Gli italiani continuano a risparmiare, anche sul cibo

Di Elisabetta Longo
08 Luglio 2014
Gli italiani acquistano poco e sono molto attenti alle date di scadenza degli alimenti

Coldiretti ha pubblicato e presentato un rapporto nuovo sulle abitudini alimentari degli italiani, su quanto siano ridotti i consumi. Il rapporto si chiama “Waste Watcher – Knowledge for Expo” e vuole approfondire i dati relativi al cibo sprecato, buttato o lasciato scadere nel frigo.Nel 2013 erano stati buttati 8,7 miliardi di euro, mentre quest’anno la tendenza è diminuita, e gli italiani sono stati più attenti. Le etichette vengono lette chiaramente, e il 63 per cento degli intervistati desidera che si adottino il più possibile politiche anti spreco, mentre l’81 per cento controlla che il cibo scaduto sia ancora buono prima di gettarlo. Eventualmente quindi lo consuma, senza paura che gli possa far male. Solo il 67 per cento dei clienti invece conosce la differenza tra data di scadenza e preferenza di consumo.

CONSUMI BASSI. Spiega la Coldiretti: “La situazione dei consumi si è aggravata nel 2014 dopo che l’Istat ha evidenziato che nel 2013 il 65 per cento delle famiglie ha ridotto la qualità o la quantità del cibo acquistato. Secondo l’Istat gli acquisti di prodotti alimentari nel 2013 sono diminuiti del 3 per cento dall’inizio della crisi nel 2008, ma nel 2014 che si è toccato il fondo con le famiglie che hanno detto addio dalla pasta (-5 per cento) all’extravergine (-4 per cento), dal pesce (7 per cento) alla verdura fresca (-4 per cento) nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo del 2013”.

 

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