Adozioniamore gayFecondazione AssistitafiliazioneFranciafrancia gayfrancois hollandefrigide barjothollandeManif pour tousMatrimoni Gaypresunzione di paternità
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Nicolas Diat

Diat, l’editore francese che «fa il Mazzarino tra Parigi e Roma»

27 Marzo 2023
Emmanuel Macron e Antonio Tajani Francia Italia

È sempre Italia-Francia. Qua la mano nemico mio

22 Marzo 2023
Immigrazione Francia

«L’integrazione ha fallito». Il piano “sovranista” di Valls sull’immigrazione

21 Marzo 2023
Macron nucleare Russia sanzioni

Le ambiguità di Macron sulle sanzioni energetiche alla Russia

16 Marzo 2023
Il leader della sinistra francese de La Francia Insoumise, Jean Luc Mélenchon e Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura nel 2022, scrittrice e icona dei salotti liberal

Fenomenologia del boluche francese, anticapitalista caviar e champagne

10 Marzo 2023
Macron Angola Africa

Perché Macron in questi giorni è in Africa (c’entra anche la Russia)

4 Marzo 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Se anche Berlino, patria dell’ambientalismo, boccia l’ideologia green
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist