Gran Bretagna, nel 2013 ricoverati oltre 13 mila minori per uso di marijuana. «Aumento del 50 per cento in sette anni»

Di Benedetta Frigerio
24 Giugno 2014
Secondo i dati del Sistema sanitario nazionale inglese, circa 200 ricoverati su 13.581 hanno meno di 12 anni

Nel 2013 in Gran Bretagna sono stati ricoverati in ospedale oltre 13 mila minorenni per uso di cannabis. Secondo i dati pubblicati dal Sistema sanitario nazionale, in sette anni i ricoveri di ragazzi sotto i 18 anni sono aumentati del 50 per cento. Le cifre confermano anche la crescita di abuso di marijuana fra i giovanissimi: circa 200 ricoverati su 13.581 hanno meno di 12 anni.

CONTROLLARE LA DROGA. Il rapporto esce a un mese dalle dichiarazioni del vicepremier inglese, Nick Clegg, che aveva aperto alla possibilità di legalizzare la consumazione e produzione di marijuana, oggi solo tollerata nel Regno Unito, sul modello del Colorado. Il ministero degli Interni inglese aveva però contestato le affermazioni di Clegg, spiegando che la droga si controlla vietandola e non legalizzandola.

«È UNO SCANDALO». Il problema della marijuana è poi aggravato dalla percentuale di Thc presente nella sostanza allucinogena, che è cresciuta negli anni, incrementando gli effetti del principio attivo fino a deteriorare in modo permanente le capacità cognitive degli adolescenti. Le cifre rilasciate dal Sistema sanitario sono state commentate dall’associazione Cannabis Skunk Sense, che si batte contro la marijuana più pericolosa (detta “Skunk”): «È uno scandalo che non si informi il pubblico della verità circa la potenza dello Skunk, che ormai occupa l’80 per cento del mercato. Un giovane che prova la marijuana su sei diventa dipendente e chi fuma skunk incorre in un rischio sette volte maggiore di subire episodi psicotici».

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