La Francia ha subito sabato e domenica due attacchi «islamisti radicali» consecutivi. Ieri a Dijon, verso le otto di sera, un automobilista si è lanciato con l’auto contro un gruppo di pedoni urlando «Allahu Akbar», Dio è il più grande. Undici persone in tutto sono rimaste ferite, due gravemente.
PER LA PALESTINA. Secondo una fonte della polizia citata dal Figaro, l’automobilista avrebbe anche gridato «in nome dei bambini della Palestina». Come dichiarato da altri testimoni, l’uomo vestiva una gellaba, tradizionale tunica araba. L’automobilista, che è stato arrestato, sarebbe uno «squilibrato nato nel 1974 e già condannato negli anni 90 per reati comuni».
«RADICALE ISLAMISTA». Sarebbe legato a un sospetto «radicale islamista» anche l’attacco di sabato a Joue-les-Tours. Bertrand Nzohabonayo è stato ucciso dalla polizia dopo essere entrato nel commissariato armato di coltello e aver ferito gravemente due ufficiali e più lievemente un altro. L’uomo era nato in Burundi nel 1994, si era trasferito in Francia e convertito all’islam. Durante l’attacco ha urlato «Allahu Akbar».
BANDIERA DELLO STATO ISLAMICO. Due giorni prima dell’attentato, giovedì, Nzohabonayo aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook una bandiera dello Stato islamico. L’uomo non era tra i sospettati di avere legami con il gruppo terrorista ma il fratello aveva cercato di recarsi in Siria. Tra le pagine preferite di Nzohabonayo su Facebook ne compariva anche una intitolata: “Stato islamico in Iraq: non nel mio nome”. Un testimone che ha visto l’attacco ha dichiarato: «Aveva un grande coltello. Ho visto un poliziotto a terra con il collo squarciato pieno di sangue. Una donna poliziotto invece aveva la testa insanguinata».
ATTENTATI CONTRO GLI OCCIDENTALI. Prima della Francia, anche altri Paesi erano stati investiti dagli attacchi di cosiddetti “lupi solitari”. Nell’ordine, hanno subito attentati Canada, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Australia e ora Francia. Lo Stato islamico ha più volte chiesto di attaccare gli occidentali, responsabili della coalizione che sta bombardando in Siria e Iraq i terroristi.