Governo inglese dice alle scuole di fornire contraccettivi e abortivi alle più giovani senza il consenso dei genitori
Nel Regno Unito sono state diffuse delle nuove linee guida che chiedono a tutte le scuole di Inghilterra e Galles di fornire gratuitamente alle alunne contraccettivi e pillole abortive per contrastare le gravidanze minorili, problema che affligge il paese da almeno quattro decenni.
DATI ALLARMANTI. Nonostante gli ultimi dati diffusi dal governo indichino che nel 2012 le gravidanze precoci sono scese al minimo da 40 anni a questa parte, i numeri restano allarmanti: nel 2012 ci sono state 27.834 gravidanze sotto i 18 anni (in Italia siamo sotto le 10 mila), 5.432 sotto i 16 e diverse centinaia (non ci sono numeri ufficiali) sotto i 14.
«CONTRACCETTIVI DI EMERGENZA». Per questo il National Institute for Health and Care Excellence (Nice) chiede alle scuole di rendere «immediatamente accessibili» alle ragazze «preservativi gratis» ma anche «la pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo e la spirale intrauterina». «Incoraggiando le giovani a considerare e scegliere la più adatta forma di contraccezione per i loro bisogni futuri», le scuole dovranno anche consegnare «contraccettivi di emergenza» alle ragazze «da tenere in casa». Così, pronti per l’uso.
«SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI». Nonostante la legge vieti di dare le pillole come EllaOne e Levonelle alle ragazze sotto i 16 anni, la guida di Nice se ne infischia e avvisa: «Bisogna sapere che vanno forniti anche senza che i genitori lo sappiano o abbiano dato il consenso». E qualora alle scuole, «o ad altri fornitori di servizi sanitari», venga richiesta dalle giovani la pillola, «bisogna anche sempre dare i preservativi». Non si sa mai.
COSTO PER LO STATO. La guida di Nice non prevede in alcun modo un’educazione al valore del rapporto tra uomo e donna, al rispetto del proprio corpo o all’importanza della fedeltà e dell’impegno in una relazione.
Non importa infatti se le ragazzine vanno con il primo ragazzino che gli capita a tiro, l’unica cosa che conta è che abbiano il preservativo in tasca. Anche, e soprattutto, per ragioni economiche: «Gravidanze precoci indesiderate non rappresentano solo un grattacapo per le più giovani, ma anche un costo [per lo Stato], che per l’aborto delle under 25 spende circa 53 milioni di sterline (63 milioni di euro, ndr) ogni anno».
SANITÀ IN CRISI. Il Sistema sanitario nazionale inglese sta attraversando una crisi senza precedenti, caratterizzata da ospedali locali «tecnicamente falliti» a causa delle centinaia di milioni di sterline di debiti accumulati. A causa della crisi finanziaria e dell’invecchiamento della popolazione, il governo inglese ha bisogno di fare tagli al sistema per 15 miliardi se non vuole collassare.
Ecco perché Londra spera che basti obbligare le scuole a sommergere di lattice le ragazzine per far risparmiare lo Stato. Anche se a giudicare dai numeri, «un buon sistema contraccettivo tagliato su misura di ciascuno» non basta.
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14 commenti
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Non so bene cosa era quello che volevi….però se questo ti rende felice….
Scherzi a parte, che il sesso sia un modo per conoscersi quando incontri qualcuno….é una tua interpretazione. Io non l’ho mai detto. Certo che c’è un altro modo(anzi più di uno) per conoscersi, io mi riferito al sesso in un rapporto di coppia.
Poi sull’ultima frase non commento semplicemente perché tu arrivi a delle conclusioni che sono un film che ti sei fatto da solo e che non hanno nessuna attinenza con ciò che ho detto io. Credimi dentro al film del complotto contro i credenti ci sei tu.
Ricordo che in Italia è previsto già che nelle strutture sanitarie come per esempio i consultori ma anche negli ospedali, le minorenni abbiano accesso alla contraccezione senza il consenso dei genitori. Niente di strano dunque se questo fosse previsto anche nelle scuole, l’agenzia educativa che più si avvicina ai ragazzi e che potrebbe meglio fare prevenzione delle gravidanze non pianificate. Concordo invece sul fatto che questo tipo di prevenzione non può ridursi alla sola distribuzione di preservativi e che non può essere rivolta solo alle ragazze benché sia vero che sono loro per prime a pagare in caso di gravidanza magari dovendo rinunciare a proseguire gli studi.
Ritengo quindi che bisognerebbe sensibilizzare i ragazzi al tema fin dalla scuola media con programmi formativi che recepiscano i bisogni in base alla loro età e che nel rispetto della persona e dei rapporti interpersonali parlino di sessualità e di pianificazione delle nascite come espressione della volontà di mettere al mondo un figlio consapevolmente e al momento ritenuto più opportuno.
Tutto ciò nel rispetto della sessualità che è parte integrante della relazione e che non necessariamente deve sempre essere finalizzata alla procreazione ma bensì al benessere di coppia prima di tutto.
Trolla, trolla…
Prima di tutto il “benessere di coppia”.
Tanta gente fa sesso in abbondanza (alcuni anche pubblicamente sulle pagine dei giornali), apparentemente stanno benissimo, non solo fisicamente, anche psicologicamente, sembrano felici.
Eppure si lasciano dopo poco e ripartono alla ricerca del “benessere di coppia”.
Credo che non sia tutto lì.
Non è difficile trovare gente che ti spieghi come, molto più difficile è trovare chi di dica perché.
Inoltre, mentre una coppia che ha ben chiaro perché sta insieme può anche stare insieme senza sesso, il contrario non è vero.
Qui stiamo parlando perlopiù di ragazzi minorenni che prima di pensare al matrimonio hanno ancora tanta strada da fare. Questo però nonsignifica che non possono avere delle relazioni anche soddisfacenti che nulla esclude possano in certi casi diventare stabili. La sessualità fa parte della relazione di coppia a prescindere dalla procreazione rispetto alla quale si che va fatta una pianificazione responsabile.
La pianificazione responsabile della procreazione la si insegna lasciando passare il messaggio che si può trombare quanto ci pare e con chi ci pare tanto per le “conseguenze” c’è sempre la pillolina adatta?
Come dire ai ragazzi di mangiare patatine e merendine a iosa tanto poi ci sono le anfetamine che fanno dimagrire…
Guarda che la contraccezione si fa a quell’età con i preservativi che non sono esattamente anfetamine.
Non ammazzano nessuno e ti proteggono da eventi non voluti.
Ah, ecco. Ora ho capito che tu sei una di quelle che pur di replicare e avere l’ultima parola è disposta a scrivere una qualsiasi corbelleria, anche di quelle che dimostrano che non hai capito una mazza di quanto ti viene obiettato.
Contenta te…
Cara Filomena,
non hai risposto alle mie obiezioni. E ne aggiungo altre.
Tu parli di “strada da fare” ancora di “relazioni anche soddisfacenti” e che “sessualità fa parte della relazione di coppia”, va bene questo è quello che dice il mondo, che vuole il mondo.
Ma tu sei felice?
Quando dopo aver fatto tanta strada, aver avuto tante relazioni anche soddisfacenti, aver fatto tanto sesso, sei felice? Parlo di intimamente felice, in fondo al cuore, dove c’è uno spazio che solo tu conosci e il buon Dio.
Certo è molto semplice dare tanti preservativi in giro, insegnare tutte le tecniche che vuoi, ma dopo …?
Ripeto:
Non è difficile trovare gente che ti spieghi come, molto più difficile è trovare chi di dica perché.
Inoltre, mentre una coppia che ha ben chiaro perché sta insieme può anche stare insieme senza sesso, il contrario non è vero.
A una mia amica che mi dava della “bigotta” perchè non la do al primo che passa rispondevo “Ah si? Mi devo prendere AIDS, epatite A, B, C? ”
E lei ” C’è il preservativo”
E io ” Tu fai sesso orale con il preservativo?” Finalmente si è resa conto che il preservativo non preserva un bel nulla…tantomeno l’epatite C.
Infine ho commentato “Ho troppa stima di me per mischiarmi con certa bassa ciurma”
Vedete il film Judo, la dice lunga sui corsi di diseducazione sessuale in Inghilterra e dintorni!
Confondere i piani della discussione è una vostra prerogativa. Io non ho mai detto che bisogna darla al primo che passa. Da questo però a sostenere che lo si può fare solo se sposati…ce ne corre.
Per rispondere a Simone: la felicità è una cosa assolutamente personale. Nessuno ha la ricetta universale. Se tu sei felice perché per te conta l’obiettivo che ti sei dato riferito al matrimonio, OK va benissimo. Ma non è detto che tutti siano felici allo stesso modo. Poi se la risposta che volevi era personale nei miei confronti, ti dico si sono felice, convivo da molti anni e in passato ho avuto più relazioni che sono finite.
Bene, è esattamente quello che volevo.
Tu sei felice, io sono felice (ma sul concetto di felicità ci sarebbe tanto da parlare)
Allora perché non dirlo? Perché deve valere solo il tuo mainstream (che è poi quello del mondo), che il sesso è solo un modo di conoscersi (ma tu puoi dire di aver conosciuto veramente le persone con cui lo hai fatto?), di relazionarsi, mentre invece io dico che c’è un altro modo di conoscersi senza fare sesso?
Perché questo da scandalo?
Perché te lo dico io: perché il mondo vuole proprio questo, vuole tanti rapporti, vuole tanti preservativi, vuole tante pillole, vuole tanti aborti, vuole la banalizzaziione di tutto.
E tu ci sei dentro.