Non solo è solo Parigi che pensa ad aprire una stanza del buco, in cui i tossicordipendenti potranno consumare la loro dose in tutta sicurezza. La stessa idea sembra sarà attuata a Brighton, cittadina del sud della Gran Bretagna, da sempre meta preferita delle vacanze estive inglesi, sulle cronache qualche settimana fa per la proposta di bagni pubblici senza genere, che non discriminassero i transessuali. Una sorta di Rimini britannica del divertimento, in cui il numero dei decessi per droga è il maggiore nel Regno Unito, con 104 morti tra il 2009 e il 2011.
MODELLO SVIZZERA. Dei 35 decessi avvenuti nel 2010, 13 erano stati causati da overdose da eroina. Per questo l’amministrazione di Brighton sta pensando di “tutelare” i suoi drogati aprendo stanze del buco. Rob Jarrett, assessore alla salute locale, ha detto che le strategie precedenti fatte dalla sanità pubblica sono risultate fallimentari. «In Svizzera – ha detto Jarrett – il tentativo ha funzionato e continua a funzionare. Le politiche adottate in materia finora si sono basate solo su reazioni impulsive e emotive che non hanno risolto il problema».
ESEMPI INTERNAZIONALI. Non solo. L’esponente “verde” Caroline Lucas ha detto che le politiche proibizionistiche non servono a nulla. «Legalizzando spazi appositi in fondo se ne scoraggia l’uso, e si potrebbe ridurre considerevolmente i decessi per overdose». La Gran Bretagna andrebbe così ad aggiungersi alla lunga lista di paesi che possiedono stanze per drogarsi legalmente, dopo la Svizzera, l’Olanda, la Germania e la Spagna. Martin Barnes di Drugscope si è detto entusiasta: «Ci sono prove significative a livello internazionale che queste stanze protette aiutano la società ad affrontare i danni sanitari e sociali associati al consumo problematico di stupefacenti».
Una decisione definitiva sarà preso a giugno.