Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

«Hezbollah sta trascinando il Libano in un disastroso coinvolgimento diretto in Siria»

Intervista al giornalista e scrittore libanese Camille Eid: «Beirut ufficialmente vuole stare fuori dal conflitto in Siria ma le operazioni di Hezbollah mettono tutto a rischio».

Leone Grotti
20/02/2013 - 16:23
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Il Libano rischia di essere travolto dalla guerra in Siria per colpa di Hezbollah. Il movimento terrorista sciita, che è anche la forza politica e sociale maggiore del Libano, è stato accusato dalla Bulgaria di avere finanziato i terroristi che hanno fatto esplodere il 18 luglio del 2012 un autobus all’aeroporto di Burgas provocando la morte di cinque israeliani e il ferimento di altri 30; e dall’esercito libero di Siria di appoggiare sul campo con uomini e attacchi il regime di Bashar al-Assad e l’Iran. Lo scrittore e giornalista libanese Camille Eid spiega a tempi.it: «Il Libano vuole tenersi alla larga dal conflitto siriano ma sta diventando sempre più difficile. E tutti sono preoccupati dal coinvolgimento di Hezbollah».

La Bulgaria ha presentato i risultati dell’indagine sull’attentato all’Unione Europea, chiedendo misure forti contro Hezbollah. Che reazioni ci sono state in Libano?
Alcuni partiti hanno usato queste accuse per rimarcare che Hezbollah rovina l’immagine del Libano. La guida del movimento, Nasrallah, nel suo ultimo discorso di sabato ha predicato calma, il primo ministro libanese ha offerto alla Bulgaria tutta la collaborazione di cui hanno bisogno.

Il governo bulgaro ha chiesto all’Ue di prendere misure decise contro Hezbollah. Si parla di inserimento nella lista nera dei gruppi terroristi.
Sembra che Hezbollah abbia finanziato gli attentatori. La Bulgaria parla di “ala armata” di Hezbollah ma non c’è distinzione in realtà. L’Ue ha risposto predicando calma con Germania e Francia, ma ricordiamo che Olanda e Regno Unito hanno già inserito Hezbollah nelle proprie liste dei terroristi e il Belgio vorrebbe vedere il loro nome comparire nella lista nera europea. Si teme però che questa mossa possa avere ripercussioni sulla stabilità del Libano, già messo alla prova dalla guerra in Siria, per questo Catherine Ashton si è espressa con cautela a proposito. Non dimentichiamo che Hezbollah ha anche due ministri nel governo libanese.

LEGGI ANCHE:

Nato

Prima di cantare vittoria, leggere bene il memorandum tra Turchia, Svezia e Finlandia

1 Luglio 2022
Erdogan

Svezia e Finlandia nella Nato, le condizioni di Erdogan sono sempre più grottesche

7 Giugno 2022

Hezbollah, come rivelano anche fonti americane, è impegnato insieme all’Iran in difesa di Assad e contro i ribelli in Siria. Questa situazione preoccupa i libanesi?
Certo, anche perché il Libano porta il peso di 200 mila profughi siriani, ufficialmente, ma di fatto saranno il doppio. Hezbollah continua a fare funerali pubblici di suoi membri, affermando che sono morti in operazioni jihadiste non meglio precisate, ma è chiaro che i corpi vengono dalla Siria. Hanno anche ammesso di difendere alcuni villaggi libanesi al confine con la Siria, sulla Bekaa settentrionale. Non a caso, quello con il Libano è l’unico confine che i ribelli siriani fanno fatica a conquistare.

Si limita alla difesa di questi villaggi l’operazione di Hezbollah in Siria?
No, difendono l’esercito di Assad anche in altro modo. Loro sono sciiti e due giorni fa sono stati accusati di avere attaccato quattro villaggi sunniti nel distretto di Qusayr. Il loro obiettivo è impedire ad Assad di perdere il controllo dell’autostrada che va da Damasco a Homs e che collega la capitale alla zona costiera siriana.

Le operazioni di Hezbollah rischiano di destabilizzare il Libano?
Sì, Beirut ufficialmente vuole stare fuori dal conflitto. Ma tutti questi fatti recenti provano che il Libano sta scivolando in un disastroso coinvolgimento diretto. Il vice capo maggiore dell’esercito libero di Siria ha minacciato chiaramente Hezbollah: se uno dei loro miliziani sarà catturato in Siria verrà trattato come mercenario e non come prigioniero di guerra. Hanno anche minacciato di muovergli guerra fin dentro ai confini del Libano.

L’Unione Europea non rifornirà di armi i ribelli. Come l’hanno presa i paesi arabi?
Malissimo. Il Qatar su tutti. La tesi è che in questo modo si impedisce ai ribelli di difendersi. Armarli poteva rappresentare un’alternativa all’intervento diretto nel paese di forze straniere. Così si allungano i tempi della guerra, forse, ma nessuno ha dubbi che i ribelli vinceranno.

E i libanesi cosa pensano?
Beirut ha molta paura che le vicende siriane si ripercuotano su tutte le nazioni vicine: a partire dall’Iraq, che già trema, dalla Turchia, per arrivare fino alla Giordania. Il Libano vuole tenersi alla larga ma fa sempre più fatica perché più va avanti il conflitto più il rischio aumenta. La guerra civile si sta radicalizzando e rischia di diventare davvero un conflitto confessionale tra sunniti e alawiti, con i cristiani che vengono presi in mezzo tra l’incudine e il martello. Questo preoccupa molto i libanesi.

@LeoneGrotti

Tags: Beirutesercito libero sirianogiordaniahezbollahhezbollah libanoiraniran hezbollahIraqlibanolibano siriaqatarSiriaTurchiaue
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Nato

Prima di cantare vittoria, leggere bene il memorandum tra Turchia, Svezia e Finlandia

1 Luglio 2022
Erdogan

Svezia e Finlandia nella Nato, le condizioni di Erdogan sono sempre più grottesche

7 Giugno 2022
Recep Tayyip Erdogan

Erdogan sta per invadere la Siria, e Biden non sa che fare

30 Maggio 2022
Erdogan Turchia

Le condizioni di Erdogan per l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato

18 Maggio 2022
Erdogan Turchia

La Turchia ha un problema con i profughi siriani (e coccola i ribelli jihadisti)

16 Maggio 2022
Maduro Venezuela

La guerra in Ucraina rende Maduro sempre più centrale

9 Maggio 2022

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

Il letto del fiume Po in secca nei pressi di Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, 01 luglio 2022

Ve la racconto io la secca del fiume Po

Gabriele Soliani
6 Luglio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Economia di guerra o no? È ora di parlare chiaro agli elettori
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Chiamare le cose con il loro nome. Due esempi
    Peppino Zola
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei

Foto

Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist