tratto dal blog di Gabriele Toccafondi – Dovevano abbattere il sistema, circondare i palazzi, far uscire con le mani in alto la vecchia classe dirigente, spazzare via tutti con un vento d’aria nuova, non scendevano a patti con nessuno, riprendevano tutto con i telefonini perché la trasparenza prima di tutto.
Dopo 24 ore l’incantesimo si è già rotto e si scopre che si sono già spaccati, in molti hanno votato per i candidati di Bersani e Vendola, hanno “inciuciato”, si sono riuniti e tra pianti e urla, ma senza telecamere ne telefonino, hanno scelto una linea, chiaramente disattesa a vedere i numeri.
Dopo la prima votazione, la prima, solo la prima, si capisce che a urlare e inveire oppure a inventarsi slogan, siamo tutti bravi e qualcuno geniale. Ma la realtà è decisamente più grande di qualche slogan o urlo. L’entusiasmo da solo arriva fino ad un certo punto e poi si dissolve. Dovevano abbattere il sistema sono già sulla strada di diventare loro stessi sistema, senza cambiare niente. Dovevano far uscire la casta sembra siano entrati loro nella casta, dopo solo un giorno.