Def, Renzi: «Le coperture ci sono»
Arriverà oggi alle 18 sul tavolo del Consiglio dei ministri il Def 2014 da approvare e Matteo Renzi stamattina, scherzando con i giornalisti, ha assicurato: «Le coperture ci sono. Vedrete in conferenza stampa più tardi, ma non faremo mezzanotte. Finiremo giusto in tempo per i Tg ».
POLETTI: «È L’ECONOMIA CHE GENERA LAVORO». Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, durante “La telefonata di Belpietro”, ha dato analoghe rassicurazioni, sottolineando che «Le coperture ci sono fin dall’inizio. Sono venti giorni», e poi anticipando: «Credo che gli elementi di fondo siano chiari: si lavora per ridurre la spesa e per fare in modo che gli 80 euro ci siano. Questo mi pare fuori discussione. I tagli agli stipendi dei manager pubblici dovrebbero essere assolutamente confermati». Poletti ha quindi risposto alle domande di Belpietro sul tasso di disoccupazione, giunto al record negativo del 13 per cento: «L’occupazione la creano l’economia e le imprese, se investono. Poi le regole aiutano. Stiamo facendo tutto ciò che è possibile per avere regole chiare, semplici, opportunità per imprenditori e lavoratori. È un lavoro complicato. Riportare tutto a una regolazione generale è complicato, ma lo faremo. Dal 1 maggio partiremo con la Garanzia giovani, che è la cosa più importante che stiamo facendo». Il riferimento è ad un finanziamento da 1,5 miliardi di euro per la riforma dei centri dell’impiego, che per metà sarà coperta dagli appositi fondi europei (750 milioni di euro, perché Bruxelles raccomanda l’adozione di una misura del genere), e per metà dall’Italia che si impegna a offrire ai giovani un’offerta di lavoro o di tirocinio entro 4 mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione, o dalla fine degli studi.
SPENDING REVIEW E TAGLI. Per quanto riguarda gli 80 euro in busta paga in più per i dipendenti, ieri il sottosegretario Graziano Delrio aveva chiarito che costeranno 6,6 miliardi e la maggiorparte della copertura arriverà dalla spending review, dalle attuazioni delle prime indicazioni del commissario Carlo Cottarelli. Per quanto riguarda i tagli confermati oggi anche da Poletti, secondo le prime indiscrezioni, in cima ci sono gli stipendi dei manager della Pa, che verranno fissati ad un tetto massimo uguale a quello per il presidente della Repubblica (239mila euro annui, già superiori allo stipendio del presidente Usa). Tagli per 800 milioni di euroanche agli acquisti di beni e servizi, per 500 milioni di euro alla Difesa, e poi anche tagli ai bilanci di Camera, Senato, altri organismi costituzionali.
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