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La preghiera del mattino

È bene convincere Erdogan a guardare all’Occidente piuttosto che ai Brics

Di Lodovico Festa
03 Gennaio 2025
Dall’Africa subsahariana alla Cisgiordania e alla Siria passando per l’Egitto di Al-Sisi (sempre via Fratelli Musulmani), tutti i fronti a rischio in cui la Turchia può avere un ruolo chiave che all’Europa non conviene ignorare. Rassegna ragionata dal web
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ospite ad Ankara del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, 17 dicembre 2024
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ospite ad Ankara del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, 17 dicembre 2024 (foto Ansa)

Su Formiche Francesco De Palo scrive: «Il collante di questo vero e proprio tavolo diplomatico si ritrova all’adesione all’Ue, che per la Turchia resta un obiettivo strategico. ”È chiaro che la nostra adesione darà un contributo significativo al paese e all’Unione”, aggiunge, sottolineando che i recenti sviluppi in Siria ”hanno rafforzato il ruolo della Turchia come paese chiave, ci aspettiamo dall’Ue una visione più forte per rafforzare l’interesse comune, che non può essere ostaggio della volontà di alcuni Stati membri”. Che la strada imboccata da Von der Leyen sia questa volta verso il Bosforo lo dimostra la partecipazione per la prima volta del ministro degli Esteri turco Hakan Fidan alla recente riunione informale con i suoi omologhi Ue, in precedenza Erdogan era stato presente al vertice della Comunità politica dell’Ue a Budapest. In sostanza Erdogan bussa con insistenza alle porte dell’Ue, questa volta più convintamene rispetto al passato, anche per via della volontà di chiuder...

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