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Il primo incontro fu al matrimonio di Stefano: «Gabriele, tutte le foto che vuoi, ma non ti aspettare che mi metta in posa». E così fu: una serie di scatti delle nozze, ma nessuna immagine dei novelli coniugi abbracciati in favor di obiettivo, solo vita vera, non artefatta, nessun sorriso a comando, ma solo quelli naturali dettati dall’allegria del momento.
Stefano Zanni e Gabriele Guatteri si conobbero così. Il primo un ingegnere oleodinamico, il secondo un fotografo, propietario di una cartoleria di Reggio Emilia dove, «in un angolo, trovavano spazio alcuni articoli religiosi». Le loro strade tornarono a incrociarsi alcuni anni dopo, nel 2007, quando il negozietto di Gabriele cominciò ad andare in difficoltà: «E c’era un po’ di questa “roba religiosa” da vendere». Fu così che Gabriele chiese a Stefano di dargli una mano, «perché magari su internet ci riusciamo».
Holyart è nata così. Da un’esigenza (vendere qualche articolo religioso)...
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