Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Salute e bioetica

Francia. Spendono 130 mila euro per l’utero in affitto, poi fanno causa

Dopo aver comprato illegalmente un figlio negli Usa Bruno e Romain si sentono «discriminati» perché, per ricevere il bonus nascita, devono produrre il certificato di gravidanza. «Siamo due uomini, come potremmo averlo?»

Leone Grotti
03/10/2021 - 6:30
Salute e bioetica
CondividiTwittaChattaInvia

Protesta contro l'utero in affitto in Francia

Bruno e Romain si sentono «discriminati» in Francia e denunciano le leggi «retrograde» del paese sull’utero in affitto. Ma la loro storia e quella del motivo per cui hanno fatto causa alla Caf francese, l’ente che eroga aiuti finanziari alle famiglie, è così grottesca che viene quasi da pensare a uno scherzo.

Utero in affitto da 130 mila euro

I due uomini, felicemente sposati e residenti nel dipartimento dell’Alto Reno, desiderando un figlio e non potendo per ovvie ragioni concepirlo naturalmente, sono ricorsi all’utero in affitto. Non essendo afflitti da problemi economici di sorta, dopo essere volati negli Stati Uniti e aver speso «una cifra intorno ai 130 mila euro», scrive il Figaro, per farsi partorire un figlio da una madre surrogata, sono tornati in Francia un anno e mezzo fa con in braccio un bel pargolo.

La legge transalpina vieta di ricorrere alla maternità surrogata in virtù di una sentenza della Corte di Cassazione del 1991, che stabilisce l’indisponibilità del corpo umano, e dell’articolo 16 di una legge del 1994. Chi vi ricorre, in base all’articolo 227-12 del Codice penale, rischia un anno di carcere e 15 mila euro di ammenda.

LEGGI ANCHE:

La scuola elementare di Uvalde

La strage degli innocenti di Uvalde e la “pazzia americana”

25 Maggio 2022
L'intervento a Davos di Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina

«L’Occidente spinga l’Ucraina a scendere a patti con la Russia»

25 Maggio 2022

Niente bonus senza certificato di gravidanza

Nonostante Bruno e Romain abbiano commesso un reato, nessuno li perseguirà in Francia. Infatti, l’evoluzione del diritto, operata negli anni dai magistrati con il consenso e la collaborazione dei governi Hollande e Macron, permette a chi ricorre all’utero in affitto all’estero di registrare regolarmente il neonato nel proprio libretto di famiglia. Sarebbe un reato, ma tutti chiudono un occhio.

La coppia omosessuale, insomma, sembra tutt’altro che «discriminata», semmai illegittimamente favorita ma non è questo il punto. Bruno e Romain, infatti, non contenti di aver potuto comprare un figlio negli Stati Uniti senza conseguenze civili o penali, hanno chiesto alla Caf dell’Alto Reno il contributo una tantum che viene corrisposto dallo Stato alla nascita di un nuovo figlio, pari a 948,27 euro.

I funzionari della Caf, totalmente avulsi da ogni ragionamento ideologico, hanno regolarmente chiesto alla coppia il certificato attestante la gravidanza. Ed è qui che entra in gioco la presunta «discriminazione». «Richiedere un certificato di gravidanza a due maschi è offensivo», hanno dichiarato Bruno e Romain. «Ci obbliga a parlare della nostra omosessualità, che è qualcosa che non vorremmo esporre».

«Vogliamo solo essere come gli altri»

Per questo i due uomini hanno fatto causa alla Caf, la quale ha risposto semplicemente che, in base alle regole per ottenere il bonus, devono avere il certificato di gravidanza prodotto entro le prime 14 settimane. «La Caf rispetta ciascuna e ciascuno, in tutte le situazioni di famiglia e genitorialità», si legge in un comunicato dell’ente. «Ma le regole attuali che valgono per tutti ci impongono di richiedere il certificato».

La coppia omosessuale, invece che riconoscere il buon senso della Caf e la particolarità della situazione, ha rintuzzato: «Così si lede la nostra dignità: vogliamo soltanto essere una famiglia come le altre. Qui è in gioco l’interesse del bambino». Si potrebbe discutere a lungo se l’interesse del bambino sia essere strappato a sua madre a fronte di un lauto corrispettivo economico. Ma, in questo caso, non risiede qui il problema.

Una paradossale battaglia ideologica

La legale della coppia che si sta occupando della causa ha spiegato, rincarando la dose e aggiungendo assurdità ad assurdità: «La maternità surrogata è vietata in Francia, ma questo non significa che si debba privare dei genitori, che vi hanno legalmente (sic) fatto ricorso all’estero, di ottenere il bonus che permette al neonato di fruire delle migliori condizioni possibile».

La battaglia che Bruno e Romain stanno combattendo è ovviamente ideologica e non economica. Difficile credere che la coppia andrà in bancarotta per qualche centinaio di euro dopo averne spesi circa 130 mila per comprare il bambino con l’utero in affitto. La coppia vuole essere «come le altre famiglie», ma il ricorso alla pratica dell’utero in affitto non può che renderli diversi. La situazione infatti è paradossale: i genitori non possono evidentemente produrre il certificato di gravidanza, dal momento che la donna che ha partorito il “loro” bambino non ne è per contratto la madre. E del resto è la stessa lobby Lgbt che ha condotto la battaglia per cancellare la madre nel nome dei diritti delle coppie gay. Alla Caf e alla legislazione vigente però non può essere rimproverato nulla: come può esserci un bambino senza una madre che l’abbia partorito?

Sarà un giudice a decidere se i due uomini, dopo aver violato la legge francese sull’utero in affitto, sfruttato una donna all’estero e comprato un bambino spendendo una fortuna, hanno anche diritto al bonus nascita pur avendo cancellato la madre che di quella nascita è stata artefice. In Francia, a essere discriminato, sembra soltanto il senso della vergogna.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Tags: FranciagaylgbtUSAUtero in affitto
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

La scuola elementare di Uvalde

La strage degli innocenti di Uvalde e la “pazzia americana”

25 Maggio 2022
L'intervento a Davos di Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina

«L’Occidente spinga l’Ucraina a scendere a patti con la Russia»

25 Maggio 2022
Pap Ndiaye Francia Macron

La virata woke di Macron passa per il ministero dell’Educazione

24 Maggio 2022
Joe Biden in visita di Stato in Asia

L’unico vero avversario degli Stati Uniti è la Cina

24 Maggio 2022
Joe Biden parla di Taiwan durante una visita in Giappone

Taiwan, Biden stravolge la politica americana

24 Maggio 2022

I gazzettieri della morte e la manifestazione ScegliAmo la Vita a Roma

21 Maggio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Dopo quello sul petrolio russo, Ursula von der Leyen è già pronta per nuovi pasticci
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist